Solo da Happy Game

I Migliori Giochi

This is default featured slide 2 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 3 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 4 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 5 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

lunedì 30 aprile 2018

UFFICIALE! FIFA 18 DLC MONDIALI ARRIVA A FINE MAGGIO!

L'immagine può contenere: 1 persona, sMS

Celebra il gioco più bello del mondo in FIFA 18 con l'aggiunta dell’evento calcistico più importante al mondo: la FIFA World Cup Russia™ 2018.
Disponibile dal 29 maggio per i possessori di FIFA 18 su PlayStation®4, Xbox One, Nintendo Switch™ e PC grazie ad un aggiornamento scaricabile gratuitamente*, FIFA World Cup™ ti permette di vivere il più grande torneo calcistico mondiale grazie ad una simulazione autentica, squadre, stadi e altro ancora.

Vi ricordiamo che FIFA 18 è in OFFERTA da HAPPYGAME a 49,90!

*Richiede FIFA 18 su PlayStation 4, Switch, PC o Xbox One (venduto separatamente), tutti i precedenti aggiornamenti di gioco e una connessione ad internet.

venerdì 27 aprile 2018

SOUTH PARK SCONTRI DI-RETTI ARRIVA SU NINTENDO SWITCH, LA RECENSIONE





A qualche mese di distanza dal lancio su PC, PS4 e Xbox One, l'irriverente South Park Scontri Di-Retti è pronto a debuttare anche su Switch.

La notte cala sulla città e nelle strade si riversano nuove minacce per il Nintendo Universe: ad ostacolare la pace e la serenità non sono più Wario o Bowser, ma dei supercriminali dalla digestione turbolenta. Per fortuna a proteggerci ci sono il Procione e i suoi amici, pronti a difendere i deboli a suon di deretano, e a castigare con sarcasmo gli ingiusti - in cambio "solamente" di un franchise super redditizio. South Park: Scontri Di-Retti è stata probabilmente la riconferma più divertente del 2017: secondo capitolo di due tra i migliori tie-in interattivi degli ultimi anni, il gioco ha saputo, ancora una volta, incarnare perfettamente lo spirito autoironico e dissacrante della serie TV. Merito sicuramente di Ubisoft San Francisco, ma soprattutto della sterminata inventiva di Trey Parker e Matt Stone che riescono sempre a sorprenderci, farci sganasciare dalla risate e allo stesso tempo lanciare un'aspra critica alla società odierna. A sei mesi di distanza dal lancio ufficiale su console e PC, la versione Nintendo Switch arriva sul mercato, incontrando un'esperienza - magari seduti sul sacro trono intestinale - che ben si sposa con le fragranze mefitiche del gioco.
Un venticello di giustizia

South Park è una delle più sboccate e irriverenti cittadine che la console di Kyoto abbia mai visto: il fatto che l'eccentrica comunità del Colorado invada i lidi giapponesi non è soltanto un'occasione profittevole, ma rivela anche una benefica apertura mentale verso produzioni così "adulte". È proprio libera da catene sociali e perbenismo che l'opera di Parker e Stone dà il meglio di sé, in grado ora di farsi serie televisiva, ora videogioco, e cambiando tranquillamente forma a seconda dell'argomento preso di mira.



Se l'atmosfera fantasy del Bastone della Verità - primo capitolo sviluppato da Obsidian - aveva in parte confermato questa malleabilità, Scontri Di-Retti (o Fractured But Whole per i più anglofoni) è l'esempio lampante di come quei piccoletti in calzamaglia sappiano reinventarsi con freschezza: il novellino (protagonista anche stavolta) non deve più destreggiarsi tra principesse e cavalieri, ma combattere, in pieno stile Marvel, supercattivi dai poteri esilaranti, la mafia e i temutissimi studenti delle medie! Il riferimento al colosso statunitense non è casuale, e infatti straboccano le frecciatine e le allusioni che il titolo muove contro il mondo dei blockbuster: partendo dalla parodia dei classici telegiornali che raccolgono le opinioni sull'amichevole Petoman di quartiere, fino ad arrivare alla banalizzazione degli abusati universi paralleli è impossibile non cogliere la satira imperante del titolo. Naturalmente l'universo supereroistico non è l'unica vittima, ma soltanto quella più evidente. Accanto a questa tematica vengono scomodate tutte quelle questioni alle quali la serie ci ha abituato: l'uso massivo dei social con Procinstagram (ed annessi post, selfie, hashtag e commenti), la sfera sessuale e religiosa rappresentata da scene scabrose e passabili di scomunica, e in generale tutto quello che concerne il politically correct. South Park: Scontri Di-Retti, alla stregua del suo predecessore, non limita mai la propria libertà d'espressione in nome di una qualche correttezza etica o morale, anzi, porta tutto alle estreme conseguenze, inscenando un denso episodio videoludico dal livello di scrittura quasi sempre eccezionale e con momenti di ilarità indimenticabili.


E poi ci sono loro: Eric Cartman (il Procione), Jimmy Valmer (Fastpass), Kenny McCormick(Mysterion), Stan Marsh (Brico Boy) e tutti gli altri protagonisti impegnati nella loro personale Civil War, che costituiscono, insieme all'ambiente di gioco, una fonte interminabile di autocitazioni e richiami alla cultura pop, oltre che un'incredibile squadra di supporto per il nostro ragazzo dalla flatulenza facile.



Al contrario di quanto si potrebbe pensare, gli scontri in compagnia dei tre aiutati (intercambiabili) - dotati di tre abilità più una mossa finale a ricarica - mostrano un sistema di combattimento a turni profondo e variegato: spostarsi sulla griglia permette adesso di calcolare i movimenti degli alleati, gli effetti ad area e di spostamento dei nemici che, se ben gestiti, consentono attacchi di coppia molto appaganti.
All'insieme si aggiungono bonus e malus di stato, consumabili ed evocazioni (craftabili) dalla fragorosa comicità, che unite alle dieci classi - undici acquistando il DLC "Dal tramonto fino alla casa Bonita" - danno vita ad una cospicua varietà di scelte e dream team differenti. Peccato che il livello di sfida non metta mai il giocatore alle strette e non punisca più di tanto, a difficoltà standard, i nostri errori.




