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I Migliori Giochi

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sabato 2 luglio 2011

PES 2012 news-novità

C’è tanto che si può dire sui difetti dell’ultimo gioco (PES 2011). Forse è sempre facile concentrarsi su quel che non va, ma come ho detto molte volte, PES 2011 “era alla distanza di alcuni miglioramenti” dall’essere speciale.

Era stato il primo gioco di questa generazione che ha ricevuto un po’ di rispetto dai media, ed era il primo gioco a migliorare la situazione delle vendite annuali.

Quello che volevo fare era concentrarmi su certi aspetti negativi di PES 2011, alcuni non cosi ovvi. Forse qualcosa troppo facile per me da notare, siccome io mi ero veramente innamorato con il preview code di PES 2011, ma qualcosa è accaduto tra questo e il retail code che mi ha scosso.

Non è stato un cambio notte/giorno, ma un insieme di cambi che hanno dato sensazioni diverse. Prendete il dribbling e la fase difensiva. C’era un grande bilancio nel preview code, ma poi le cose sono cambiate drasticamente. Per esempio, quell’animazione in cui si vede il giocatore inciampare? Non era nel codice preview. La sensazione pesante del dribbling in alcune situazioni e la facilità di opporsi all’avversario? Non era nel preview code.

Lasciatemi sviluppare quest’ultimo punto. Nel complesso i dribbling in PES 2012 sono eccellenti. Non c’erano piedi che scivolavano, no cambi di direzione con angoli impossibili, tutto realistico. Il problema è che mancava la fluidità. Nel codice finale di PES 2011 è stata però indebolita la sua potenzialità. Il rallentamento della velocità del portatore di palla, e l’aver quindi inserito la possibilità che giocatori lenti raggiungano giocatori veloci, ha creato un’esperienza molto frustrante.

E’ un insieme di varabili che si ostacolano tra loro. Rallentare la velocità di dribbling e inserire tocchi di palla pesanti, ma allo stesso tempo fare ogni presenza fisica potente, con l’abilità di far inciampare i giocatori e metterli fuori dal vostro controllo. Poi c’era il fatto che i difensori non si impegnavano mai in una sfida, nel senso che i tuoi due tocchi di dribbling per creare spazio non vi permettevano mai di distanziarvi dal giocatore che sfidavate. Perchè A) non cercava mai di ottenere la palla, ma giusto di contenere e, B) Konami era spaventata dalla possibilità che i giocatori superassero facilmente le persone e cosi hanno rallentato la velocità di dribbling (catch up bug). Cosi, anche se superavate un avversario, non avreste avuto la possibilità di stare avanti a lungo.

Quindi la fisicità nel gioco ha creato la sensazione di non voler tenere troppo a lungo la palla quando si è sotto pressione. Insieme con arbitri su cui non si poteva mai far fiducia, e questo ha fatto si che il giocatore non ha mai creduto che il gioco si svolgesse in modo equo. Ora capite come si sente Mourinho.

Cosi non voler tenere la palla a lungo significa volerla passare, velocemente. Qui abbiamo realizzato che la fisica della palla e le regole generali non erano perfette. Risultati non coerenti con la potenza impressa non davano alcuna sorta di soddisfazioni. Era facile sbagliare passaggi senza ragione. I nuovi elementi di libertà sono stati una manna dal cielo, ma la sensazione di aver passaggi guidati con un laser e con una velocità eccessiva ha dato sensazioni di irrealismo. Era come settare le coordinate per un missile e vederlo andare.

Era come se i giocatori la pensavano nello stesso modo, evitando di intercettare i passaggi filtranti come se le loro gambe potessero esser spezzate. E, anche se intercettavano, il passaggio di prima non era permesso. Una legge non scritta apparentemente.

Torniamo al catch up bug, perchè io penso che esso abbia molto a che fare con il tiro. Ancora tutto ruota attorno al guadagnare qualche secondo e il giusto spazio davanti la porta, ma non c’era mai la sensazione di fiducia nel gioco e la sensazione di aver la possibilità di far quello che si vuole. I giocatori sarebbero stati raggiunti in un istante, e ottenere il tempo e lo spazio giusto era come un premio. Specialmente con l’incoerente risultato del tiro, e il tempo che il giocatore ci metteva a calciare.

Il tutto andava a vantaggio dei portieri.

Così, iniziando dai dribbling avete visto quanti elementi sono connessi tra di loro nel gioco, e come un piccolo problema ne può portare tanti altri. E questo è il punto dove PES 2012 entra in gioco. I cambi ad alcune parti chiavi del gameplay hanno innescato un effetto domino sul resto del prodotto. Correggete un errore, e voi avete li avete potenzialmente corretti tutti!

