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sabato 30 marzo 2019

giovedì 28 marzo 2019

The Division 2 – La Recensione





A perfetta distanza di tre anni dall’uscita del primo capitolo, arriva The Division 2 di Ubisoft su Playstation 4 (la versione da noi testata), Xbox One e PC. Per chi non conoscesse questa seria, la produzione di Massive Entertainment ci porta in un futuro distopico post apocalisse virale rappresentata da una forma violentissima di vaiolo diffusa nel corso di un “black friday” tramite banconote e capace di decimare la popolazione.

A cercare di mettere a posto le cose devono pensarci degli agenti fino a quel momento dormienti della Division, un corpo militare segreto che dovrà porre fine al kaos che si sta propagando. Uno scenario tipico del fu grande Tom Clancy che però non viene poi particolarmente sviluppato nel corso del gioco e rimane più che altro sullo sfondo, per i nostri gusti decisamente troppo. Era già accaduto con il primo episodio e ci auguravamo che da questo punto di vista, si facesse un salto di qualità che invece non è avvenuto.

Dal primo capitolo ambientato a New York, questa volta gli eventi di The Division 2  si svolgono a Washington con la Casa Bianca a fare da hub principale dell’esperienza. Ludicamente parlando invece, di base non è cambiato molto dal primo al secondo episodio: all’apparenza The Division 2 potrebbe sembrare un tipico shooter in terza persona ma chi lo sta già giocando sa bene che è molto di più.

Il titolo più facilmente accostabile è indubbiamente a prodotti in stile Destiny sia per una componente da gioco di ruolo (e lo si capisce subito quando scopriamo che la prima cosa da fare è quello di editare e creare il nostro alter ego virtuale) molto caratterizzante per l’esperienza interattiva, vuoi anche per il fatto di essere sempre all’interno di un mondo persistente on line(ed è per questo che dovrete avere sempre la vostra console o il vostro PC collegati ad Internet anche se la giocherete senza alleati).



L’esperienza di gioco si divide principalmente in due: da una parte c’è la storyline principale che potrete affrontare a vostra libera scelta in ogni istante da soli o in cooperativa con altri giocatori. L’altra componente è rappresentata da quella più spiccatamente multiplayer o per meglio essere più precisi PvP, chiamata Zona Nera (Dark Zone). Qui i programmatori di Massive hanno veramente dato il meglio di sè con dinamiche di gioco particolarmente originali ed intriganti che superano ampiamente le già ottime performance del primo capitolo.

In The Division 2 tutto gira veramente al meglio, compresa la realizzazione tecnica: con il motore grafico proprietario, lo Snowdrop Engine, il team di sviluppo è riuscito a ricreare una Washington memorabile, ricca di dettagli e credibile come ben poche altre metropoli in un videogame. Stupendo anche l’uso degli agenti atmosferici che rendono il tutto particolarmente vivo ed esaltante.

Anche i modelli dei personaggi sono di elevatissima fattura così come le loro animazioni. Non manca qualche lieve bug come a volte le texture caricate in leggero ritardo ma niente di eclatante o in grado di rovinare anche la bellezza visiva del titolo. L’accompagnamento sonoro fa il suo dovere in modo adeguato mentre la localizzazione completa in italiano si mantiene su livelli discreti.



IN CONCLUSIONE
The Division 2 è indubbiamente uno dei migliori titoli di questo inizio del 2019, riuscendo a ripagare ampiamente le altissime aspettative che si erano venute a creare in questi quasi tre anni di attesa dall’uscita del primo capitolo. Se Massive ed Ubisoft supporteranno la produzione con quantità di nuovi contenuti (e non abbiamo molti dubbi a riguardo), il titolo ha tutte le carte in regola per bissare e potenzialmente anche superare il grandissimo successo del suo predecessore.

VOTO: 9

mercoledì 27 marzo 2019

Scopriamo nuovi personaggi e un nuovo spettacolare trailer di Mortal Kombat 11





Nuovi combattenti svelati allo State of Play di PlayStation.

Mortal Kombat 11 fa capolino alla diretta State of Play di PlayStation con tre nuovi combattenti presentati al grande pubblico in attesa del titolo, in arrivo per console il 23 aprile 2019.

Come possiamo vedere, in occasione della live è stato mandato in onda un nuovo trailer nel quale vengono svelati dei nuovi componenti del roster di gioco assieme ad altre sequenze di gioco e cinematic tra i diversi combattenti del franchise. Diamo dunque il benvenuto a Jax, Kung Lao, e Liu Kang.
Cosa ne pensate?

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martedì 26 marzo 2019

Days Gone: presentato un nuovo emozionante trailer durante gli State of Play





Il mondo non è più come lo ricordavate.

Dopo aver mostrato qualche trailer minore dedicato a diversi titoli VR, Sony si è concentrata su una delle sue esclusive più attese, parliamo di Days Gone, titolo a tema post apocalittico in arrivo su PS4 il 26 aprile.