La genialità di Scontri Di-Retti non risiede unicamente nelle trovate narrative, ma anche nella caratterizzazione di ogni personaggio, con eroi che possiedono un background dall'umorismo non indifferente. Inoltre i poteri (in particolar modo le special skill), più o meno efficaci in base al livello ed il numero di manufatti e modificatori genetici equipaggiati, finiscono spesso per devastare le nostre sacche lacrimali. È grazie alle spassose vicende e alla storyline piuttosto lineare che dedicarsi all'esplorazione o alle missioni non risulta mai noioso: raccattare materiali per il crafting, costumi pittoreschi e risolvere (con l'ausilio dei compagni) dei piccoli enigmi ambientali, sono attività che conferiscono al titolo un andamento ben ritmato e piacevole.

Porting

Il lavoro di conversione apportato da Ubisoft ha consegnato a Switch un titolo esplosivo. Tuttavia, come molte produzioni approdate sull'ibrida Nintendo, qualche rinuncia è stata fatta. Dal punto di vista grafico Scontri Di-Retti conserva la qualità degli scenari delle controparti Sony e Microsoft, però, nonostante sia abbastanza leggero, si nota un aliasing che sporca l'immagine a schermo, in particolare sui dettagli più piccoli. Si notano poi anche altre lievi magagne, ma nessuna di esse rovina la godibilità generale: qualche sporadico calo di frame e un paio di crash non riescono a sminuire la potenza sfinterica della produzione.


Se c'è una vera debolezza, questa va ricercata nei caricamenti: decisamente più prolissi nello spostamento verso alcune zone di gioco e aggiunti ex novo prima di un combattimento. In effetti attendere quei, seppur pochi, secondi prima di ogni scontro alla lunga diventa tedioso, e neanche il velocissimo Fastpass (deputato al viaggio "rapido") ha potuto fare niente contro queste seccanti schermate nere. Una feature interessante invece è il touch screen in modalità portatile, purtroppo pigramente implementato: un tap sul display della console consente di mettere a segno un attacco melee, ma non ci permette di interagire con gli oggetti. Mentre una pressione prolungata darà sfogo ai nostri bisogni enterici.



SOUTH PARK SCONTRI DI-RETTI VERSIONE ANALIZZATA NINTENDO SWITCH

Al lancio, South Park: Scontri Di-Retti possedeva una forza e una solidità paragonabile a La Cosa, e adesso - con l'arrivo dell'edizione per Nintendo Switch - sembra far sua anche la flessibilità di Mister Fantastic. Graffiante come Wolverine e perspicace come il Professor X, è un titolo da non farsi sfuggire per nessuna ragione al mondo, che abbiate o meno giocato il primo tie-in. Viverlo sulla console di Kyoto è un'esperienza che ha poco o nulla da invidiare alle concorrenti e che, se lo si desidera, può essere gustata in mobilità: in modo tale che ogni luogo della vostra città si trasformi in South Park.
VOTO FINALE 8.4












fonte everyeye.it

giovedì 26 aprile 2018

NINTENDO LABO DEBUTTA IN CIMA ALLA CLASSIFICA GIAPPONESE, DAVANTI A GOD OF WAR





Media Create ha diffuso i dati di vendita giapponesi relativi all'ultima settimana (periodo compreso fra il 16 e il 22 aprile): in prima posizione troviamo Nintendo Labo, seguito al secondo posto dal nuovo God of War per PlayStation 4.

Di seguito elenchiamo i 20 giochi più venduti in Giappone dal 16 al 22 aprile (ricordiamo che nel conteggio di Media Create rientrano solo le copie retail):
Nintendo Labo: Variety Kit – Switch – 90,410/Nuovo
God of War – PS4 – 46,091/Nuovo
Nintendo Labo: Robot Kit – Switch – 28,629/Nuovo
Kirby Star Allies – Switch – 17,381/433,488
Splatoon 2 – Switch – 16,617/2,248,923
The Snack World: TreJarers – Switch – 15,847/51,502
Metal Max Xeno – PS4 – 15,044/Nuovo
Mario Kart 8 Deluxe – Switch – 11,393/1,484,644
Metal Max Xeno – PS Vita – 8,355/Nuovo
The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Switch – 6,895/961,427
Super Mario Odyssey – Switch – 6,491/1,697,522
Far Cry 5 – PS4 – 6,280/122,958
Cities Skylines PlayStation 4 Edition – PS4 – 5,750/17,116
Pokémon Ultra Sun/Ultra Moon – 3DS – 3,569/1,618,478
Death end Re;Quest – PS4 – 3,348/18,651
Portal Knights – Switch – 3,226/Nuovo
Neo Atlas 1469 – Switch – 3,176/Nuovo
Monster Hunter World – PS4 – 3,103/2,006,158
Tom Clancy’s Rainbow Six Siege: Advanced Edition – PS4 – 2,896/41,872
Detective Pikachu – 3DS – 2,817/71,209

A seguire, invece, le vendite hardware:
Nintendo Switch – 34,165
PlayStation 4 Pro – 8,967
PlayStation 4 – 4,480
New Nintendo 2DS XL – 4,191
PlayStation Vita – 2,892
New Nintendo 3DS XL – 2,842
Nintendo 2DS – 439
Xbox One – 59
Xbox One X – 57

Come possiamo vedere, il solo Variety Kit di Nintendo Labo è riuscito a piazzare oltre 90 mila unità, e questo senza contare le altre 28 mila vendute dal Robot Kit. Il nuovo God of War per PS4, a sua volta al debutto anche in Giappone, si è piazzato invece in seconda posizione con oltre 46 mila copie.

martedì 24 aprile 2018

Videogame Mondiali Fifa 18: Nuovi Rumour su Data e Contenuti





Nuove voci si aggirano in rete su come EA Sports gestirà i Mondiali 2018. Electronic Artsincredibilmente ancora non ha ufficializzato nulla e così dobbiamo aggrapparci alle indiscrezioni che girano sul web.

