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I Migliori Giochi

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sabato 29 giugno 2013

PES 2014 in ANTEPRIMA!

Konami ha pubblicato oggi un nuovo trailer di Pro Evolution Soccer 2014, in cui mostra le principali caratteristiche del nuovo simulatore calcistico, sviluppato con motore grafico FOX Engine. 




Le sei nuove caratteristiche di PES 2014:


• TrueBall Tech: PES 2014, per la prima volta in una simulazione calcistica, metterà al centro del gameplay il pallone di gioco, esaltandone i movimenti e i diversi approcci con cui i calciatori lo controllano e lo colpiscono. Gli appassionati sanno che il controllo di prima e il palleggio sono le abilità che contraddistinguono i grandi campioni, così come l'inventarsi un passaggio filtrante e l'intuire in una frazione di secondo come superare l'avversario e guadagnare metri di campo in area. TrueBall Tech permetterà ai giocatori di stoppare o rallentare la corsa del pallone utilizzando lo stick analogico e sarà basato su una fisica talmente dettagliata da calcolare con precisione lo spostamento del peso del baricentro del calciatore, così come l'altezza e la velocità del pallone quando il corpo del calciatore lo riceve.
Il corpo del calciatore potrà essere controllato in modo da scegliere l'angolazione del corpo più adatta per ricevere un passaggio. L'adozione di Trueball Tech da parte di PES 2014 significa che la palla potrà essere controllata con il petto o spostata in avanti con la fronte per superare un avversario, così come scagliata, in caso di necessità, in tribuna con la massima potenza o accarezzata delicatamente per smarcare un compagno di squadra. Anche il dribbling è stato ulteriormente migliorato ed è destinato a diventare uno dei punti di forza di questo nuovo titolo.
Uno degli aspetti che hanno sempre caratterizzato la serie di PES è stata la fisica del pallone che ha permesso varietà e libertà nel tocco di palla. Trueball Tech estremizza ulteriormente questo concetto e incentra i movimenti dei giocatori su quelli della palla e non solo su quelli degli atleti avversari. I giocatori dovranno controllare i movimenti, i rimbalzi, la velocità e l'effetto del pallone per padroneggiare appieno tutte le caratteristiche avanzate di PES 2014.
Il risultato finale è un videogioco che offre un controllo di palla estremamente realistico e a 360° con entrambi i piedi e dove sarà possibile proteggere il pallone mentre si realizzano finte in grado di spiazzare gli avversari, il tutto mediante comandi di gioco intuitivi e facili da padroneggiare. 



• Motion Animation Stability System (M.A.S.S.): I contrasti fisici sul campo, sono una parte importante di ogni partita e la tecnologia M.A.S.S. è in grado di simulare alla perfezione i contrasti tra i giocatori, così come gli eventuali battibecchi grazie a fluidissime animazioni. Al posto di una serie predefinita di animazioni che si ripropongono ripetitivamente in circostanze di gioco simili, M.A.S.S. crea animazioni differenti sulla base di fattori quali: la direzione e l'intensità di un tackle, la forza fisica e la stazza dei giocatori, che cercheranno perfino di strapparsi la palla dopo un'interruzione per provocare l'avversario o per guadagnare tempo. PES 2014 possiede ora più stili di contrasti per offrire un'esperienza di gioco ancora più realistica.
La presenza di una grande varietà di tipologie di tackle è fondamentale nella progettazione di un videogioco calcistico di grande realismo, PES 2014 sfrutta tutte le potenzialità offerte dalla fisica di TrueBall Tech per fare in modo che la palla si muova esattamente come dopo un vero scontro di gioco aggiungendo delle componenti di casualità che, come nel calcio reale, fanno in modo che la sfera possa letteralmente schizzare in aria o finire tra i piedi di un altro giocatore.
L'integrazione della tecnologia M.A.S.S. nel gameplay aggiungerà nuovi elementi che potranno incidere sull'esito finale di una partita, PES 2014 porrà particolare enfasi nelle "battaglie" individuali tra due giocatori avversari. Così come nel calcio reale, i difensori metteranno pressione sugli attaccanti avversari stando loro molto vicini per restringere le possibilità di passaggio e in caso di necessità faranno ricorso al tackle. Gli attaccanti, al contrario, cercheranno di lasciare indietro i difensori, mantenendo al contempo il possesso di palla, approfittando di ogni piccola distrazione dell'avversario per realizzare dei passaggi smarcanti, eseguire dei dribbling o tirare direttamente in porta (se le condizioni lo permettono). Il risultato finale si concretizzerà in una simulazione di calcio estremamente realistica dove la bravura e le caratteristiche dei singoli giocatori incideranno su ogni azione di gioco.

• Heart: Definire cosa rende il gioco del calcio così avvincente è un'impresa ardua, non si tratta, infatti, solo della componente tecnica di questo sport ad appassionare i fan, un ruolo estremamente importante lo giocano anche le emozioni. Il supporto tifosi allo stadio, con i loro cori e una straordinaria cornice di pubblico, è in grado di giocare un ruolo determinante nello svolgimento di una partita e può rappresentare il "dodicesimo uomo in campo" di una squadra. PES 2014introdurrà questo effetto emotivo sui singoli giocatori e sulle intere formazioni in campo.
Ogni giocatore impegnerà i suoi attributi mentali, oltre alle proprie capacità stilistiche e abilità, che potranno incidere psicologicamente anche negativamente quando le cose in campo non si metteranno nel modo giusto. I compagni di squadra potranno decidere di cercare di supportare un giocatore che fa fatica a entrare nel ritmo della partita e un'azione particolarmente ben riuscita, da parte di un singolo, potrà galvanizzare il resto dei compagni, l'effetto calderone di uno stadio gremito di fan entusiasti, unito a nuovi e realistici effetti sonori, ben combinati con un'intelligenza artificiale allo stato dell'arte, ricreeranno un'atmosfera calcistica estremamente realistica.