Questo è PES 2012

IL GIOCO BELLO

Dopo un incontro con Jon Murphy e Steve Merrett, noi siamo rapidamente andati verso il gioco, e abbiamo subito realizzato che il nuovo codice post-E3 era sostanzialmente differente dal codice iniziale che abbiamo provato qualche mese fa. Questo è il motivo per cui noi non abbiamo potuto parlare del vecchio codice.

Il gameplay è stato rinforzato massivamente, con fluidità, consistenza, e sensazione di completezza durante il gioco. Tutti elementi mancanti in PES 2011. E cosi, iniziamo ancora con le nostre impressioni su PES 2012.

Iniziamo quindi a parlare dei miglioramenti nella presentazione, dall’inizio alle schermate pre-partita. Il menu iniziale contiene ora il marchio ufficiale della UEFA, con uno sfondo e una parte inferiore dello schermo che presentano un link al sito. Scorrendo le modalità di gioco nel menu, esattamente come nel layout di PES 2011, voi vedrete ora video di vita reale sullo sfondo, molto più di un singolo giocatore sconosciuto che corre. Il video che abbiamo visto sembrava come gli higlisths della Champions League, principalmente con Messi che taglia l’ennesima difesa.
Le nostre opzioni poi erano limitate, siccome il codice permetteva solo partite amichevoli, nel Camp Nou, e solo di notte. Scegliendo le nostre squadre, che erano le big europee e internazionali, noi abbiamo notato una nuova cosa nei passaggi della selezione. Prendere una squadra era ancora simile a PES 2011, nel senso che voi avete due barre orizzontali per scegliere la regione/competizione, e le squadre. In PES 2012 ora avete un differente sistema di qualificazione delle squadre, ancora una volta con l’eliminazione dell’esagono.

Ora voi avete 6 categorie, con gradi da A a D. I criteri sono gli stessi, cosi avete Attacco, Tacnica, Fisicità, Difesa, Tattiche e Velocità. La lettera è in un retro-style che rimanda a ISS 64. Certamente una cosa da notare per i fans!

Team selezionati, e si va alla schermata delle divise, delle formazioni e dei settaggi. La selezione delle divise è la stessa dell’anno scorso, che è forse delutente perchè conferma che non avremo la 3a divisa nemmeno in PES 2012.

La schermata della formazione è identica a PES 2011, ma ancora c’è il sistema di gradazione attraverso le lettere. Selezioando un giocatore, ora otterrete una sua immagine, e accanto le sei abilità principali con la valutazione attraverso le lettere.

Il menu in basso è anche cambiato, cone le prime quatro icone che portano alla selezione delle tattiche per il d-pad. Come riportato, il d-pad non è l’opzione di controllo di default, permettendo a Konami di utilizzare il settaggio dei tasti in un modo simile a FIFA.

Quello che è interessante riguardo quest’elemento è che è estremamente profondo. Cosi non avete solo la possibilità di cambiare la formazione e gli stili di gioco, potete anche cambiare le impostazioni di gioco per renderle ancora più o meno evidenti.Un’altra arma per gli amanti delle tattiche!

Avviando la partita, sarete prima di tutto accolti da una scena nel tunnel totalmetne nuova. E’ molto più impegnativa che in PES 2011, e meglio ambientata. I giocatori sono più attivi, e interagiscono con il personale camminando intorno a loro. Mentre loro vanno sul campo voi vedrete i cameramen dietro una barriera, con uno di loro che viene avanti per i primi piani. Poi velocemente i giocatori saltano, fanno stretching ed è tutto pronto per iniziare.

PAROLA AL CAMPO

Così, dopo avere descritto gli elementi del pre-match, concentriamoci sulle cose importanti.

Come l’arbitro fischia, una sfilza di elementi vi colpiranno istantaneamente. IA (intelligenza artificiale), Camera, grafica, ambiente e fisica della palla. Questo è giusto l’inizio! Parliamo quindi di questi per il momento.

L’IA è il punto forte della Konami quest’anno, e lo noterete. I giocatori sono molto reattivi a quello che succede, e prima che lo sapete staranno facendo “corse intelligenti” e movimenti di supporto per coprire ed offrire un semplice passaggio. In pochi minuti di gioco con PES 2012 capirete quanto quesot è più vivo rispetto a PES 2011, e questo è un elemento che è mancato nella seire in questa generazione.