Comunque come potete vedere nel forum ufficiale di EA Sports, viene commentato il tweet di un presunto insider, Alfonso Borel, che afferma che per i Mondiali arriverà un DLC gratuito ad inizio maggio, la prima settimana addirittura, che ci saranno le 32 squadre presenti in Russia (e quindi neppure l’Italia), che sarà presente la possibilità di giocare la Coppa del Mondo sia online che offline oltre a qualche nuovo contenuto ad hoc per Fifa Ultimate Team.

Il tutto veramente è da prendere con molta prudenza visto che non abbiamo trovato nulla in rete su questo presunto insider/influencer. Purtroppo però fin quando EA Sports non si “sbilancerà” dobbiamo veramente… attaccarci a tutto!

lunedì 23 aprile 2018

DETROIT: BECOME HUMAN ULTIMATO! DEMO DOMANI




Guillaume de Fondaumière, Co-CEO & Executive Producer di Quantic Dream ha appena dichiarato: "Siamo estremamente lieti e orgogliosi di annunciare oggi che dopo quattro anni di appassionata lavorazione, Detroit: Become Human è ufficialmente ultimato!"

Per festeggiare e ingannare l'attesa dell'uscita del gioco fissata al 25 maggio, il team metterà a disposizione su PS Store da domani la versione di prova di "Hostage", il primo capitolo del gioco.

God of War – Nuovo Video con i riconoscimenti della stampa





Da Rolling Stone a The Nerdist, c’è un coro unanime sia a livello nazionale che internazionale nei confronti di God of War per Playstation 4: CAPOLAVORO! 

E Sony ovviamente riprende tante citazioni della stampa sul debutto di Kratos su PS4 per realizzare un nuovo filmato che gli anglosassoni chiamano e definiscono “Accolades Trailer”.



sabato 21 aprile 2018

Grand Theft Auto V – Ufficiale la Premium Online Edition





Grand Theft Auto V: Premium Online Edition, disponibile per PS4, Xbox One e PC, comprende l’esperienza di gioco completa di Grand Theft Auto V, il mondo in continua evoluzione di Grand Theft Auto Online, e tutti gli aggiornamenti e i nuovi contenuti, come Il colpo dell’apocalisse, Traffico d’armi, Contrabbandieri, Centauri e molto altro.

Otterrai anche il Criminal Enterprise Starter Pack, la scorciatoia migliore per chi ha appena iniziato a cimentarsi con GTA Online e vuole avviare al meglio il suo impero del crimine, usufruendo fin da subito dei contenuti più popolari ed emozionanti per un valore di oltre 10.000.000 di GTA$ e 1.000.000 di GTA$ omaggio da spendere liberamente all’interno del gioco.

giovedì 19 aprile 2018

Conferenza E3 Microsoft Xbox – Importanti Novità





Nelle ultime ore Microsoft ha rilasciato importanti novità sulla propria conferenza Xbox che terrà in occasione dell’E3 2018 di Los Angeles. L’evento, già programmato per domenica 10 giugno alle 21 (ora italiana) in primis sarà trasmessa sui canali ufficiali Xbox anche in italiano!


Inoltre il portavoce Major Nelson ha specificato che durante l’evento saranno svelati alcuni titoli di Xbox One in arrivo entro il 2018 ed anni successivi ma ancora non annunciati. Aspettiamoci dunque grandi sorprese dalla conferenza!

mercoledì 18 aprile 2018

PES 2019 addio Champions: comunicato ufficiale Uefa





Con un comunicato ufficiale della UEFA, si rende noto che con la finale della Champions a Kiev di quest’anno, si conclude la licenza decennale per Konami delle coppe europee per Pro Evolution Soccer e quindi niente Champions in PES 2019.

Nella press release, si mette in luce come Uefa e Konami continueranno a collaborare ma sembra proprio che tale partnership riguarderà altre sfera della Uefa come le nazionali europee.

A questo punto non è ancora ufficiale ma MOLTO PROBABILE che i diritti di Champions ed Europa League saranno presenti in Fifa 19 ma conferme ufficiali attualmente non sono ancora arrivate.

Dream Match Tennis VR in arrivo su Playstation VR





Incredibile! Per anni non arrivati videogiochi di tennis ed ora nel giro di poco ne arriveranno ben tre. L’ultimo annunciato, tramite le pagine del noto magazine Famitsu, è Dream Match Tennis VR in arrivo in esclusiva su Playstation VR da parte dello sviluppatore nipponico indipendente Bimboosoft che ha pure dichiarato che il videogame è completo al 95%.

Non è stata però al contempoa annunciata una data di uscita e neppure se il titolo uscirà dai confini giapponesi. Ovviamente vi terremo aggiornati a riguardo non appena ci saranno updates in merito ovviamente da qui sulle pagine di HAPPY GAME.

martedì 17 aprile 2018

GOD OF WAR IL MIGLIOR GIOCO PER PS4



Mancano pochi giorni al lancio di God of War, ovvero il miglior gioco per PS4, almeno secondo Metacritic.

Con un punteggio di 95 su 100, infatti, si piazza dietro solo a GTA 5 primo della classifica con il suo 97 su 100. Se si considera GTA 5 come un titolo della passata gen però, GoW sarebbe primo della lista. Seguono il remastered di The Last of Us sempre con 95, Uncharted 4, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e Persona 5 con 93, The Witcher 3, Journey e Bloodborne con 92, Shadow of the Colossus con 91 e Horizon Zero Dawn con 89.

Ma il nuovo God of War è anche il miglior capitolo della saga, ecco un confronto globale:

God of War (2018): 95
God of War (2005): 94
God of War II (2007): 93
God of War III (2010): 92
God of War: Chains of Olympus (2008): 91
God of War Collection (2009): 91
God of War: Ghost of Sparta (2010): 86
God of War: Origins Collection (2011): 84
God of War III Remastered (2015): 81
God of War: Ascension (2013): 80

Playstation 5: Nuove previsioni su data, prezzo, potenza e retrocompatibilità





Sembra che oramai tutti gli addetti ai lavori siano concordi nell’affermare che Playstation 5 sarà lanciata nel corso del 2020 o al limite negli ultimissimi mesi del 2019. Dopo le indiscrezioni che abbiamo riportato in questo articolo, anche il famoso sito Digital Foundry e l’insider francese Julien Chièze si allineano a questa previsione.