• PES ID: PES 2013 ha definito un nuovo livello di realismo nei videogiochi di calcio grazie all'introduzione della tecnologia Player ID. Per la prima volta i calciatori sono stati immediatamente riconoscibili dal videogiocatore anche dal modo di correre e dallo stile unico di gioco. Il modo in cui un giocatore corre, si muove e calcia il pallone è identico a quello della controparte reale e PES 2013 includeva 50 diversi Player ID di altrettanti giocatori reali.
Con PES 2014, il numero di giocatori così fedelmente riprodotti verrà raddoppiato e saranno incluse anche le animazioni e le caratteristiche di intelligenza artificiale specifiche sul campo di questi atleti. 

• Team Play: Grazie all'innovativa funzione "Combination Plan" i videogiocatori potranno impostare una grande varietà di tattiche specifiche da utilizzare in determinate zone del campo, queste prevedono la partecipazione di tre o più calciatori che eseguiranno dei movimenti senza palla per coprire le aree del campo scoperte in difesa o a centrocampo. Queste mosse potranno essere programmate in anticipo, in determinate zone del campo, per sfruttare i punti deboli della squadra avversaria. 

• The Core: PES Productions da anni ascolta i pareri dei fan di PES e del gioco del calcio per trarre spunti che permettano di riprodurre in modo sempre più fedele gli elementi chiave di questo sport, tutti questi preziosi feedback si concretizzeranno in ulteriori miglioramenti al gameplay rispetto al precedente episodio.
Dal punto di vista grafico il videogioco si avvantaggerà di un livello di dettaglio straordinario che si potrà notare in ogni componente di PES 2014, dalla riproduzione della trama dei tessuti delle divise da gioco fino ai movimenti facciali dei calciatori e a una nuova serie di fluide animazioni e transizioni. Gli stadi saranno identici alle controparti reali in ogni minimo dettaglio, perfino nella posizione dell'ingresso dei calciatori sul campo, la folla si muoverà sugli spalti nel corso della partita. La grafica si avvarrà della tecnologia "light-mapping" che aggiungerà ancora più realismo alle partite.
Il meccanismo dei calci di punizione e dei rigori è stato radicalmente cambiato. Il controllo dei calci di punizione è stato reso ancora più completo, includendo perfino le finte che spesso i calciatori fanno in occasione di una punizione, fingendo di calciare e lasciando all'ultimo momento il tiro a un compagno, vi sarà anche la possibilità di realizzare dei passaggi brevi nelle punizioni a due. I videogiocatori potranno ora muovere la posizione del loro portiere prima di una punizione e i giocatori in barriera si muoveranno in modo istintivo per cercare di respingere il calcio piazzato.
I calci di rigore utilizzeranno un nuovo sistema di gioco basato anche sull'abilità del rigorista e sulla zona della porta dove si vorrà cercare di piazzare il tiro. Il portiere potrà provare a muoversi prima dell'esecuzione della massima punizione, cercando di innervosire o intimidire il rigorista non particolarmente esperto.

giovedì 20 giugno 2013

XBOX ONE in retromarcia!!! SI a giochi usati e NO all'always ONLINE!


All'E3 della scorsa settimana, l'eccitazione, la creatività ed il futuro dell'industria videoludica si sono mostrati ad una platea internazionale.
Per noi, il futuro arriva con Xbox One: un sistema pensato per essere il miglior luogo in cui giocare quest'anno e per molti degli anni che verranno. Considerando l'eredità di Xbox, abbiamo pensato ad un sistema che potesse avvantaggiarsi dei recenti sviluppi tecnologici, per proporre una svolta nell'entertainment casalingo. Abbiamo immaginato i nuovi benefici di tale sistema: facilità di navigazione, possibilità di condivisione con la famiglia, nuovi modi di provare e acquistare giochi. Noi crediamo nei benefici di un futuro connesso e digitale.

Fin dal momento in cui abbiamo svelato i nostri piani per Xbox One, io ed il mio team vi abbiamo ascoltato, leggendo i vostri commenti e ponendo attenzione ai vostri feedback. Colgo l'occasione per ringraziarvi dell'aiuto che ci avete dato a riscrivere il futuro di Xbox One.

Ci avete detto quanto per voi sia importante la flessibilità che avete oggi con i giochi su disco. La possibilità di prestare, condividere e rivendere questi giochi a vostra discrezione è d'importanza fondamentale per voi. Altrettanto importante è la possibilità di giocare offline, per quanto volete, dove volete.
Quindi, oggi annuncio il cambiamento della nostra visione di Xbox One e il fatto che possiate giocare, condividere, prestare e rivendere i vostri giochi esattamente come fate con Xbox 360.
[...]
Questi cambiamenti avranno conseguenze su alcuni degli scenari che avevamo dipinto per Xbox One. La condivisione di giochi funzionerà secondo i sistemi che conosciamo. I titoli in digital delivery non potranno essere condivisi o rivenduti.
[...]
Apprezziamo la passione, il supporto e la disponibilità a sfidare la concezione attuale di licenza digitale e connettività. Mentre crediamo che la maggioranza degli utenti giocherà online e deciderà di accedere ai servizi cloud per i giochi e l'entertainment domestico, daremo ai consumatori una scelta, fra contenuti fisici e digitali. Vi abbiamo ascoltato, e abbiamo capito dai vostri feedback che volete il meglio di entrambi questi mondi.

Grazie ancora per le vostre opinioni sincere. Il nostro team resta impegnato ad ascoltare, ricevere riscontri e proporre un grande prodotto.