Il trailer mostrato durante gli State of Play ci mette di fronte a parte del passato del protagonista (e del rapporto con sua moglie) Deacon St. John e a qualche scena di gameplay inedita. Dal video è evidente che il team di Sony Bend ha lavorato durante, ed ha fatto grandi passi aventi rispetto all'ultima volta.


Days Gone sarà disponibile in esclusiva PS4 a partire dal 26 aprile.


lunedì 25 marzo 2019

STATE OF PLAY: cosa ha in serbo mamma SONY?




Sony Interactive Entertainment ha annunciato State of Play, nuova serie dedicata a tutte le novità dal mondo PlayStation. Il primo episodio andrà in onda questa sera,  lunedì 25 marzo alle 22:00, ora italiana.

Dal sito ufficiale PlayStation leggiamo che "State of Play vi fornirà tutti gli aggiornamenti e le novità dal mondo PlayStation. Il nostro primo episodio presenterà i software in uscita per sistema PS4 e PlayStation VR, con nuovi trailer, nuovi annunci e nuovi filmati di gioco."


Sony ha in programma altri episodi di State of Play per il 2019, con novità e aggiornamenti sul mondo PlayStation, restiamo quindi in attesa di scoprire cosa vedremo durante la trasmissione, difficile aspettarsi novità su PlayStation 5 mentre certamente assisteremo alla presentazione di nuovi giochi per PlayStation 4 e PSVR... stasera ne sapremo di più!

sabato 23 marzo 2019

Sekiro: Shadows Die Twice: recensione





Sekiro: Shadows Die Twice è un gioco sviluppato in modo evidente da FromSoftware. Storia di vendetta e con un personaggio incredibilmente affascinante, il nuovo titolo dello studio prodotto da Activision ha molti elementi comuni con le opere precedenti dei creatori della serie Souls, a partire dai sistemi di gameplay già presenti nei precedenti progetti dello studio nipponico. Eppure, per quest'ultima creazione, From Software ha voluto mettere in pratica qualcosa di molto importante: conferire al gioco sua anima unica.


In Sekiro: Shadows Die Twice interpretiamo uno shinobi senza nome, ma molto forte, spesso definito Wolf. Una nazione straniera vuole ardentemente entrare in possesso di un potere, che si ritiene provenga dalla venerabile linea di sangue del nostro impero. Il giovane Lord Kuro è l'erede di questa dinastia e nella fase di apertura del gioco, Wolf non riesce a proteggerlo da questi invasori. Secondo il codice shinobi, dobbiamo fare ammenda e liberare il nostro padrone dalla sua prigionia, meditando vendetta per suo conto, uccidendo orde di soldati e nemici ispirati all'antica tradizione giapponese. Quella che sarebbe stata una trama sufficiente nei giochi precedenti dallo sviluppatore è solo il preludio dell'avventura spirituale di Sekiro sull'indomabile volontà di un leggendario spadaccino.

Tuttavia, nel difendere il suo padrone, Wolf è stato ferito mortalmente e ha perso il braccio sinistro. Così, un vecchio misterioso lo trascina fuori dal campo di battaglia depredato e rimpiazza il suo arto perduto con una protesi meccanica, permettendoci di riprendere il nostro lavoro incompiuto. Questa protesi può essere migliorata con tanti strumenti shinobi, come un'ascia che permette di distruggere gli scudi di legno e un attacco a fiamma progettato per danneggiare alcuni nemici, anche se il suo uso è limitato. In un certo senso, questa meccanica sostituisce il complesso sistema di classi dei vecchi titoli Soulsborne, poiché la progressione dei personaggi qui è molto più semplice e offre poca varietà in termini di opzioni di personalizzazione, nonostante siano presenti gli alberi delle abilità.

Un cambiamento più ovvio alla formula Souls di FromSoftware va rintracciato nel gameplay stealth. Wolf può nascondersi nell'erba alta, aggrapparsi alle sporgenze o arrampicarsi sui muri per evitare di essere visto dai suoi avversari. Quando ci avviciniamo abbastanza ai nostri obiettivi, possiamo colpire nell'ombra con un attacco mortale critico. La maggior parte dei nemici muore all'istante a seguito di questo attacco brutale, quindi diventa molto utile assegnare priorità ai nemici e assottigliare il gruppo. Le meccaniche stealth sono rozze e semplici, ma sta a noi capire se e come utilizzarle.


Sekiro sostituisce la ben nota meccanica di resistenza implementando un sistema incentrato sulla postura di un personaggio. I nostri attacchi non sono più volti ad azzerare la barra della salute di un nemico, ma sono destinati a far vacillare un avversario e offrirci apertura per un attacco. Il gioco punisce pesantemente tutti gli errori - sia i tuoi che quelli dei tuoi nemici - con la precisione mortale di un samurai. Per riuscire dobbiamo usare l'impeto di un attacco nemico e contrattaccare di conseguenza.