Digital Foundry come potete vedere nel filmato a fine post prova anche ad immaginare le caratteristiche hardware di Playstation 5 e propone questo hardware:
CPU Zen a 7mm e otto core
GPU Navi a 11 TFLOPs di potenza, fino a 80 compute unit
16 o 24 GB di RAM GDDR6
Hard Disk SSD

Julien Chièze invece si dice possibilista sul fatto che Playstation 5 sarà retrocompatibile con PS4, che non costerà oltre 399 dollari e che nella line-up iniziale potrebbe contare su titoli quali Death Stranding e The Last of Us 2 che comunque usciranno anche su PS4.

Chissà quando avremo la possibilità di avere notizie ufficiali da Sony. Noi ovviamente continueremo ad aggiornarvi costantemente sulla nostra pagina Facebook HAPPY GAME!



lunedì 16 aprile 2018

God of War – Kratos e Atreus al Derby di Roma!





Un occasione del derby Lazio-Roma, dei misteriosi personaggi hanno assistito alla partita da diversi settori dell’impianto, catturando l’attenzione e sollevando la curiosità dei presenti sugli spalti dello Stadio Olimpico. Le bizzarre coppie erano composte da un uomo e da un ragazzo: il primo, barba incolta e una striscia rossa sul volto; il secondo, forse suo figlio, capelli rossi e occhi di ghiaccio.

Tra il pubblico allo stadio, in molti li hanno riconosciuti: sono i personaggi di un noto videogioco. Subito è iniziata la caccia al selfie.

Dietro il mistero, un’iniziativa pensata da Sony Interactive Entertainment Italia per il lancio del nuovo videogame God of War, in uscita il prossimo 20 aprile in esclusiva per PlayStation 4, che vede come protagonisti Kratos e Atreus, rispettivamente padre e figlio.

Il gioco permette di vivere in prima persona le avventure di Kratos: oramai divenuto un semplice mortale, non più gradito agli dèi, dovrà esplorare terre sconosciute, adattarsi a un clima ostile, affrontare inattesi pericoli, proteggere e forgiare il ritrovato erede. Insieme, Kratos e Atreus si addentreranno nel selvaggio regno di Midgard per vivere insieme l’avventura più emozionante: la riscoperta del rapporto padre-figlio.








God of War -  PlayStation 4
Prezzo: EUR 69,99



PlayStation 4 Pro + God Of War - Limited Edition [Bundle]
Prezzo: EUR 479,98

-
God of War - Guida Strategica da Collezione in Italiano
Prezzo: EUR  EUR 29,99

Prenota ota da Happy Game!


















Newsletter: Iscriviti!

Email



Tag
3ds assassins creed assassins creed 3 batman call of duty fifa 13 fifa 14 Fifa 15 Fifa 17 Fifa 18 football manager giochi pc grand theft auto 5 gta 5 gta 5 uscita metal gear nintendo nintendo 3ds nintendo wii u notizie videogiochi pc pes pes 2013 pes 2014 pes 2015 pes 2016 pes 2017 pes 2018 playstation 3 playstation 4 playstation vitapro 2014 pro evolution soccer 2013pro evolution soccer 2014 ps4 resident evil Resident Evil 6 sony playstation 4 tomb raider videogiochi notizie wii u xbox xbox 360 xbox 720

sabato 14 aprile 2018

Shenmue Collection in arrivo su PS4, Xbox One e PC!





Dopo l’annuncio del Mega Drive Mini, SEGA informa i videogiocatori di tutto il mondo che entro il 2018 arriverà su Playstation 4, Xbox One e PC, la Shenmue Collection.

Si tratta dei primi due capitoli della famosa serie, Shenmue I e II, con una realizzazione grafica migliorata (anche se al momento non ci sono info sul tipo di lavoro di rimasterizzazione che verrà effettuato), l’audio originale in giapponese (e sottotitoli in inglese).

Con l’annuncio è anche arrivato il primo trailer che potete vedere di seguito. 



Arriva il SEGA Mega Drive Mini Ufficiale!





Dopo vari hardware più o meno con licenza, finalmente SEGA con il filmato disponibile a fine post ha annunciato il Mega Drive Mini Ufficiale che sarà lanciato entro l’anno.

Come potrete vedere dal breve video, Mega Drive Mini riprende in tutto e per tutto le caratteristiche estetiche della console originale un po’ come capito con Nintendo e le sue versioni aggiornate di NES e Super NES. Non sono state rilasciate altre informazioni ma ci immaginiamo e speriamo che sarà presente un collegamento HDMI per fruire al meglio dei giochi anche su TV 4K o HD.

Siamo anche in attesa della lista dei giochi preinstallati nella console. Se ci possiamo consentire di dare un consiglio a SEGA, gli consigliamo di non far mancare nella nuova mini console Sonic, Sonic 2, Shinobi III, Phantasy Star IV, Shining Force 2, Thunder Force IV, OutRun, Golden Axe, Streets of Rage 2 e Gunstar Heroes solo per fare qualche nome tra i tanti possibili.


venerdì 13 aprile 2018

GOD OF WAR: L'UNBOXING DELLA COLLECTOR'S EDITION CON CORY BARLOG E IL DOPPIATORE DI KRATOS


Risultati immagini per god of war wallpaper

Il canale YouTube PlayStation Europe ha pubblicato il video unboxing della ricchissima Collector's Editiondi God of War, spacchettata per l'occasione dal game director Cory Barlog e dal doppiatore di Kratos, Chris Judge.

God of War Collector's Edition include il gioco completo con custodia Steelbook, statua da collezione di Atreus e Kratos, due staguine dei fratelli Uldra, litografie, artbook, fumetto digitale, tema dinamico, mappa di stoffa e un DLC esclusivo composto da scudo e armature da utilizzare in-game.