Con queste parole Don Mattrick annuncia ufficialmente la ritirata. L'Xbox One che avremo per le mani il prossimo Novembre sarà una console sostanzialmente diversa rispetto a quella che Microsoft ci aveva fatto intravedere negli scorsi mesi. Una console più tradizionale nelle scelte, allineata alle aspettative del suo pubblico. Che, furiosamente, si è riversato dopo l'E3 sui forum e i social network, criticando la visione dell'azienda di Redmond e segnando l'ultimo capitolo di una vera e propria disfatta comunicativa, cominciata con la conference di presentazione della nuova console e mitigata solamente dall'ottima performance sul palco dell'E3 (un proscenio ben più ricco di giochi rispetto a quello della concorrenza).
Questo cambio di rotta - l'abbandono integrale delle politiche legate ai DRM, alla rivendita degli usati ed alla connettività permanente - è un evento senza precedenti nella (giovane) storia dell'entertainment videoludico. Qui non si tratta di allineare le politiche aziendali alla visione del popolo dei gamer: si tratta di abbandonare un paradigma, una prospettiva, una struttura pensata e programmata per anni, studiata, portata avanti con convinzione nei lunghi periodi di lavoro concettuale. 
Inquadrando la questione da questa prospettiva, è davvero difficile non vederla come una sconfitta. E in fondo anche le parole di Mattrick lasciano trasparire un certa amarezza. Esala, dalle righe del comunicato ufficiale, un senso di smacco ed un puntiglio quasi rancoroso. Mattrick ci dice che la sua azienda crede (continua a credere) in un futuro diverso per l'entertainment casalingo: un futuro connesso, che possa trarre vantaggio dallo sviluppo tecnologico, e da un'idea precisa di licenza digitale. E ci dice che è disposta ad abbandonare questa visione di fronte alle smanie di un'utenza bizzosa, forse un po' capricciosa, che vuole ad ogni costo il meglio di due mondi -quello fisico e quello digitale- che oggi si trovano a coesistere nel settore videoludico.
C'è una sottile chiaroveggenza nelle parole di Mattrick, che sembra avvertire -mentre ringrazia “per la disponibilità a sfidare i presupposti del digital licensing”- che questo periodo finirà, che devefinire. Che nel futuro il sistema dovrà trovare un modo per tutelare le proprietà intellettuali e le aziende che investono, ridefinendo modelli produttivi, distributivi, ed eliminando dall'equazione rivenditori e passaggi intermedi che sottraggono ricchezza al mercato. Un mercato che procede pericolosamente oltre la soglia della sostenibilità. 
Non vogliamo dire che la visione di Microsoft con Xbox One fosse quella giusta. Il regime sorvegliatissimo di un DRM invasivo non funziona, in questo settore: l'ha provato un mercato PC che dal 2008, anticipando i tempi come sempre, discute di questioni legate ai diritti digitali, registrando i fallimenti clamorosi di chi ha calcato la mano. Ubisoft con Splinter Cell e Anno, Electronic Arts con The Sims (“DRM is a failed, dead-end strategy”, dichiarò a proposito Frank Gibeau di EA Labels), e persino Steam che prima della (virtuosa) impostazione attuale aveva sfiorato la catastrofe.
Vogliamo però sottolineare che l'idea del colosso di Redmond si è sviluppata sulla base di un'urgenza dell'industry e dei publisher, in un momento in cui è fondamentale ripensare alcuni aspetti del mercato. Sarebbe davvero sciocco non considerare questo fattore, trascinati dall'entusiasmo. Del resto è impossibile non sentirsi un po' sovreccitati per quella che è una grande vittoria “democratica” (o saranno stati i soldi perduti coi pre-order?), una conquista per il popolo del web e la prova che per un'azienda è sempre più difficile andare contro alla visione dei consumatori. Sebbene sia una vittoria molto più “virulenta” di quella che ha spento lentamente il 3D casalingo, è comunque una vittoria che non dà risposte. 
Per altro questo “correre ai ripari” non sembra aver suscitato pienamente l'effetto voluto. A fronte di molti utenti che si sentono già più sollevati, tanti altri chiedono adesso di andare oltre, eliminando l'obbligatorietà del Kinect per proporre una versione “plain” della console ad un prezzo più contenuto (in linea con quello della diretta rivale): un azzardo che difficilmente Microsoft si potrà permettere. 
La “ritirata” di Microsoft non sembra poi esser bastata ad arrestare l'emorragia di meme, che adesso dipingono l'azienda di Redmond come una realtà “disperata” e, sulla scia di un certo populismo (scatenato anche dal marketing aggressivo di Sony), insistono con le stoccate. L'utenza sembra essere davvero difficile da accontentare, e già qualcuno sposta il fulcro del problema: dal DRM, al prezzo, alle specifiche tecniche. Così in rete si leggono commenti del tipo: “adesso è una Ps4 meno potente”. 
Insomma non sappiamo se questo cambio di rotta basterà a sanare una situazione comunicativa davvero molto compromessa, rotta da mesi di scelte sbagliate e da una settimana di assalti crudi e spietati, che hanno adombrato persino le qualità della proposta software di Xbox One. 
Solo una cosa è certa: il popolo dei giocatori ha saputo costruire, anche grazie a questa insistita socialità su cui le aziende continuano a puntare, un suo nuovo habitat virtuale. Su questo terreno le truppe dei publisher si avventurano malsicure, portando la loro proposta nella speranza che venga ben recepita, e non rigettata dalle mandrie urlanti del web. Mi piace immaginare le avanguardie delle aziende che, oltre ai grafici, alle stime ed alle proiezioni, tengono in mano strane cartine che indicano i mercati ormai conquistati e quelli, pericolosi, in cui è bene procedere con cautela. Esattamente come ai tempi dei latini, oltre ai margini incerti delle province del web, vergata in lettere miniate, c'è una scritta tremenda e laconica: Hic Sunt Leones.
E i leoni siamo noi.

martedì 11 giugno 2013

XboxONE: 100 dollari in più, connessione obbligatoria e niente usato... Microsoft puzza di game over....