Gli attacchi di spada e lancia, per esempio, richiedono reazioni diverse agli attacchi radicali, che di solito hanno un raggio d'effetto più ampio. D'altra parte, non possiamo difenderci quando provano ad afferrarci, quindi la nostra unica opzione è di evitare il nemico spostandoci lontano dalla sua portata. È importante valutare quali attacchi è possibile sopportare e quando è opportuno evitare del tutto una zona pericolosa. Allo stesso tempo, non dobbiamo dare al nostro rivale un attimo di respiro, poiché la loro postura si rigenera lentamente nel tempo.

I samurai più esperti e le bestie assassine che affrontiamo nel corso del gioco mostrano poco rispetto per i nostri attacchi più leggeri, e un solo colpo mortale non sarà sufficiente per sconfiggere avversari così pericolosi. Solo chi riesce a capire i pattern di attacco e impara a farne uso uscirà vittorioso dalla battaglia - questo non è mai stato più vero, nemmeno in un gioco Souls. Mantenere la velocità e la finezza di queste danze sanguinose è tanto stimolante quanto gratificante. La cosa più interessante è che le battaglie di alto livello di solito non durano troppo a lungo, poiché spesso il vincitore può essere determinato dopo un breve, intenso scambio di colpi.


Molte battaglie possono essere semplificate o addirittura aggirate completamente con un'adeguata preparazione e pazienza. Se corri verso una trappola, magari ti conviene ritirarti in modo tattico su terreno più alto e pensare alle opzioni rimanenti mentre il gruppo di nemici in basso si sta ricaricando. La maggiore libertà di movimento consente tattiche del genere, perché il nostro braccio shinobi è dotato di un gancio molto utile, che ci consente di cambiare rapidamente posizione sul campo di battaglia.

Le numerose opzioni di movimento presenti in Sekiro e l'architettura del gioco modellata su templi e fortezze giapponesi si traducono in un'avventura verticale sorprendente (che è particolarmente evidente nella seconda metà del gioco). Naturalmente, i tetti e le strade giapponesi sono i nostri punti focali, ma questo design si mescola con un sacco di idee inaspettate. Boss battle dinamiche, sezioni platform e segreti sapientemente nascosti sono alla base della ricchezza e della gamma di idee per cui lo studio è noto. Tutto ciò rende Sekiro: Shadows Die Twice un videogioco piacevolmente sorprendente.


La parola "sorprendente" potrebbe essere un'utile introduzione al tema della risurrezione. Sekiro: Shadows Die Twice ci permette di far risorgere il nostro eroe proprio sul momento - ferito e malconcio ma ancora mezzo vivo. Questa funzione è abbastanza limitata e va comunque considerata attentamente perché dobbiamo pagare un prezzo enorme per tutto questo. La storia offrirà una spiegazione e un contesto al nostro dono speciale, anche se il gioco mantiene il segreto per molto tempo. Dopo la morte, Wolf perde metà del suo attuale conto in banca e anche parte della sua esperienza accumulata. Tuttavia, c'è una possibilità che il gioco non permetta alla morte di reclamare quelle cose dal nostro corpo morto, anche se questa possibilità diminuisce ogni volta che lo facciamo rivivere ...


Meno sorprendenti sono i valori di produzione di alta qualità di Sekiro: Shadows Die Twice, in particolare per la sua grafica e audio. Il gioco riesce ad offrire un'immagine coerente di un Giappone mistico, mostrando alcuni paesaggi davvero belli. Il design un po' realistico dei personaggi potrebbe non essere il miglior lavoro fatto dallo studio, ma FromSoftware ha compensato il tutto in termini di animazioni e con gli strumenti shinobi e gli effetti speciali associati. Inoltre, le sequenze finisher brutalmente esagerate hanno senza dubbio attirato la nostra attenzione, dimostrando ancora una volta l'incredibile potenza di alcuni dei più potenti spadaccini della storia. Per questa recensione abbiamo giocato su PlayStation 4 Pro e abbiamo notato solo alcuni difetti minori, con tempi di caricamento leggermente lunghi ma in definitiva accettabili, ma quando il team di GRTV ha acquisito il gameplay dalla versione PC, abbiamo notato alcuni problemi minori con la versione PC.

Nel 2015, Miyazaki e la sua squadra hanno cercato di rompere la formula Souls con Bloodborne, ma non sono andati abbastanza lontani. Sekiro: Shadows Die Twice combina il comportamento implacabile dei cacciatori assassini di Bloodborne con le abilità sovrumane del leggendario samurai e la pura presenza e potenza di questi guerrieri rendono Sekiro unico anche all'interno dei confini delle opere passate di FromSoftware. Le sue intense battaglie sono accompagnate dalla storia e dall'ambientazione feudale, che fonde amorevolmente tutto insieme. Nonostante molti cambiamenti audaci ed eccitanti, lo stile unico dello studio resta preservato e Sekiro: Shadows Die Twice rappresenta un'altra avventura stimolante e gratificante.


mercoledì 20 marzo 2019

IN PREORDER da HAPPY GAME: NACON PAD per ESPORTS!