Ma non si tratta di fare corse in avanti per cercare di superare la difesa, si tratta anche di corse di supporto e i giocatori attorno vi daranno l’opportunità di passargli la palla. Prendete il Barcellona e l’AC Milan. Due differenti formazioni, e due diversi modi di giocare. Giocando con il Milan l’attitudine sarà quello di portare la palla lungo il centro del campo, con la larghezza creata solo dai terzini. Così le possibilità di passaggio restano solo in mezzo, e il che significa che “riciclare” la palla può esser difficile per via del atto che è centro del campo diventa spesso molto “popolato”. Giocando con il Barcellona avrete invece una mentalità totalmente diversa. La larghezza è sempre un’opzione, con tutte le ali e i terzini costantemente in avanti al supporto degli attacchi. L’intero team è anche molto compatto, sempre in movimento e vi da un’opzione in ogni modo possibile – completamente diverso dal Milan.

La telecamera ora è più bassa e segue costantemente il corso del gioco, dandovi una migliore visuale per quello che accade sull schermo. In PES 2011 l’obiettivo della telecamera era quello di dare un’esperienza di “visuale da TV”, e mentre molti si sono innamorati di questa all’inizio, non è passato molto prima che noi iniziassimo a voler avere una migliore visione di quello che stava accadendo sul campo, e io volevo quindi utilizzare nuovamente la wide cam. La wide cam fa giusto questo, restando più ferma anzichè muoversi sempre attorno al campo.

La grafica nella telecamera di gameplay è stata un punto dolente per i fans di PES negli anni di questa generazione, con il gioco che sembrava totalmente diverso da vicino o da lontano. Incredibilmente simile alla realtà con visuali da vicino, PES ha sempre fallito nel mantenere il livello dei dettagli una volta che iniziava il match.

In PES 2012 vediamo un graduale miglioramento, sebbene al momento non ritengo che le cose siano state sistemate del tutto. Ci sono molti più dettagli ora, con il fisico dei giocatori e i kit (per esempio magliette di fuori, braccialetti) più visibili di prima. Sembrava come se sul bordo del corpo dei giocatori c’erano delle ombreggiature, che risaltavano le differenze tra le forme. Puyol sembrava come un mini hulk, mentre Busquets snello e atletico. In PES 2011 c’era stato già un miglioramento a riguardo, ma in PES 2012 c’è certamente una maggior cura per i dettagli.

E’ anche bello vedere i dettagli sulla pelle dei giocatori, con il taglio dell’erba e textures credibili che danno l’illusione di giocare usu un campo fantastico. E non è solo il campo che sembra grande; l’intero stadio è qualcosa che sembra molto meglio curato anche grazie al nuovo angolo della telecamera. Giocanto nel Camp Nou, il punto di vista restituisce realmente l’impresione di star guardando realmente con una telecamera televisiva.

Riguardo l’ambiente, con PES 2012 è stata fatta veramente molto strada. E’ semplicemente briallante. Gli allenatori gesticolano e camminano nella loro area tecnica, lo staff sul campo si muove anche dietro la porta, e i cameramen seguono le azioni. Il pubblico (più visibile nella fantastica visuale “lato campo”) è animata sottilmente, e si aggiunge alla generale atmosfera e visuale, specialmente con quelli che indossano le magliette della squadra di casa. E mentre è già facile giudicare realmente il suono e cosa quell’elemento aggiungerà all’esperienza finale, esso è già ad un incredibile alto livello che nemmeno gli aneddoti di Champion e Beglin lo possono rovinare.

Un altra istantanea realizzazione di come sono cambiate le cose riguarda la fisica della palla, che è state pesantemente rilavorata. Meno velocità e più libertà. Per la prima volta dai tempi della PS2, la palla sembra realmente come un’entità a sè in PES. E questo sia per via di come la palla viene passata, per il modo in cui essa è controllata, e poi passata di nuovo – ogni elemento è importante così che in ogni momento devi esser sicuro che la palla sia sotto il tuo controllo. La potenza nei passaggi è più che importante, con i passaggi più veloci che richiedono più attenzione per esser controllati. Vedrete anche che la pallà curverà e si muoverà sul campo in un modo che semplicemente non avete mai visto in questa generazione.

Dopo aver parlato dei “Fantastici Cinque”, altri cambiamenti chiavi vengono velocemente all’occhio. Come voi passate, vi muovee e dribblate, tempi di risposta migliorti e altrettanto la fluidità del movimento, con alcune piccole nuove animazioni che lo fanno sembrare molto meglio e di certo anche più reattivo.