Commentare la conferenza Microsoft dopo aver assistito anche a quella Sony è, al contempo, difficile ma anche giusto. L'esperienza complessiva derivante dagli annunci incrociati dei due principali attori della prossima generazione di console è quello che conta. Anche alla luce di questo, quindi, andiamo a rivivere un po' la conferenza Microsoft, cercando di puntare sulle sensazioni e sulle emozioni vissute nel Galen Center di Los Angeles. Cominciamo col riguardarci questo video, che magari ieri a molti è sfuggito, con le nostre impressioni a caldo, prima e dopo la conferenza.
Come avete potuto vedere anche dal video, le nostre impressioni sulla conferenza Microsoft non erano positive, erano positivissime. Il Media Briefing pre-E3 della casa di Redmond è stato entusiasmante, scoppiettante, molto ben curato e concertato, se si escludono solo un paio di momenti - perdonabilissimi - in cui a un paio di video è saltato l'audio per qualche secondo.
Soprattutto, dopo le tante chiacchiere sulle questioni legate ai giochi usati, ai DRM, all'always online, e dopo il reveal dello scorso 21 maggio, a base fondamentalmente di TV, TV, TV, sports e Call of Duty, al Media Briefing pre-E3 si è parlato solo ed esclusivamente di giochi. Le pause su altri argomenti sono state davvero minime, e riguardavano semplicemente l'annuncio di un nuovo modello di Xbox 360 e uno sguardo un po' più dettagliato all'utilizzo di SmartGlass (l'app di Xbox Live per smartphone e tablet) in combo con Xbox One, per le funzioni di Game DVR, upload e sharing del proprio giocato. Che non è stata affatto una parte spiacevole o noiosa, anzi. Si tratta di funzioni che riguardano comunque il gaming e l'interazione con gli amici e che a me, personalmente, intrigano tantissimo.
Tolta questa parentesi, comunque, si è davvero parlato solo di giochi. Si è partiti, senza neanche salutare, con un trailer inedito di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, che ci ha mostrato due importanti aspetti del gioco. La sua faccia un po' "western" e la sua propensione all'open world. Molto bello.
La presenza di Kojima sul palco, finito il trailer, è stato davvero un ottimo modo di cominciare la conferenza all'insegna dei giochi. Archiviata velocemente, ma con tatto, la pratica Xbox 360 (oltre al nuovo design è stato annunciato anche un importante programma di giochi gratuiti per Xbox Live Gold, che partirà con Assassin's Creed 2 e Halo 3 e continuerà con due titoli al mese), si è passati a parlare di Xbox One con dei numeri decisamente interessanti. Tredici esclusive mostrate nel corso della presentazione. La prima è Ryse: Son of Rome, il gioco di Crytek che qualche anno fa doveva essere sviluppato per la versione Xbox 360 di Kinect. È cambiato completamente ed è diventato un gioco d'azione in terza persona con combattimenti basati fortemente sui Quick Time Event e controllo delle truppe. Il tutto ambientato nell'antica Roma. Interessante dal punto di vista dell'esperienza audiovisiva (una parte sembrava lo sbarco in Normandia di Salvate il soldato Ryan, ma con gli antichi Romani), lascia qualche perplessità dal punto di vista del gameplay, ma va ovviamente provato per poter essere giudicato.
Subito dopo, è stata presentata un'altra grande esclusiva, molto apprezzata dai fan di vecchia data di Rare: il picchiaduro a incontro Killer Instinct, che in sala ha ricevuto un gran bel po' di applausi.
E insomma, di esclusiva in esclusiva, la conferenza Microsoft è andata avanti per tutto il tempo con un ritmo davvero incredibile, uno show come ne vorremmo vedere sempre più spesso da parte di tutti. Poche chiacchiere, niente lungaggini e tanti giochi, uno dietro l'altro. E alcune sorprese, pure. Come quando sul palco è salito Ted Price di Insomniac ad annunciare il suo nuovo gioco, Sunset Overdrive, in esclusiva per Xbox One. Insomniac, sì. Quelli di Spyro, Ratchet & Clank e Resistance, bandiera PlayStation da ormai oltre quindici anni, sul palco di una conferenza Microsoft ad annunciare un'esclusiva Xbox One.
Forza Motorsport 5, già visto anche il 21 maggio, si aggiunge alle esclusive mostrate nella conferenza pre-E3, e anche Minecraft fa il salto nella nuova generazione di console con la sua Xbox One Edition. Quantum Break di Remedy mi era già piaciuto all'Xbox Reveal (ero uno dei pochi a cui il mix tra gameplay e scene in live action non era affatto dispiaciuto), e nel suo nuovo trailer si è confermato un titolo decisamente interessante.
Molto interessante anche Project Spark, basato sulla costruzione di mondi e situazioni di gioco in tempo reale. Da approfondire. Crimson Dragon, dopo Killer Instinct, è il secondo occhiolino forte agli appassionati di vecchia data.
Dead Rising 3, sviluppato da Capcom Vancouver, sembra esattamente il concentrato di ignoranza zombie che ci si poteva aspettare, ed è l'ennesima esclusiva third party ad essere annunciata per Xbox One.
The Witcher 3 non sarà un'esclusiva Xbox One, ma è stato un bellissimo momento della conferenza. La maturità raggiunta da CD Projekt Red con questa serie di RPG è davvero impressionante. Non solo il gioco è interessantissimo dal punto di vista ruolistico, ma sembra anche tecnicamente notevole. Decisamente un bel pezzo di next-gen.
Battlefield 4 di Dice tiene alta la bandiera dei 60 frame al secondo, mentre Below (di Capybara Games, famosi per Superbrothers: Swords and Sworcery) cerca di mantenere viva quella del mondo indie, altrimenti latitante in questa presentazione.
Un altro gran bel momento è rappresentato dall'annuncio del nuovo Halo per Xbox One, una pratica assolutamente scontata, ma presentata in modo abbastanza spettacolare. Guardate il video qui sotto, se ancora non l'avete visto, e immaginatevi che nel corso della conferenza è stato mostrato così, senza annunciarlo prima (e senza l'immagine che vedete qui prima di farlo partire).
A chiudere la conferenza, infine, abbiamo visto un bel po' di Titanfall, nuovo FPS di Respawn Entertainment, la software house di Vince Zampella (ex Infinity Wards). Notevolissimo, ed ulteriore esclusiva Xbox One (almeno nel mondo console - il gioco uscirà infatti anche per PC).
Insomma, una conferenza davvero eccellente, dal punto di vista del ritmo e dei contenuti. Uno show che, personalmente, riguarderei anche. Mi è piaciuto tantissimo proprio come spettacolo teatrale, come trasmissione televisiva, come momento di intrattenimento. Secco, concreto e pieno di roba interessante da vedere.
Ma, come dicevo in apertura, è impossibile non valutare lo show senza inserirlo in un contesto molto importante, quello della sfida a distanza tra Microsoft e la sua diretta concorrente per la prossima generazione di console, Sony. Microsoft ha sicuramente presentato più esclusive third party e l'ha fatto in una conferenza ritmata meglio. Ma Sony ha dalla sua un paio di annunci che hanno fatto esultare il popolo presente al Memorial Center di Los Angeles. PlayStation 4 non limiterà l'utilizzo dei giochi usati (oltre a essere utilizzabile tranquillamente offline) e costerà 399 euro. Xbox One ha le limitazioni che Microsoft stessa ha dettagliato qualche giorno fa e - come annunciato poco prima della fine della conferenza - costerà 499 euro. Entrambe le console arriveranno nei negozi a fine anno. Cosa peserà di più, sulla scelta degli utenti? La spettacolare lista di esclusive presentata da Microsoft o la maggiore quantità di "amicizia" dimostrata da Sony?
Lo scopriremo, appunto, tra qualche mese.