Un pacchetto decisamente ricco per tutti i fan di God of War, ricordiamo in ogni caso che dal 20 aprile sarà possibile acquistare anche la Limited Edition con custodia Steelbook e artbook !


giovedì 12 aprile 2018

GOD OF WAR! LA RECENSIONE: LA FURIA DI KRATOS ESPLODE SU PS4


A otto anni di distanza da God of War III, Kratos è pronto a fare il suo ritorno su PS4 con una nuova avventura. E questa volta lo spartano non è solo...




Il tempo della rabbia è finito. Si sono spenti i giorni dell'ira, soffocati dalla coltre di neve del freddo nord, e il sangue delle divinità elleniche è ormai lavato nelle acque glaciali di quel luogo che in molti chiamano Midgard. Sono lontane le battaglie titaniche contro gli Dei capricciosi dell'Olimpo, gli scontri furiosi con chimere e minotauri, le grida vorticanti delle lame. Dalla disfatta di Zeus e dal crollo del suo pantheon sono trascorsi molti anni; anni docili e piani, fatti di una vita regolare, di nuovi affetti familiari e di una paternità faticosa, forse non desiderata.
Di questa nebulosa stagione della vita di Kratos quasi non si fa menzione, nel racconto poderoso del nuovo God of War: perché è giusto che il passato resti dov'è, immutabile e remoto. Il grande balzo temporale che ci consegna un eroe invecchiato, taciturno e barbuto è un brillante espediente con cui Santa Monica dichiara fin da subito la distanza che separa questo capitolo dai precedenti titoli della saga. Kratos porta ancora le cicatrici delle sue antiche avventure, in lui ribolle la stessa fierezza ereditata dall'educazione di Sparta, ma il dio della guerra ha deciso di cambiare. Di crescere, di trasformarsi.
Alla stessa maniera della serie di cui è protagonista, che ci propone un episodio diverso ma non irriconoscibile, grandioso come un tempo ma deciso ad evolversi. Si è detto spesso che questo God of War costituisce un nuovo inizio, l'incipit di percorso alternativo a quello tracciato durante le scorse generazioni. In verità l'ultimo God of War è molto più di questo: rappresenta infatti la volontà di rifondare il canone dell'action, di allargarne i confini abbracciando un incedere più avventuroso, senza tuttavia sacrificare le sensazioni dirompenti di un combat system incredibilmente fisico e feroce.
Facendosi racconto di viaggio e di formazione, scacciando la banalità narrativa dei primi capitoli e trattando tematiche più profonde e appassionanti, God of War rapisce il giocatore e lo conduce per mano in un mondo meraviglioso. Impressionante come il lavoro di codifica della mitologia norrena operato dal team di sviluppo, monumentale come la quantità di contenuti che propone, sorprendete dall'inizio alla fine, God of War è un titolo indimenticabile e a tratti persino sconvolgente, capace di scacciare ogni dubbio e convincere anche i più scettici conservatori.
Il viaggio di Kratos

God of War mette i brividi fin dai primi momenti di gioco, quando una regia meticolosa e attenta sovrasta l'utente con un lungo piano sequenza fatto di luci e ombre, di preghiere sussurrate e note toccanti, raccontando con una dolcezza desolante un dimesso rito funebre. La madre di Atreus, compagna di Kratos in questa sua seconda vita, si è spenta per sempre. Nella testa dello spartano e in quella di suo figlio riecheggia ancora la sua ultima richiesta: spargere le sue ceneri sul picco più alto di tutti i nove regni.



Comincia così il viaggio di questo God of War: un percorso di crescita e di superamento del lutto, che costringe i due protagonisti a incontrarsi, parlarsi, conoscersi più di quanto non abbiano fatto fino a quel momento. Non dev'essere stato un buon padre, Kratos, e forse è arrivato il tempo di rimediare.
Appena calcati i territori di caccia che circondano la capanna di famiglia, tuttavia, cominciano a farsi avanti le prime minacce, in una foresta che sembra in qualche modo cambiata, pervertita da chissà quale maleficio. Di fronte ai Draugr ululanti, Kratos non può far altro che estrarre la sua nuova arma d'elezione, un'ascia grezza e pesante pervasa dal potere del ghiaccio. Ed ecco che subito si inizia a fare la conoscenza del nuovo sistema di combattimento, cardine attorno a cui si costruisce l'intera avventura di God of War. Abbandonate le inquadrature fisse dei primi capitoli, la telecamera si posiziona alle spalle del protagonista, vicinissima al corpo imponente dello spartano. È una prospettiva più intima, viscerale, che sulle prime può sembrare quasi soffocante.
Bisogna farci l'abitudine, capire che adesso non è possibile avere una visione d'insieme del campo di battaglia, e imparare a gestire la posizione. Dare un'occhiata alle icone che indicano la presenza di un nemico alle spalle, usare la schivata per allontanarsi dalle minacce, agire spesso e volentieri sull'angolazione della telecamera per tenere sotto controllo la situazione.
Serve un po' di pratica anche per interiorizzare le possibilità di questo nuovo sistema, ancora basato sull'alternanza di attacchi pesanti e leggeri, ma sicuramente molto più stratificato che in passato. Il Leviatano (questo il nome della possente scure di Kratos) può ad esempio essere lanciato contro i nemici, per bloccarli in un sottile guscio di ghiaccio, e nel frattempo possiamo proseguire il combattimento a mani nude. I pugni secchi e diretti del protagonista fanno male, ma più che altro tendono a stordire gli avversari, che una volta intontiti possono essere uccisi con ferocia inaudita, avviando delle piccole sequenze di morte che prendono il posto dei Quick Time Event, abbondantemente ridotti in questo capitolo.
È possibile che inizialmente il combat system di God of War sembri distante anni luce da quello classico della saga, e che la presenza di una barra della vita sopra ad ogni avversario lasci interdetti i più tradizionalisti.