Anche la fisica è stata modificata pesantemente, permettendo migliori contrasti con gli avversari. Sono andati quei giorni dei dribbling macchinosi e in cui il controllo dei giocatori era indipendente da voi per via di alcune animazioni. Le cose scorrono meglio ora, e siete sempre in pieno controllo di tutto durante il gioco. I giocatori tenteranno di disturbare i giocatori mettendoli in pressione da dietro e di fianco, e capita di veder ciò anche quando si è lontani dalla palla.

I cambiamenti portano anche a modificare il vostro modo di difendere, siccome si rischia molto di più di esser puniti se si affronta male la sfida. Una cosa che abbiano notato in questo playtest è che pressare un giocatre mentre questo riceve la palla può portare qualcosa di buono, con l’impatto che può metterlo fuori bilancio o fargli controllare male la palla. Tuttavia, in altre occasioni, se non scegliete bene il tempo potreste ricevere una punizione contro in zone pericolose, o vedere l’avversario superarvi facilmente con un tocco e fregarvi.

I fans saranno felici di sapere che il “catch up bug” è stato definitivamente rimosso. I giocatori veloci, una volta superato il loro avversario, potranno restare davanti, e qualche volta anche aumentare il distacco tra loro e i difensori. Non è frequente tuttavia, siccome si può sempre contenere l’avversario premento R2 e X. Talking of leaving for dead, fans will be happy to hear the catch up bug has completely gone. Quicker players when past their men will be able to stay ahead, and sometimes even extend the gap between them and the defender. It’s not an exploit however, as you can still contain by holding R2 and X.

Spostandoci su altre caratteristiche, sono felice di riportare che gli arbitri nel 99% dei casi erano fantastici. Intervenivano puntualmente quando c’era da segnalare un fallo, lasciavano correre per la regola del vantaggio e estreavano il cartellino una volta che il gioco si fermava. L’1%? Abbiamo notato che alcuni interventi da davanti o dietro erano penalizzati più di quanto dovessero.

Qualcosa che necessità meno lavoro di quanto mi aspettavo sono i Portieri. Wow, che cambio. Dopo esser stati per tempo l’emento che poteva rovinare un prodotto eccezionale, è stato già raggiunto un livello rispettabile, e li abbiamo visti compiere salvataggi che non avrebbeo mai fatto in PES 2011. Più importante, ci sono anche nuovissime animazioni per loro in PES 2012. Stiamo parlando di salvataggi con una mano, reazioni nelle situazioni uno contro uno etc etc. Nel corso del playtest abbiamo avuto molta fiducia nelle loro reazioni. Semplicemente trattenevano più palloni e ne respingevano di meno; quando respingevano, se possibile, mandavano anche la palla lontano dalla zona pericolosa. Ci piacerebbe comunque vedere molte nuove animazioni.T

Alcuni miglioramenti potrebbero esser fatti anche ai tiri, e probabilmente è la parte che abbiamo notato che richiede più cambiamenti. E’ strano, siccome la fisica della palla per passaggi, cross ecc era ottima, ma i tiri (come in PES 2011) sembravano ancora troppo casuali.

Non ve ne accorgerete molto nelle situazioni uno vs uno, ma i tiri da lontano finiranno spesso nelle braccia dei portieri. Non sto dicendo che i gol dalla lunga distanza sono impossibili, ma solo che erano pochi e rari,e che non erano proprio sotto il nostro controllo.

Ritengo sia giusto parlare anche delle animazioni. E’ un soggetto difficile, siccome saranno sempre paragonate a quelle di FIFA. Per il momento PES necessita ancora di lavoro a riguardo, perchè sebben abbiano fatto numerose aggiunte per rendere il gioco estremamente fluido, su questo aspetto ancora non compete con il gioco dell’EA. Per noi sono più che sufficienti, ma per lasciare i fans a bocca aperta la Konami dovrebbe considerare un cambio drastico per il futuro.

HALF TIME

In genere, a questo punto dello sviluppo, PES 2012 è un fantastico gioco di calcio. Corregge gli errori di PES 2011, e agiunge nuovi ed eccitati elementi per andare ancora un passo avanti. Aspettatevi nuove impressioni da WENB verso fine Luglio, quando saremo in grado di dirvi come sarà il gioco quando ormai mancherà poco al rilascio.

Per il momento, PES 2012 sembra essere sulla strada del successo, superando PES 5. Sì, questo è ottimo.

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