In prenotazione 2 super controller wireless per PS4!
APPOSITAMENTE PENSATI PER GLI ESPORTS!
Ti aspettiamo in store!
#nacon @HAPPYGAME

Revolution Unlimited Pro Controller

La confezione include:
  • Dongle Bluetooth® USB.
  • Batteria ricaricabile ai polimeri di litio da 1300 mAh.
  • 4 coprilevette removibili (2 di forma concava e 2 di forma convessa)
  • 6 perni levette (30°/38°/46°)
  • Cavo intrecciato USB Type-C da 3 metri, rimovibile.
  • Sei pesi aggiuntivi da inserire eventualmente nel controller (2 x 10 g, 2 x 14 g, 2 x 16 g).
  • Custodia rigida (in materiale Eva) per trasportare e proteggere il Revolution Unlimited Pro Controller.

REVOLUTION Unlimited Pro Controller con modalità wireless per PlayStation®4.

A seguito del grande successo riscontrato dal Revolution Pro Controller e dal Revolution Pro Controller 2, con oltre 600.000 unità vendute in tutto il mondo, NACON introduce il primo controller per PS4™ potenziato con funzionalità di gioco wireless, oltre che con altri grandi e importanti miglioramenti.
Il REVOLUTION Unlimited Pro Controller per PS4™ include la modalità wireless in aggiunta al classico cavo, è dotato di jack per cuffie che permette di abilitare audio di gioco e audio della chat sia in wireless che con cavo. Tra le altre caratteristiche, il pannello di controllo, posizionato sul retro del controller, permette un rapido accesso ai comandi delle cuffie, ai profili gaming e ai settaggi di connessione.

Con licenza ufficiale di Sony Interactive Entertainment Europe.

Funziona con un dongle Bluetooth® USB che garantisce alte prestazioni di gioco e funzionalità audio e di chat. Include una batteria ricaricabile ai polimeri di litio da 1300 mAh.

Caratteristiche principali
Connessione wireless e cablata
Supporto per audio e chat sia in modalità wireless che in modalità cablata
Due levette personalizzabili con ampiezza di 46°
Jack per cuffie da 3,5 mm (cuffie non incluse)
Microfono e controlli per il volume delle eventuali cuffie inserite nel controller
Cavo intrecciato USB Type-C da 3 metri, rimovibile per una facile conservazione
4 tasti di scelta rapida configurabili, per regolazioni manuali in tempo reale
Tasti direzionali a 4* o 8 direzioni, ideali per i giochi di combattimento
Indicatore LED di stato del giocatore
Tecnologia ALPS
2 motori di vibrazione personalizzabili*
Compartimenti interni per pesi, con sei pesi aggiuntivi per bilanciamento e sensazioni tattili ottimali (2 x 10 g, 2 x 14 g, 2 x 16 g)
Audio chat: microfono e controlli per il volume delle cuffie incorporati
Rivestimento soft touch
Impugnature gommate ergonomiche.

MODALITÀ DEL REVOLUTION UNLIMITED PRO CONTROLLER

Tuffati subito nell’azione con la modalità PS4™ o ottimizza al massimo la tua esperienza di gioco con i profili completamente personalizzabili della modalità avanzata.

01. Modalità PS4™
Funzionalità plug & play con comandi integrati per il controller wireless DUALSHOCK®4**
Controllo migliorato con doppia levetta a 46° di ampiezza
Personalizzazione manuale dei 4 tasti di scelta rapida, per regolazioni in tempo reale durante il gioco

02. Modalità avanzata PS4™
Passa istantaneamente a uno dei 4 profili personalizzati precaricati, adatti a una vasta gamma di giochi
Modifica o sostituisci questi profili con altri 4 a tua scelta (tramite la companion app aggiornata per PC/Mac*)
Regola la curva di risposta di ciascuna levetta
Inverti l’asse Y delle levette
Scambia la levetta destra con la sinistra e viceversa
Regola la sensibilità e la zona morta di ciascun grilletto
Modifica in maniera indipendente l’intensità della vibrazione dell’impugnatura destra e sinistra
Cambia l’illuminazione della levetta destra per un look personalizzato

03. Modalità avanzata PC***
Compatibile con PC.

*Sono richiesti un PC con Windows® 7/8/10 o un Mac e una connessione Internet. Per il download del software è richiesta la registrazione.