PS4 !!!! BENVENUTA !!! GRAZIE SONY !!!

Insomma, come sicuramente già saprete, Sony l'ha fatto. Ha chiuso la sua conferenza pre-E3 2013 con gli annunci che tutti volevano sentire e che sono parsi davvero messi giù con l'intenzione di fare una sonora pernacchia a Microsoft. PlayStation 4, innanzitutto, costerà 399 euro, vale a dire cento bigliettoni secchi in meno rispetto a Xbox One. In secondo luogo, o forse in primo, PlayStation 4, parole di Sony, supporterà i giochi usati. Subito prima del gran finale dedicato a Destiny, Sony si è dedicata a sottolineare con gran vigore, e con un evidente bersaglio a cui puntare, il fatto che, in buona sostanza, PlayStation 4 funzionerà in maniera estremamente simile a PlayStation 3. Nessuna connessione obbligatoria, nessun genere di check online o registrazione di licenze, totale liberta di utilizzare il gioco acquistato come meglio si crede, prestarlo o rivenderlo a chi si preferisce.
Inoltre, ad accompagnare tutti i vari servizi già annunciati, dalla nuova gestione della lista amici basata sulle amicizie "reali", allo share, alla possibilità di iniziare a giocare durante il download di un gioco, troveremo anche PlayStation Plus. Gli abbonamenti già sottoscritti oggi saranno estesi a PS4, con quindi un'unica sottoscrizione per le tre console Sony, e fra i vari servizi spicca il fatto che già al lancio la Instant Game Collection includerà DriveClub PS Plus Edition. Rimane da chiarire in che modo questa PS Plus Edition si differenzierà dalla versione "regolare" del gioco, ma si tratta comunque di un ottimo inizio, soprattutto tenendo conto che non ci poteva certo aspettare di vedersi subito regalato un titolone di lancio "tripla A". Successivamente al lancio vedremo inserito nella Collection un nuovo gioco al mese, a cominciare da alcuni titoli indie come Don't Starve, Outlast e Secret Ponchos. Nel parlare di PlayStation Plus, però, è apparsa una questione in maniera un po' fumosa, forse volutamente criptica, forse no. A quanto pare, il multiplayer online entrerà a far parte dei servizi a pagamento di PS Plus, mentre sarà comunque possibile giocare gratuitamente in single player offline (sembra una barzelletta, ma l'hanno veramente detto). In tutto questo, comunque, si è trovato posto anche per menzionare Gaikai, che a partire dal 2014, a partire dagli USA, permetterà di giocare in streaming su PS4, PS3 e più avanti anche PS Vita il catalogo PlayStation 3.
Ma adesso facciamo un passo indietro e ripercorriamo assieme la conferenza, non prima di aver ulteriormente sottolineato il tono da divertente sfottò adottato da Sony, con questo brillantissimo, breve filmato che spiega il funzionamento per la condivisione dei giochi su PlayStation 4.
La conferenza di Sony all'E3 2013 si è aperta con il doveroso spazio dedicato alle due "sorelline minori" di PlayStation 4. Si è cercato innanzitutto di tranquillizzare l'utenza PlayStation Vita, sottolineando che entro fine anno arriveranno sulla console oltre ottantacinque giochi, fra produzioni inedite come Destiny of Spirits, Tearaway e Killzone Mercenary e riproposte di classici come i primi due God of War, Final Fantasy X e X-2, Flower, Dead Nation. Inoltre, PS Vita sarà l'ennesimo formato a godere del The Walking Dead di Telltale, con tanto di recentemente annunciato DLC. Insomma, i giochi non mancheranno, anche se, onestamente, non è confortante vedere che Sony sente il bisogno di sottolineare che PS Vita godrà dell'intera libreria di giochi PlayStation 4 grazie al remote play.
Sul fronte PlayStation 3, invece, è stato mostrato un montaggio di trailer, con nuovi filmati promozionali per The Last of Us ("Il gioco dalle votazioni più alte fra 2012 e 2013, da parte di uno studio che ha realizzato due fra i titoli valutati meglio nella storia di PS3"), Beyond: Due Anime, Rain, Gran turismo 6 e Batman: Arkham Origins, che godrà su PS3 di due costumi esclusivi, dedicati ad Azrael e al Batman del telefilm anni Sessanta. Infine, l'annuncio che Grand Theft Auto V sarà venduto in bundle con PlayStation 3, al prezzo di 299 dollari, e che sarà messo in vendita anche un headset Pulse Elite marchiato GTA V.
Dopodiché, si è passati a mostrare PlayStation 4...
E3 2013: Sony si propone come amica dei giocatori
La prima impressione, perlomeno fra noi di IGN Italia, è che ci sia stato un errore. Sembra di essere davanti a una versione "storta" di Xbox One, come se le avessero tirato una martellata. Il nostro Simone Soletta ha commentato che, di fondo, si tratta di due HTPC, e in effetti è difficile dargli torto. Archiviato il primo impatto col design, che, soprattutto con la console messa in piedi, ricorda anche un po' la versione Slim di PlayStation 2, si è proseguito con l'inevitabile parentesi TV/cinema/Twitter/social e si è quindi finalmente passati ai giochi, con il tanto atteso annuncio della nuova produzione di Ready at Dawn, lo studio fondato dal "nostro" Andrea Pessino e responsabile per alcuni fra i migliori giochi usciti negli anni su PSP (Daxter e i due God of War). The Order 1886 si è presentato sotto forma di trailer non particolarmente esplicativo, ma dà l'idea di essere un gioco d'azione a tema sovrannaturale, ambientato in un passato "fantasioso" in cui i vari personaggi hanno a disposizione armi un po' fuori dal comune. A guardarlo, è venuto almeno un po' in mente Dishonored, come genere di ambientazione, ma insomma, ci sarà tutto il tempo per ragionarci su e scoprirlo piano piano. Da parte mia, onestamente, la fiducia è totale.