Le novità dell'interfaccia risultano invece funzionali a tenere sott'occhio la situazione, imbastire la propria tattica, decidere se sia meglio sfruttare i fendenti dell'ascia o i colpi a mani nude.
O ancora le frecce di Atreus, giacché dopo qualche ora di gioco sarà possibile chiedere al giovane compagno di bersagliare gli avversari per incrementare la barra dello stordimento.
L'aspetto più entusiasmante del sistema di combattimento, tuttavia, è la sua capacità di evolvere nel tempo. Proseguendo nell'avventura sarà possibile potenziare l'efficacia del Leviatano, e parallelamente apprendere, investendo i punti esperienza accumulati, nuove tipologie di attacchi. Poco a poco le battaglie si fanno più varie, più complesse ed appaganti, più violente. Prima arrivano i colpi vorticosi dell'ascia, che ruota a mezz'aria come facevano le Lame del Caos, trattenendo gli avversari sollevati da un fendente verticale. Ben presto i corpi dei nemici cominciano poi a rimbalzare sul terreno, ad essere tranciati di netto da un assalto caricato, ad essere travolti da attacchi ad area. Il balletto di morte di Kratos si esprime attraverso pressioni ripetute e intermittenti, arrivando addirittura a richiedere un particolare tempismo nell'esecuzione dei colpi, come storicamente succedeva nel "rivale" Devil May Cry.



Con l'emergere di nuovi nemici e inediti attacchi runici, ovvero dei colpi speciali che qui sostituiscono il vecchio sistema di magie, le battaglie divengono non solo più spettacolari, ma anche più tecniche e stratificate.
Sarebbe delittuoso svelare le sorprese che God of War ha in serbo per il giocatore, e basti quindi sapere che la varietà di combinazioni e strategie d'ingaggio supera ogni più rosea aspettativa, e che il gioco non si fa scrupolo a gettare nuovi elementi nel calderone del suo mastodontico combat system. Alla fine dell'avventura ricorderemo le urla di dolore di strane bestie mannare scuoiate con un colpo di scure, e i lamenti delle redivive trafitte dalle frecce di Atreus, e ancora i fendenti sordi sul corpo dei Troll, e l'ascia che si infrange sul cranio di un elfo mortifero. Dentro questo God of War c'è ancora - proprio come nei passati episodi - un ritmo furioso, una brutalità legittima ed esibita, una rabbia crescente e la passione per i massacri faticosi ed eccezionali: ma c'è anche una varietà incredibile, senza precedenti, e la voglia di abbandonare una volta per tutte lo spettro del button mashing. Desiderare di tornare al vecchio sistema sembra davvero impossibile, e questo vale anche per la struttura dell'avventura.
Tra tradizione e innovazione

Sulle prime God of War sembra un titolo dall'incedere tutto sommato tradizionale. La strada da seguire è una, ben visibile e chiaramente indicata, che punta dritta al prossimo obiettivo. Gli ambienti di gioco sono più aperti del solito, pieni di aree secondarie in cui recuperare qualche risorsa (utile a potenziare l'equipaggiamento in un sistema di sviluppo di cui parleremo in seguito) o scoprire qualche dettaglio in più sull'ambientazione. Fra una battaglia e l'altra si fa strada un po' di esplorazione, qualche enigma ambientale, per una progressione ben diversificata e piacevole.
E poi, d'un tratto, accade l'impensabile. Sulle rive dell'imponente Lago dei Nove si infrangono tutte le certezze del giocatore: God of War cambia volto, si trasforma, dichiara la sua volontà di trasformarsi in un immenso gioco d'avventura.
Potete pensare al Lago dei Nove come ad una vasta area centrale in cui è possibile muoversi liberamente, navigando su una piccola imbarcazione. Ai margini del lago svettano i portali che rappresentano i nove regni, al centro sorge il tempio di Tyr, antica divinità della guerra che avrà un ruolo fondamentale nel racconto. E poi, sulle rive del placido specchio d'acqua, ci sono decine di punti d'approdo, e ciascuno conduce in una zona da esplorare.
Attenti però a dire che God of War si è piegato alle logiche dell'open world, perché non è affatto così: quello stralcio di Midgard in cui si muovono Kratos e il figlio Atreus è vasto ma molto coeso, uno spazio aperto ma non dispersivo.