** Barra luminosa e altoparlante non inclusi.

*** La modalità avanzata PC non è stata né testata né approvata da Sony Interactive Entertainment Europe.

USCITA MARZO 2019 PREZZO 169,99



Controller wireless asimmetrico:

Caratterizzato da un design asimmetrico per giocare in modo alternativo su PS4. Le due levette analogiche sono disposte asimmetricamente. Il controller presenta inoltre una batteria ricaricabile, un ricevitore USB per la connessione Bluetooth funzionante fino a 7 metri di distanza e un tasto che indica il livello della batteria. La connessione Bluetooth tramite ricevitore USB permetterà inoltre di gestire le funzionalità audio e della chat grazie al comodo jack integrato nel controller. Il controller è compatibile anche con PC.

Caratteristiche:
2 motori di vibrazione
Autonomia in uso: fino a 7 ore
Portata: fino a 7 metri
Indicatore livello batteria
Touch pad
Ingresso jack 3,5 mm per cuffie
Ricevitore Bluetooth® USB per giocare in modalità wireless e utilizzare le funzionalità audio e chat del controller
Cavo di ricarica incluso
Compatibile con PC*

* Compatibilità PC non testata né approvata da Sony Interactive Entertainment Europe.

USCITA 1 APRILE 2019 prezzo: 59,99

martedì 19 marzo 2019

RESIDENT EVIL, ecco il FUTURO del FRANCHISE


Dopo Resident Evil 2 Remake, cosa possiamo aspettarci da Resident Evil 8 e Resident Evil 3 Remake?

Il remake di Capcom dell’osannato titolo dell’era PlayStation è stato accolto con una positività ben oltre le aspettative di tutti. Con oltre 4 milioni di copie vendute, Resident Evil 2 Remake è piaciuto alla critica, lo ha amato il pubblico, ma soprattutto è la dimostrazione del fatto che, dopo Resident Evil 7, Monster Hunter World, questo remake, e Devil May Cry V, il publisher nipponico sia tornato finalmente in carreggiata.

Anche il DLC gratuito, The Ghost Survivors, è un esperimento molto interessante con le dinamiche ludiche del gioco originale, sembra quasi che gli sviluppatori abbiano voluto giocare con ciò che avevano tra le mani per vedere “l’effetto che fa”. Certo, in alcuni casi si tratta di licenze narrative che cozzano con la storia principale – come nel caso della storia della figlia del sindaco che nel gioco viene uccisa ed imbalsamata da Irons, ed in The Ghost Survivors riesce a fuggire – ma è comunque interessante rilevare una malleabilità tale di un remake di un videogioco del 1998.



Oltre a nuove armi ci sono nuovi tipi di nemici, alcuni totalmente inediti ed altri che strizzano l’occhio ai Regeneradores di Resident Evil 4 ad esempio, a dimostrazione che il gameplay di RE 2 Remake potrebbe rappresentare davvero una base su cui costruire il futuro del franchise di Resident Evil, o almeno di una parte di esso.

Inoltre, stando alle indiscrezioni, potrebbe essere in arrivo una nuova modalità di gioco chiamata Extreme Battle Mode, con tanto di Chris Redfield nascosto nei meandri del codice di gioco che potrebbe essere proprio il protagonista della modalità. Se venisse confermata, potremmo assistere ad una prova di forza del motore ludico di RE 2 Remake nel gestire delle sequenze più squisitamente action (che speriamo non arrivino mai ai picchi di alcuni degli episodi precedenti…), nonché ad un interessante approfondimento della lore di Resident Evil nel mostrarci l’agente della S.T.A.R.S. a Raccoon City.



“Corri! Scappa! C’è il Nemesis!”

Guardando al futuro, sono due i titoli che immaginiamo possano essere nelle mire di Capcom: Resident Evil 3 Remake e Resident Evil 8. Per quanto riguarda il remake dell’avventura di Jill Valentine, il publisher non si è espresso ancora in modo chiaro, ma allo stesso tempo non ha mai negato il fatto che negli uffici di Capcom ci stiano quanto meno pensando. D’altronde, dato il successo di Resident Evil 2 è davvero impensabile che Capcomnon voglia procedere a rifare il trucco anche a Resident Evil 3.

La richiesta da parte del pubblico è altissima, e Nemesis è un personaggio rimasto nell’immaginario collettivo al pari dei protagonisti dei vari capitoli. In fondo, il motore che muove Mr. X inseguendo i giocatori in RE 2 Remake potrebbe essere ripreso e potenziato per inseguire Jill Valentine, ed il gameplay in generale non ha bisogno di grosse modifiche per potersi mettere nei panni dell’agente S.T.A.R.S. protagonista del gioco. La costruzione di Raccoon City, allo stesso modo, potrebbe seguire ciò che gli artisti di Capcom hanno già fatto sempre con RE 2 Remake, e la costruzione della mappa potrebbe somigliare addirittura ad un open map in stile God of War (2018), ovvero un grosso hub da esplorare con enigmi da risolvere e compagnia bella.