A questo punto si è aperta una parte un bizzarra della conferenza, in cui Sony ha giustamente dovuto dare spazio ai vari titoli mostrati nell'evento del 20 febbraio, limitandosi però a un montaggio di brevi trailer, per non risultare ridondante. Dopo aver sottolineato che Killzone: Shadow Fall, DriveClub e Knack saranno disponibili al lancio e Infamous: Second Son nel primo trimestre del 2013, si è passati a una simpatica tech demo con protagonista il signore anziano mostrato da David Cage sempre a febbraio. Una storiellina "meta", in cui lo vediamo comportarsi da attore sul set di un videogioco e che si è interrotta sul più bello: la conclusione del filmato verrà proposta alle 22:00 ora italiana di oggi, martedì 11 giugno.
Il momento immediatamente successivo è stato dedicato alla scena indie, con una presa di posizione lodevole e interessante, se vogliamo: non è banale, per un piccolo sviluppatore, godere di un palco del genere. Dopo il giusto omaggio a The Witness, protagonista il 20 febbraio, è stato lasciato il palco al promettentissimo Transistor (dei creatori di Bastion) e sono stati poi mostrati in fila Don't Starve, Deadliest Catch, Octodad, Secret Ponchos, Ray's Dead, Outlast, Oddworld New & tasty (remake dell'originale Abe's Oddysee) e Galaxy. Non proprio tutte primizie, ma un bel parco titoli indie, anche se la dichiarazione secondo cui Sony avrebbe dalla sua il miglior portfolio indie sulla piazza appare comunque un po' forzata. A meno di voler fare finta che il PC non esista. E, a proposito di PC, si è fatta menzione anche di Diablo III e di alcuni oggetti esclusivi per l'utenza Sony.
Da una tipologia di GdR a una completamente opposta, è entrata poi in scena Square Enix, che ha ufficializzato con un corposo trailer, al solito composto tanto da narrazione quanto da azione, la da molti prevista trasformazione di Final Fantasy Versus XIII in Final Fantasy XV e ha presentato Kingdom Hearts III con un suggestivo e brevissimo filmato. Dopodiché largo al presenzialismo di Ubisoft con Assassin's Creed IV e Watch Dogs. Momento piuttosto imbarazzante per il primo, con la demo che si è "incartata" più volte, arrivando perfino a interrompersi. Se falliscono tutte le classiche contromisure agli imprevisti - poco importa se si tratti di altre persone che giocano la stessa demo in parallelo dietro le quinte o direttamente di filmati - qualcosa deve davvero essere andato storto. Fatto sta che è arrivato Watch Dogs in salvataggio, con una breve demo anche interessante, ma che onestamente, a questo punto, risultava un po' penalizzata dall'assenza di ritmo e dalla scarsezza di annunci, reali esclusive, novità di peso messa in mostra da Sony.
E poi? E poi una breve clip con LeBron James che illustra il performance capture (e la bocca enorme) del nuovo NBA 2K, le evocative battaglie navali di Assassin's Creed IV e The Elder Scrolls Online. Il trend, insomma, era abbastanza chiaro: titoli multipiattaforma dallo spessore indiscutibile, presentati sul palco sfruttando il gancio del contenuto disponibile su PlayStation 4, dalla presenza della protagonista di Assassin's Creed: Liberation in Black Flag a un vestito speciale e un'ora di gameplay esclusivo per Watch Dogs, passando per la beta anticipata rispetto alle altre versioni per The Elder Scrolls Online. Un po' il riassunto di una conferenza che, sul piano dei giochi presentati, è stata sicuramente solida, ma ha un po' pagato, come forse era inevitabile, il grande spazio riservato ai titoli in esclusiva nel Reveal del 20 febbraio: non è che le esclusive di peso manchino, è che le avevamo già viste. Ed è quindi chiaro che, sotto questo punto di vista, la conferenza ha avuto un impatto un po' minore rispetto a quella concorrente. Nulla può, in questo senso, anche Mad Max, interessantissimo – perlomeno sulla carta – nuovo titolo di Avalanche Studios (Just Cause) basato sul rilancio dello storico personaggio cinematografico, con Tom Hardy a sostituire Mel Gibson. Il potenziale c'è, ma non s'è visto nulla di concreto e, anche in questo caso, l'esclusiva si limita a dei contenuti specifici.
Eppure il mormorio su internet appare già di grande soddisfazione. Ed è tutto sommato comprensibile. La lineup della console è solida e, sebbene non si siano visti, rispetto alla gragnuola Microsoft, nuovi botti clamorosi sul piano dei giochi, le esclusive proposte a febbraio ci sono e rimangono, non svaniscono certo nel nulla. Inoltre, la conferenza, non priva di momenti piuttosto spenti, si è chiusa su note particolarmente alte. Sony, come dicevo in apertura, ha mandato un messaggio molto chiaro, di totale supporto alla libertà d'utilizzo del giocatore, accompagnato da un prezzo al lancio aggressivo. E poi ha chiuso mostrando Destiny, vale a dire un altro titolo multipiattaforma per il quale la casa giapponese si è assicurata un qualche genere di esclusiva non chiaramente definito (si parla di una partnership a lungo termine), ma che quantomeno, al contrario degli altri "protagonisti" di serata, veniva qui mostrato per la prima volta. Al palcoscenico di PlayStation è insomma stata riservata la prima di gameplay per il nuovo, attesissimo titolo Bungie, che sembra voler imparare la lezione dei due Borderlands, tanto sotto il profilo estetico quanto sotto quello della struttura di gioco, e reinterpretarla tramite una visione diversa e dalla forte personalità. Ma di questo e altri giochi parleremo a fondo in appositi articoli e anche nei prossimi giorni, dopo averli visti e provati in fiera e dopo aver chiacchierato con gli sviluppatori.
Continuate a seguirci, quindi, e soprattutto fateci sapere cosa ne pensate delle conferenze e del botta e risposta fra i due publisher.