Il canone a cui il titolo di Santa Monica vuole rifarsi è insomma quello dei grandi action adventure che sempre più raramente si affacciano sul mercato: la scuola che da Soul Reaver giunge direttamente ai primi due Darksiders. Se in God of War cercate un action lineare come i capitoli della prima trilogia, un'avventura che procede spedita e senza digressioni fino alla fine, mettetevi nell'ordine di idee che le cose sono cambiate: che adesso l'esplorazione ha un peso maggiore nell'economia di gioco, che la dimensione avventurosa e la curiosità sono importanti. Come dicevamo poco sopra il titolo non rinuncia ad un combat system energico ed esaltante, ma neppure si limita in quanto a struttura.
Attraccando sulle insenature del Lago dei Nove, del resto, si scoprono zone traboccanti di attività, e tutte costruite con una maniacale attenzione per il level design. Cimiteri di navi da esplorare con attenzione, battaglie contro naufraghi redivivi, enigmi intricati che mettono alla prova riflessi, acume e spirito di osservazione. Le quest opzionali costituiscono, senza mezzi termini, una serie di contenuti preziosissimi, che accompagnano, affiancano e completano l'esperienza principale.
Idealmente è possibile seguire gli incarichi principali e mettere da parte l'esplorazione, chiudendo la nuova avventura di Kratos in una ventina abbondante di ore. Ma sarebbe davvero un peccato perdersi tutto quello che Midgard ha da offrire, e lasciarsi scappare l'occasione di raddoppiare il tempo di gioco. La stima di quaranta ore per esplorare ogni anfratto del mondo di God of War non solo è credibile, ma se si considerano le attività endgame risulta persino trattenuta.La Fiamma e la NebbiaDopo aver recuperato i dischi runici che permettono di accordare il Bifrost, l'oggetto con cui è possibile compiere un viaggio fra i regni, potremo raggiungere il Muspellsheimr e il Neflheimr. Il primo, un reame invaso dal fuoco e dal magma gorgogliante, troveremo una serie di sfide di abilità dalla difficoltà crescente. Si tratta di arene dallo spirito squisitamente "arcade", dove mettere alla prova la grande malleabilità del sistema di combattimento.
Le nebulose lande del Niflheimr, invece, possono essere considerate in qualche maniera l'equivalente dei Calici di Bloodborne. In questo labirinto con alcuni elementi procedurali, pieno di trappole e nemici, bisogna infatti recuperare Echi Nebbiosi per sviluppare progressivamente armi e armature uniche, tornando indenni all'uscita prima che un miasma venefico ci tolga il respiro. Non c'è il classico meccanismo di recupero degli Echi dopo la morte, ma la filosofia alla base è simile a quella dei dungeon di Bloodborne, e per scoprire tutti i segreti di questo regno serviranno diverse ore di gioco, da affrontare con piacere una volta terminato il viaggio di Kratos.
Persino su questo fronte, del resto, il capolavoro di Santa Monica gioca al rialzo, quando ad esempio rivela al giocatore la possibilità di transitare tra i vari regni della cosmologia norrena. Dalle terre di Midgard passeremo quindi a quelle Alfheimr, e ottenendo le rune necessarie a compiere il viaggio potremo finire anche nel Muspellsheimr, il reame della fiamma, e tra le nebbie del Niflheimr, in quelle che rappresentano due aree completamente opzionali e traboccanti di attività da portare avanti anche dopo la fine dell'avventura.
Un altro degli elementi che lascia davvero stupefatti, direttamente correlato alla smisurata quantità di contenuti, è il rapporto di questo God of War con la mitologia norrena. Sulle prime si potrebbe pensare che il gioco voglia concentrarsi soltanto sugli aspetti meno conosciuti del folklore scandinavo, mettendoci di fronte le creature leggendarie come draghi e troll e lasciando in secondo piano il pantheon asgardiano. In verità l'obiettivo di Santa Monica è quello di creare una versione digitale ed interattiva di tutta la cosmogonia nordica. La possibilità di visitare buona parte dei nove mondi utilizzando il Bifrost, i racconti del saggio Mimir, che durante il viaggio narra le leggende dei Jotunn (i giganti) e le storie del regno, e poi ancora gli incontri con le figure che popolano l'Edda norrena: God of War è davvero un'opera enciclopedica, che si rapporta con il mito in una maniera molto più completa (e complessa) di quanto non abbiano mai fatto gli episodi precedenti.
Non solo: di quel gran calderone di leggende che arrivano dalle fredde terre del nord, God of War prova anche a dare una propria interpretazione. Quando ci mette di fronte alla guerra eterna fra elfi chiari ed elfi scuri, ad esempio, il gioco si diverte ad inventare un suo immaginario inedito, dipingendo gli elfi della luce come tenui ed evanescenti creature, e quelli scuri come esseri dalle fattezze di insetti che si riproducono in traboccanti alveari.
Il (magistrale) lavoro di reinterpretazione non è solo stilistico: God of War vuole anche tirare le fila delle intricate vicende che intrecciano le corti degli dèi Aesir e Vanir, e compie dei brillanti ragionamenti su alcune delle figure più controverse, liminali e importanti della mitologia nordica. Per gli appassionati in materia si tratterà di una visione fresca e interessante, mentre chi non conosce bene l'argomento potrà scoprirlo attraverso l'impegno monumentale del team di sviluppo.
La furia di Kratos

A fare da collante in un'avventura così ricca e molteplice troviamo due elementi importantissimi nell'economia di gioco. Da una parte un sistema di progressione insospettabilmente elaborato, dall'altra una narrazione fluida e malleabile, che sa adattarsi perfettamente ai ritmi dell'utente.
Durante il suo viaggio, dicevamo, Kratos recupera risorse e materiali preziosi, che possono essere impiegati nelle forge naniche per creare e sviluppare nuovi pezzi di equipaggiamento. I fabbri che concedono i propri servizi allo spartano sono due personaggi molto sopra le righe, capaci di portare un tocco di leggerezza nel mondo altrimenti spietato di God of War: ben presto capiremo che anche la loro caratterizzazione, così come quella di tutti i comprimari, contribuirà a rendere epico e trascinante l'insieme narrativo del titolo Santa Monica.


Al netto delle personalità esuberanti di Brok e Sindri, il loro lavoro si concretizzerà nella possibilità di sviluppare non solo le armi di Kratos, ma anche i pezzi della sua armatura. Indossando bracciali e corazze non cambierà solamente l'aspetto dello spartano, ma anche un insieme di statistiche che sembra arrivare direttamente da un gioco di ruolo. Poco a poco questa progressione ruolistica comincia a reclamare una sua priorità nell'avventura. Ogni armatura ha un suo livello di rarità ed un certo numero di castoni, in cui applicare pietre runiche dalle funzioni più disparate. Si scopre insomma che è possibile influenzare l'efficacia di certi colpi, il sistema di accumulo della rabbia (necessaria per attivare l'immancabile Furia di Sparta), o quello di recupero della salute. Possiamo decidere di puntare tutto sui lanci precisi del leviatano, oppure potenziare gli attacchi a mani nude, adattando il sistema di combattimento alle nostre necessità. Cresce anche Atreus e diventano importanti le sue frecce, intrise del potere della luce o di quello del lampo: in un percorso di riscoperta del valore di un compagno, Kratos lascerà che il figlio lo aiuti nell'impresa, scagliandosi contro gli avversari storditi o quelli proiettati a terra dalla furia della lama.
La crescita dei personaggi e lo sviluppo dell'equipaggiamento diventano ben presto fondamentali per il giocatore, che in maniera molto naturale viene spinto a scandagliare ogni anfratto del Lago dei Nove, ogni piccolo fiordo pronto a nascondere forzieri e tesori, ogni caverna traboccante di nemici e segreti.