Volendo azzardare una data, ci aspettiamo un annuncio entro la fine dell’anno riguardo l’esistenza di questo progetto, perché Resident Evil 3 Remake potrebbe essere un altro titolo in grado di far saltare sulla sedia i fan del franchise. Certo, l’effetto novità sarebbe un po’ meno forte che con il remake dell’avventura di Leon e Claire, ma la presenza di un Nemesisdotato di un’intelligenza artificiale più avanzata rispetto che in passato potrebbe costruire un’esperienza di gioco molto solida. Per non parlare del sistema delle scelte che, con i passi in avanti fatti nel corso degli anni dagli studi di sviluppo, potrebbe giungere su un nuovo livello se prendesse spunto da avventure come Detroit: Become Human, Life is Strange, o le avventure della compianta Telltale Games, che siano quick time event, scelte da compiere in poco tempo o su cui ponderare senza fretta.


Resident Evil 7, ed il futuro dopo la famiglia Baker

Resident Evil 7 ha rappresentato inevitabilmente un punto di svolta per la serie. Dopo il pantano narrativo e ludico in cui il franchise era rimasto dopo Resident Evil 6, l’unica alternativa era rompere con il passato in modo netto. Gameplay, trama, posizionamento all’interno della lore principale, Resident Evil 7 sorprese per ognuno di questi elementi. Ancor di più quando, nel finale, si scopriva l’esistenza di Chris Redfield ed il fatto che era addirittura associato al team Umbrella Corps Alpha, squadra affiliata alla Blue Umbrella, società nata dalle ceneri della nota azienda farmaceutica.

È stato un episodio apprezzato, ma che ha fatto anche discutere tra fan che non hanno condiviso la scelta di giocare in prima persona, e chi invece ha abbracciato in pieno la nuova visione di Capcom. Per questo, Resident Evil 8 è l’episodio più difficile da ipotizzare. Il settimo capitolo ha funzionato proprio perché era un punto di rottura, una sorpresa che ha incuriosito i giocatori. Potrebbe davvero funzionare un altro capitolo in prima persona dal ritmo compassato e lento, con un protagonista “normale” e non un carismatico agente/poliziotto/eroe? Difficile rispondere, perché il DLC Not a Hero con protagonista Chris Redfield ha dimostrato che, anche con la nuova formula di gameplay, è possibile creare un Resident Evil più votato all’azione (senza esagerare, ovviamente) che si abbastanza divertente da essere approfondito, giocato, ed anche speedrunnato volendo.



Ma un’altra domanda sorge spontanea: può funzionare una intera avventura di, la buttiamo lì, oltre dieci ore con la formula di Not a Hero? Da un lato verrebbe da pensare di sì, ma il rischio di trasformare Resident Evil 8 in uno shooter è dietro l’angolo. L’idea vincente potrebbe essere quella di dare al giocatore/personaggio sì un buon quantitativo di armi, munizioni ed equipaggiamento, ma di inserirlo all’interno di un’avventura in cui bisogna impiegare parecchie risorse, oppure dove in generale se ne trovano poi molto poche giocando. Spingere quindi sulla parte survival dei survival horror, lasciare al giocatore la necessità di fare economia nell’inventario, ed allo stesso tempo prevedere quali armi avrà bisogno di portare con sé, quali oggetti, un po’ di backtracking magari, ma ben pesato e ragionato.

L’alternativa è riprendere invece il gameplay di RE 2 Remake, ma se da un lato l’effetto sorpresa della prima persona è salvo, il rischio è di bruciarsi la bontà di quanto fatto con l’episodio in questione. Se esce prima l’ottavo capitolo, l’eventuale remake di Resident Evil 3potrebbe risultare già “vecchio”, e viceversa.


The Umbrella Chronicles

L’ultimo argomento da trattare per quanto riguarda il futuro di Resident Evil è inevitabilmente quello degli sbocchi di trama. Con Resident Evil 5 se n’è andato uno degli antagonisti più importanti della lore di Resident Evil, ovvero Albert Wesker. Il mastermind che, fin dal primo episodio, muove le fila della Umbrella Corporation contro i nostri eroi. Questo perché per il franchise è molto importante il sottotesto narrativo, ed è per questo che Resident Evil 6 ha perso totalmente la bussola in un certo senso. Il figlio di Wesker uscito fuori dal nulla, cloni, personaggi cresciuti e riproposti senza un reale perché, la continuity di Resident Evil andò perduta.

Con un eventuale Resident Evil 8 la situazione non è affatto semplice. Wesker non c’è più, la Umbrella si è reinventata come una sorta di organizzazione paramilitare, chi c’è da combattere? E chi porterà avanti questa battaglia? Esplorare le creature immonde, ed il mutageno che le ha create, di Resident Evil 7 è senza dubbio una soluzione efficace. Creare una nuova organizzazione, dei nuovi villain, e dare ai nostri eroi delle nuove missioni da compiere. Ci aspettiamo di rivedere tutti i vecchi personaggi: Jill Valentine, Rebecca Chambers, Leon S. Kennedy, Claire Redfield, ma anche dei ripescaggi clamorosi come Billy Cohen da Resident Evil 0, perché no. Se c’era una cosa che Resident Evil 6 faceva bene, infatti, era far incontrare personaggi della saga che finora non avevano avuto niente a che fare tra loro. Chris e Claire si sono incontrati in Code Veronica, ma vi immaginate un’avventura con Claire e Jill, invece? Oppure Jill e Leon?