Insomma, come sicuramente già saprete, Sony l'ha fatto. Ha chiuso la sua conferenza pre-E3 2013 con gli annunci che tutti volevano sentire e che sono parsi davvero messi giù con l'intenzione di fare una sonora pernacchia a Microsoft. PlayStation 4, innanzitutto, costerà 399 euro, vale a dire cento bigliettoni secchi in meno rispetto a Xbox One. In secondo luogo, o forse in primo, PlayStation 4, parole di Sony, supporterà i giochi usati. Subito prima del gran finale dedicato a Destiny, Sony si è dedicata a sottolineare con gran vigore, e con un evidente bersaglio a cui puntare, il fatto che, in buona sostanza, PlayStation 4 funzionerà in maniera estremamente simile a PlayStation 3. Nessuna connessione obbligatoria, nessun genere di check online o registrazione di licenze, totale liberta di utilizzare il gioco acquistato come meglio si crede, prestarlo o rivenderlo a chi si preferisce.
Inoltre, ad accompagnare tutti i vari servizi già annunciati, dalla nuova gestione della lista amici basata sulle amicizie "reali", allo share, alla possibilità di iniziare a giocare durante il download di un gioco, troveremo anche PlayStation Plus. Gli abbonamenti già sottoscritti oggi saranno estesi a PS4, con quindi un'unica sottoscrizione per le tre console Sony, e fra i vari servizi spicca il fatto che già al lancio la Instant Game Collection includerà DriveClub PS Plus Edition. Rimane da chiarire in che modo questa PS Plus Edition si differenzierà dalla versione "regolare" del gioco, ma si tratta comunque di un ottimo inizio, soprattutto tenendo conto che non ci poteva certo aspettare di vedersi subito regalato un titolone di lancio "tripla A". Successivamente al lancio vedremo inserito nella Collection un nuovo gioco al mese, a cominciare da alcuni titoli indie come Don't Starve, Outlast e Secret Ponchos. Nel parlare di PlayStation Plus, però, è apparsa una questione in maniera un po' fumosa, forse volutamente criptica, forse no. A quanto pare, il multiplayer online entrerà a far parte dei servizi a pagamento di PS Plus, mentre sarà comunque possibile giocare gratuitamente in single player offline (sembra una barzelletta, ma l'hanno veramente detto). In tutto questo, comunque, si è trovato posto anche per menzionare Gaikai, che a partire dal 2014, a partire dagli USA, permetterà di giocare in streaming su PS4, PS3 e più avanti anche PS Vita il catalogo PlayStation 3.
Ma adesso facciamo un passo indietro e ripercorriamo assieme la conferenza, non prima di aver ulteriormente sottolineato il tono da divertente sfottò adottato da Sony, con questo brillantissimo, breve filmato che spiega il funzionamento per la condivisione dei giochi su PlayStation 4.
La conferenza di Sony all'E3 2013 si è aperta con il doveroso spazio dedicato alle due "sorelline minori" di PlayStation 4. Si è cercato innanzitutto di tranquillizzare l'utenza PlayStation Vita, sottolineando che entro fine anno arriveranno sulla console oltre ottantacinque giochi, fra produzioni inedite come Destiny of Spirits, Tearaway e Killzone Mercenary e riproposte di classici come i primi due God of War, Final Fantasy X e X-2, Flower, Dead Nation. Inoltre, PS Vita sarà l'ennesimo formato a godere del The Walking Dead di Telltale, con tanto di recentemente annunciato DLC. Insomma, i giochi non mancheranno, anche se, onestamente, non è confortante vedere che Sony sente il bisogno di sottolineare che PS Vita godrà dell'intera libreria di giochi PlayStation 4 grazie al remote play.
Sul fronte PlayStation 3, invece, è stato mostrato un montaggio di trailer, con nuovi filmati promozionali per The Last of Us ("Il gioco dalle votazioni più alte fra 2012 e 2013, da parte di uno studio che ha realizzato due fra i titoli valutati meglio nella storia di PS3"), Beyond: Due Anime, Rain, Gran turismo 6 e Batman: Arkham Origins, che godrà su PS3 di due costumi esclusivi, dedicati ad Azrael e al Batman del telefilm anni Sessanta. Infine, l'annuncio che Grand Theft Auto V sarà venduto in bundle con PlayStation 3, al prezzo di 299 dollari, e che sarà messo in vendita anche un headset Pulse Elite marchiato GTA V.
Dopodiché, si è passati a mostrare PlayStation 4...
E3 2013: Sony si propone come amica dei giocatori
La prima impressione, perlomeno fra noi di IGN Italia, è che ci sia stato un errore. Sembra di essere davanti a una versione "storta" di Xbox One, come se le avessero tirato una martellata. Il nostro Simone Soletta ha commentato che, di fondo, si tratta di due HTPC, e in effetti è difficile dargli torto. Archiviato il primo impatto col design, che, soprattutto con la console messa in piedi, ricorda anche un po' la versione Slim di PlayStation 2, si è proseguito con l'inevitabile parentesi TV/cinema/Twitter/social e si è quindi finalmente passati ai giochi, con il tanto atteso annuncio della nuova produzione di Ready at Dawn, lo studio fondato dal "nostro" Andrea Pessino e responsabile per alcuni fra i migliori giochi usciti negli anni su PSP (Daxter e i due God of War). The Order 1886 si è presentato sotto forma di trailer non particolarmente esplicativo, ma dà l'idea di essere un gioco d'azione a tema sovrannaturale, ambientato in un passato "fantasioso" in cui i vari personaggi hanno a disposizione armi un po' fuori dal comune. A guardarlo, è venuto almeno un po' in mente Dishonored, come genere di ambientazione, ma insomma, ci sarà tutto il tempo per ragionarci su e scoprirlo piano piano. Da parte mia, onestamente, la fiducia è totale.