La grande capacità di God of War non è solamente quella di aver costruito un mondo meravigliosamente intagliato, coerente, bellissimo, ma anche di aver trovato uno stimolo affinché l'utente impari a conoscerlo, senta il desiderio di esplorarlo da cima a fondo.
In quasi tutte le aree opzionali e nascoste di Midgard, per altro, è possibile portare alla luce storie misteriose e miti perduti, andando a comporre un mosaico narrativo poliedrico e sfaccettato. È importante sottolineare, in sostanza, che le qualità della sceneggiatura di God of War vanno ben oltre la dimensione della trama principale: c'è ovviamente una storia forte e riuscita, traboccante di momenti epici, molto più elaborata ed estesa rispetto a quella dei vecchi capitoli. È un racconto di formazione ma anche di accettazione di sé, una vicenda che ragiona sia sulle fatiche e sugli obblighi della paternità, sia sulla capacità di andare avanti. È un racconto che parla dei sacrifici che i genitori sono costretti a compiere per proteggere i propri figli, ma anche una grande e inaspettata opera di teogonia, e l'inizio di una nuova sfida lanciata dallo spartano al pantheon norreno.
Eppure, la forza di questa storia sta nella sua capacità di intrecciarsi con tutte le altre storie che la circondano, di farsi momentaneamente da parte, quando serve, per lasciare spazio agli innumerevoli spunti di una sceneggiatura inesauribile. In questa maniera l'epopea di Kratos si trasformerà nel resoconto di un viaggio, capace di farvi affezionare ai due protagonisti in una maniera persino inaspettata. Il legame che si instaura fra il giocatore e i personaggi è molto particolare, così forte da lasciarvi inermi, di fronte ai (delicatissimi) titoli di coda, sbalorditi da uno strano sorriso.
Se davvero c'è qualche rammarico, giunti alla fine dell'avventura, questo riguarda soprattutto la qualità delle boss fight principali, che restano generalmente meno incisive rispetto a quelle tipiche della saga.


SCONTO TRA TITANIFatta eccezione per il primo e l'ultimo scontro, esempi insuperabili di una sferzante costruzione scenica, battaglie inumane e adrenaliniche, il resto dei combattimenti è più regolare, moderato: forse per il carisma non eccezionale di tutti gli avversari, forse per la scelta di ridurre drasticamente il numero di Quick Time Event e rinunciare così al loro indiscutibile impatto visivo.
Si tratta di un problema tutto sommato marginale, soprattutto per come è strutturato questo episodio, ma la memoria degli scontri con Poseidone, con le idre del mar Egeo, con l'enorme Colosso di Rodi e con il titanico Crono tornerà a infestare i desideri di una parte del pubblico. A parziale risarcimento troviamo però una serie di battaglie opzionali con le incontenibili Valchirie, che nell'ultima parte del viaggio terranno impegnati gli utenti con duelli tesissimi e impegnativi. Forse non sarebbe guastato se un briciolo della difficoltà che caratterizza le attività endgame fosse filtrato anche negli scontri della storia principale, che restano tutto sommato abbordabili, pur non facendosi scrupolo nel condurre il giocatore -di tanto in tanto- verso un efferato e crudo Game Over.


Tecnicamente parlando

Da sempre il team Santa Monica è considerato uno dei più abili a sfruttare l'hardware delle console Sony, e God of War ribadisce il talento dei ragazzi capitanati in questa occasione da Cory Barlog. Incredibili furono i risultati ottenuti dalla saga nella passata generazione di console, e altrettanto esplosivo è il colpo d'occhio di questo nuovo capitolo, che alza di un bel po' gli standard qualitativi delle esclusive PS4.
Al netto di alcuni comprensibili stratagemmi, come la reticenza a mostrare campi troppo aperti e la decisione di renderizzare ambienti generalmente contenuti, è impossibile non restare a bocca aperta di fronte ai dettagli poligonali delle ambientazioni, alla minuziosa ricostruzione delle armature di Kratos, e più generalmente alla magniloquenza delle architetture, naturali o meno, che lo Spartano incontra durante il suo viaggio.



Ben diversificati sono i luoghi che incontriamo, tra enormi templi inondati dal potere della luce, sentieri arborei e sommità rocciose: ogni scenario ci appare incredibilmente affascinante grazie soprattutto allo studio sui materiali e sulla caduta della luce, che restano strumenti espressivi utilizzati con grande maestria.
Potente è il lavoro sulle animazioni, che riescono a trasmettere pienamente la fisicità di ogni colpo, la rabbia dei fendenti ed il dolore della carne trafitta e spaccata.
Gli elementi distruttibili degli scenari non sono pochi, i modelli poligonali dei nemici sono incredibilmente elaborati, gli effetti speciali rendono ogni scontro palpitante e grandioso.
L'impatto visivo è meraviglioso sia su PlayStation 4 PRO che sulla versione "liscia" della console Sony, anche se in quest'ultimo caso la pulizia della scena è leggermente sporcata da un po' di aliasing. Abbondantemente comprensibile, vista la mole poligonale e la quantità di dettagli che impreziosisce ogni scorcio, qualche singhiozzo che in certi casi compromette la fluidità dell'azione. Oscillazioni che tendono a sparire completamente su PS4 PRO, restando confinati a pochissime occasioni: stabile e definito, God of War si gioca, sulla versione "potenziata" della console, senza quei piccoli compromessi che altrimenti è necessario accettare.
C'è inoltre da segnalare che su PRO è possibile attivare la modalità Framerate: riducendo la risoluzione ricompare qualche sprazzo di aliasing, ma la fluidità supera quasi costantemente il limite altrimenti imposto di 30 fps. Purtroppo non si raggiungono i 60 quadri al secondo, e il valore oscilla attorno ai 40/50 fps, con un moto altalenante che potrebbe essere indigesto a diversi giocatori. La modalità preferibile resta, anche su PS4 PRO, quella che accorda la priorità alla risoluzione. Eppure, quando il framerate schizza verso l'alto, non si può fare a meno di provare un brivido di piacere.


Solenne ed enfatica anche la colonna sonora, che riesce a mescolare l'incedere battente delle marce belliche con gli accordi più fievoli che meglio si adattano al nuovo contesto. Di tanto in tanto, quando un coro votivo si leva per sottolineare un momento particolarmente intenso o toccante, God of War rivela la bellezza dell'impasto musicale che lo accompagna.
Per quanto persistano i problemi di missaggio che spesso si registrano nei prodotti doppiati in italiano, la qualità delle voci e della recitazione nella versione nostrana è più che convincente: un lavoro di interpretazione efficace e senza scivoloni, perfettamente adeguato alla statura del progetto.

VOTO FINALE 9,5





fonte: everyeye.it