Resident Evil è ancora un franchise molto importante, forte, e che con Resident Evil 2 Remakeha dimostrato di essere ancora presente nel cuore dei videogiocatori. Può fare molto, e si può fare molto con la saga, sperimentare ma anche percorrere sentieri battuti, guardare al futuro ma anche ripescare ciò che c’è di buono nel passato. Chissà cosa vuole fare Capcom con il suo franchise? Non vediamo l’ora di scoprirlo.

Tutti i dettagli sulla modalità foto di Days Gone


Bentrovati, fan di PlayStation! Ora che Days Gone è finalmente pronto, siamo lieti di condividere i dettagli della modalità foto implementata da Bend Studio. Il mondo di Days Gone prevede un ciclo giorno/notte, oltre a numerosi biomi e varie condizioni atmosferiche. Per questo, abbiamo voluto offrire ai giocatori tutti gli strumenti utili per condividere questi scenari mozzafiato e gli istanti di gioco più significativi.

Siamo riusciti a riprodurre in dettaglio l’estesa regione dell’Oregon centrale, al punto che a volte si rischia di dimenticare che si tratta di un videogioco. L’obiettivo della modalità foto, in questo senso, era far credere ai giocatori di avere in mano una vera fotocamera nel mondo reale.

Abbiamo incluso tutte le funzionalità che ci si potrebbe aspettare da una modalità di questo genere. Dal pannello dei personaggi, gli utenti possono attivare o disattivare la visualizzazione del protagonista e della moto, oltre a selezionare una serie di espressioni facciali. Il pannello delle cornici e dei set offre nove cornici personalizzate, numerose cornici nere di varie forme e dimensioni, alcune opzioni per il logo Days Gone e 18 set di filtri predefiniti. Il pannello delle lenti permette ai giocatori di variare campo visivo, lunghezza focale, apertura ed effetto grana. Una delle prime funzionalità che abbiamo sviluppato per la modalità foto è stata l’inclusione del blocco della messa a fuoco, che consente di impostare un punto di messa a fuoco fisso che resti nitido a prescindere dai movimenti della fotocamera.





Ma il pezzo forte è la modalità avanzata, nella quale è possibile perfezionare lo scatto regolando bloom, gradazione del colore e profondità del colore su 55 diverse impostazioni. Abbiamo collaborato a stretto contatto con il team artistico, che include alcuni veterani di Hollywood, per stabilire quali fossero le funzioni utili a garantire il massimo delle possibilità e della flessibilità in una fase di editing professionale.

Questa è la stessa interfaccia usata dai nostri grafici per definire i set di filtri contenuti nel gioco. I giocatori potranno persino scegliere uno dei nostri set per studiare il funzionamento della modalità avanzata, usandolo come punto di partenza per creare il proprio filtro, che potrà poi essere salvato in uno dei cinque slot disponibili.







Ricordate che tutto questo sarà disponibile al lancio. Qui in Bend Studio non vediamo l’ora di ammirare gli scatti della comunità a partire dal prossimo 26 aprile! #DaysGone

giovedì 14 marzo 2019

The Division 2: Ecco lo spettacolare TRAILER di LANCIO!


Per celebrare il lancio, Ubisoft ha condiviso un nuovo SPETTACOLARE trailer.

In questo nuovo filmato una voce narrate ci spiega chi siamo: agenti dormienti addestrati in segreto, pronti a entrare in azione nel momento nel quale la situazione l’avrebbe richiesto. In una Washington sull’orlo del tracollo, noi saremo l’ultima difesa.

The Division 2 è DISPONIBILE su PC, PlayStation 4 e Xbox One. 




sabato 9 marzo 2019

SOLO DA HAPPY GAME! OFFERTA ECCEZIONALE! PRENOTA ORA!


L'immagine può contenere: una o più persone e testo

OFFERTA PRE-ORDER!

MORTAL KOMBAT 11 (PS4) + Cuffia BigBen Gaming Licenza Uff. SONY PS4 + Personaggio giocabile “Shao Khan” + BETA a € 69,90.

Promozione valida solo nei punti vendita #HAPPYGAME fino al 19 Aprile 2019, salvo esaurimento scorte.


Ti aspettiamo in store!

giovedì 7 marzo 2019

ANNUNCIATO L'ACTION RPG "AI-LIMIT" PER PS4


All'evento PlayStation China Hero Project di Shangai, Sony Interactive Entertainment Shanghai ha annunciato diversi nuovi titoli per PS4.