A questo punto si è aperta una parte un bizzarra della conferenza, in cui Sony ha giustamente dovuto dare spazio ai vari titoli mostrati nell'evento del 20 febbraio, limitandosi però a un montaggio di brevi trailer, per non risultare ridondante. Dopo aver sottolineato che Killzone: Shadow Fall, DriveClub e Knack saranno disponibili al lancio e Infamous: Second Son nel primo trimestre del 2013, si è passati a una simpatica tech demo con protagonista il signore anziano mostrato da David Cage sempre a febbraio. Una storiellina "meta", in cui lo vediamo comportarsi da attore sul set di un videogioco e che si è interrotta sul più bello: la conclusione del filmato verrà proposta alle 22:00 ora italiana di oggi, martedì 11 giugno.
Il momento immediatamente successivo è stato dedicato alla scena indie, con una presa di posizione lodevole e interessante, se vogliamo: non è banale, per un piccolo sviluppatore, godere di un palco del genere. Dopo il giusto omaggio a The Witness, protagonista il 20 febbraio, è stato lasciato il palco al promettentissimo Transistor (dei creatori di Bastion) e sono stati poi mostrati in fila Don't Starve, Deadliest Catch, Octodad, Secret Ponchos, Ray's Dead, Outlast, Oddworld New & tasty (remake dell'originale Abe's Oddysee) e Galaxy. Non proprio tutte primizie, ma un bel parco titoli indie, anche se la dichiarazione secondo cui Sony avrebbe dalla sua il miglior portfolio indie sulla piazza appare comunque un po' forzata. A meno di voler fare finta che il PC non esista. E, a proposito di PC, si è fatta menzione anche di Diablo III e di alcuni oggetti esclusivi per l'utenza Sony.
Da una tipologia di GdR a una completamente opposta, è entrata poi in scena Square Enix, che ha ufficializzato con un corposo trailer, al solito composto tanto da narrazione quanto da azione, la da molti prevista trasformazione di Final Fantasy Versus XIII in Final Fantasy XV e ha presentato Kingdom Hearts III con un suggestivo e brevissimo filmato. Dopodiché largo al presenzialismo di Ubisoft con Assassin's Creed IV e Watch Dogs. Momento piuttosto imbarazzante per il primo, con la demo che si è "incartata" più volte, arrivando perfino a interrompersi. Se falliscono tutte le classiche contromisure agli imprevisti - poco importa se si tratti di altre persone che giocano la stessa demo in parallelo dietro le quinte o direttamente di filmati - qualcosa deve davvero essere andato storto. Fatto sta che è arrivato Watch Dogs in salvataggio, con una breve demo anche interessante, ma che onestamente, a questo punto, risultava un po' penalizzata dall'assenza di ritmo e dalla scarsezza di annunci, reali esclusive, novità di peso messa in mostra da Sony.
E poi? E poi una breve clip con LeBron James che illustra il performance capture (e la bocca enorme) del nuovo NBA 2K, le evocative battaglie navali di Assassin's Creed IV e The Elder Scrolls Online. Il trend, insomma, era abbastanza chiaro: titoli multipiattaforma dallo spessore indiscutibile, presentati sul palco sfruttando il gancio del contenuto disponibile su PlayStation 4, dalla presenza della protagonista di Assassin's Creed: Liberation in Black Flag a un vestito speciale e un'ora di gameplay esclusivo per Watch Dogs, passando per la beta anticipata rispetto alle altre versioni per The Elder Scrolls Online. Un po' il riassunto di una conferenza che, sul piano dei giochi presentati, è stata sicuramente solida, ma ha un po' pagato, come forse era inevitabile, il grande spazio riservato ai titoli in esclusiva nel Reveal del 20 febbraio: non è che le esclusive di peso manchino, è che le avevamo già viste. Ed è quindi chiaro che, sotto questo punto di vista, la conferenza ha avuto un impatto un po' minore rispetto a quella concorrente. Nulla può, in questo senso, anche Mad Max, interessantissimo – perlomeno sulla carta – nuovo titolo di Avalanche Studios (Just Cause) basato sul rilancio dello storico personaggio cinematografico, con Tom Hardy a sostituire Mel Gibson. Il potenziale c'è, ma non s'è visto nulla di concreto e, anche in questo caso, l'esclusiva si limita a dei contenuti specifici.
Eppure il mormorio su internet appare già di grande soddisfazione. Ed è tutto sommato comprensibile. La lineup della console è solida e, sebbene non si siano visti, rispetto alla gragnuola Microsoft, nuovi botti clamorosi sul piano dei giochi, le esclusive proposte a febbraio ci sono e rimangono, non svaniscono certo nel nulla. Inoltre, la conferenza, non priva di momenti piuttosto spenti, si è chiusa su note particolarmente alte. Sony, come dicevo in apertura, ha mandato un messaggio molto chiaro, di totale supporto alla libertà d'utilizzo del giocatore, accompagnato da un prezzo al lancio aggressivo. E poi ha chiuso mostrando Destiny, vale a dire un altro titolo multipiattaforma per il quale la casa giapponese si è assicurata un qualche genere di esclusiva non chiaramente definito (si parla di una partnership a lungo termine), ma che quantomeno, al contrario degli altri "protagonisti" di serata, veniva qui mostrato per la prima volta. Al palcoscenico di PlayStation è insomma stata riservata la prima di gameplay per il nuovo, attesissimo titolo Bungie, che sembra voler imparare la lezione dei due Borderlands, tanto sotto il profilo estetico quanto sotto quello della struttura di gioco, e reinterpretarla tramite una visione diversa e dalla forte personalità. Ma di questo e altri giochi parleremo a fondo in appositi articoli e anche nei prossimi giorni, dopo averli visti e provati in fiera e dopo aver chiacchierato con gli sviluppatori.
Continuate a seguirci, quindi, e soprattutto fateci sapere cosa ne pensate delle conferenze e del botta e risposta fra i due publisher.