Tra questi ecco AI-LIMIT, action-rpg realizzato dallo studio Sense Games in esclusiva per PS4.


"AI-LIMIT è un gioco di ruolo action hardcore creato dallo studio Sense Games. Ha un ricco mondo di esplorazione e una emozionante esperienza di battaglia. Nel gioco, il giocatore controllerà l'eroina Arrisa, facendo affidamento sulla sua capacità e volontà di salvare il mondo da un futuro pieno di minacce e misteri".

"I giocatori possono indossare una varietà di componenti per regolare le loro abilità e creare un abito caratteristico unico. Il gioco ha una ricca varietà di armi, oggetti e stili di combattimento. Lungo la strada, i giocatori incontreranno vari personaggi e lavoreranno con loro nel corso della storia. Il gioco presenta anche finali multipli".


FIRMWARE PS4 6.50: E' AMORE CON IOS




PS4 si aggiorna alla versione 6.50 del firmware. Oltre ad apportare la solita serie di miglioramenti della stabilità generale, si aggiunge la possibilità di avviare la Riproduzione Remota sui dispositivi iOS (iOS12.1 o superiore).

E' quindi possibile giocare e visualizzare i contenuti di PS4 su dispositivi iOS, utilizzare il controller per giocare in Remote Play su iPhone e iPad, partecipare alle chat vocali usando il microfono del dispositivo mobile e inserire testo nella tua PS4 usando la tastiera del dispositivo mobile.

Si consiglia l’uso di iPhone 7, iPad (di sesta generazione), iPad Pro (di seconda generazione) e di modelli successivi. Potete già scaricare il firmware 6.50 da PS4 e la relativa app Remote Play dallo store Apple.

mercoledì 6 marzo 2019

The Division 2 esperienza di realtà aumentata nella tua città






Ubisoft, in collaborazione con DDB Paris e Make Me Pulse, annuncia l’esperienza Echo di The Division 2, un’esperienza digitale unica e immersiva, che combina la realtà aumentata e la tecnologia GPS per offrire agli utenti un viaggio nel mondo di The Division 2. L’esperienza, con doppiaggio in lingua inglese e sottotitoli in Spagnolo, Francese, Italiano, Tedesco, Cinese Tradizionale e Thai, è ora disponibile in Europa, Medio Oriente e Asia.


È possibile provare l’esperienza Echo di The Division 2 da dispositivi mobile attraverso il link m.me/TheDivisiongame.

Accessibile attraverso una sezione dedicata disponibile esclusivamente su Messenger, l’esperienza Echo di The Division 2 consente ai fan della serie di approfondire la trama del gioco. Attraverso oltre 50 storie gli utenti scopriranno la routine quotidiana degli abitanti di Washington D.C. sette mesi dopo l’epidemia che ha colpito New York City. Numerosi punti di interesse come negozi alimentari, scuole, stazioni di servizio o banche potranno essere rinvenuti in tutte le città, integrando l’esperienza con la vita reale. Le coordinate delle location saranno fornite agli utenti attraverso il GPS integrato nei dispositivi mobile.

Scoprendo le storie Echo sarà possibile ottenere ricompense esclusive e oggetti in-game che saranno sbloccati automaticamente in Ubisoft Club al lancio di The Division 2.

Con lo sviluppo guidato da Massive Entertainment in collaborazione con altri sette studi in tutto il mondo*, Tom Clancy’s The Division 2 è la nuova evoluzione di quella straordinaria esperienza GDR e sparatutto online open world che il primo gioco ha contribuito a creare. Ambientato sette mesi dopo la diffusione di un virus letale nella città di New York, The Division 2 immergerà i giocatori in una Washington D.C. ormai devastata e sul punto di capitolare. Il mondo è sull’orlo del collasso e gli abitanti devono affrontare la più grande crisi mai vista nella storia dell’umanità. Come agenti della Divisione ormai veterani, i giocatori sono l’ultima speranza contro il crollo totale della società, mentre alcune fazioni lottano per conquistare il potere. Se Washington D.C. andasse perduta, l’intera nazione sarà distrutta. Sviluppato basandosi sui feedback raccolti in più di due anni dalla community di The Division, Tom Clancy’s The Division 2 offrirà una campagna avvincente che fluirà organicamente in un solido endgame, per creare un’esperienza coinvolgente e significativa per ogni tipo di giocatore.

lunedì 4 marzo 2019

HOT NEWS on TLOU2!

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THE LAST OF US: PART 2 AD OTTOBRE 2019?! 😍

Potrebbe non essere poi così lunga l'attesa per il ritorno di Joel ed Ellie.

Almeno secondo il rivenditore peruviano LawGamers che ha avviato i pre-ordini del gioco Naughty Dog con periodo di lancio fissato ad Ottobre 2019. Sarà affidabile?! Speriamo di si!

venerdì 1 marzo 2019

HG SALES: COD BO4 è in OFFERTA!

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