Una ricorrenza tutta da festeggiare
Doveva essere un nuovo capitolo della serie Resident Evil e invece si è trasformato in un brand prestigioso, amato da milioni di giocatori. A circa undici anni di distanza dal suo primissimo debutto su Playstation 2, la serie Devil May Cry approda su console di terza generazione attraverso la Devil May Cry HD Collection. All’interno di questa fantastica raccolta troviamo i primi storici tre capitoli della serie Capcom, rimasterizzati in alta definizione, con tanto di trofei e i contenuti inediti dell’edizione speciale di Dante’s Awakening. Tutto ciò la rende un must per chi ama il genere action/adventure e non si è potuto godere questi capolavori su PS2.
La versione che abbiamo testato per voi è quella X360: il titolo si apre con una schermata dove scegliere con quale dei tre giochi iniziare o aprire la gallery, dove ci sono immagini inedite per il 10� anniversario della saga.
Pronti a rispolverare spada e pistole? Si torna ad ammazzare demoni. Si torna ad essere Dante!
Le cronache del Figlio di Sparda
Dante è il misterioso e schivo proprietario del negozio Devil May Cry, dove lavora come tuttofare. Ma ecco che una notte riceve una inaspettata visita da una donna di nome Trish, che dopo aver verificato che Dante fosse realmente il figlio del demone Sparda, lo ingaggia per cacciare il principe dei demoni Mundus, rinato vent'anni prima e pronto a invadere il mondo umano.
In Devil May Cry 2, seguito diretto dell’originale, Dante viene ingaggiato per fermare un’ imminente catastrofe causata da un uomo dell'alta società, Argus, che sta preparando un rituale per aprire il portale dei demoni e acquisire il potere di Argosax, uno dei principi dell'inferno. Parallelamente, entra in scena per la prima volta Lucia, una rossa misteriosa ed esperta nell’arte del combattimento quasi quanto Dante e che sembra sapere tante cose sul nostro ammazza-demoni. La donna cerca di scoprire chi è lei in realtà e perchè è dotata di poteri demoniaci, andando cosi a intrecciare la propria vicenda con quella di Dante.
In Dante’s Awakening, vero e proprio prequel della serie, un giovane Dante sta per aprire il leggendario negozio che tutti conosciamo, ma un’orda di demoni mandati dal fratello Vergil invade il negozio. Intanto Vergil assiste alla scena da una torre, "Te Mi Ni GRU" , portale che congiunge il mondo umano a quello demoniaco. Ma per aprire questo portale ha bisogno di due medaglioni, uno dei quali appartiene a Dante.
La storia del primo e del terzo capitolo rimangono ancora oggi appaganti e ricche di fascino, colpi di scena e sane risate davanti al modo di fare tagliente e strafottente del nostro cacciatore, sia con le donne che con i poveri demoni pronti a cadere sotto la sua lama.
Poco mordente invece per il secondo capitolo. Siamo davanti a un Dante troppo serio, quasi stanco del suo lavoro e poco regala il nuovo personaggio di Lucia.
Immagini e suoni dall’inferno
E passiamo al lato tecnico: nel primo capitolo abbiamo notato e apprezzato un aumento dei rending delle texture e i movimenti sono adesso più veloci e appaiono più fluidi rispetto alla versione d’origine. Purtroppo alcuni effetti speciali, come la realizzazione delle fiamme, non sono stati modellati in maniera soddisfacente.
Nel secondo capitolo, a parte qualche piccola miglioria legata alla fluidità, non abbiamo niente di eccezionale. A dire il vero le texture non sembrano nemmeno rimasterizzate.
Il terzo capitolo era già ottimamente realizzato: e la rimasterizzazione sembra riuscita bene, in quanto troviamo la fluidità aumentata e le texture più curate.
Per il resto potete godervi al massimo l’atmosfera gotica del primo capitolo, i giganteschi boss del secondo e tutte le sequenze mozzafiato che vedono protagonista il figlio di Sparda. Un plauso ai nemici e ai boss di fine livello, biglietti da visita di questa serie.
Per ciò che concerne l’audio del primo capitolo, il suono è stato rimasterizzato totalmente, aspetto che si può notare anche durante le fasi esplorative. Le soundtrack sono ben curate e il fading non è dispersivo ma sempre azzeccato e preciso.
DMC 2 purtroppo sembra un copia e incolla della versione originale. Nulla di eccezionale in definitiva.
In DMC3, dopo aver sentito singolarmente ognuna delle soundtrack (cosa possibile nella gallery), vi renderete anche voi conto che non si può avere di meglio. Con suono HD e dolby 5.1 . Devils Never Cry è qualcosa di sublime.
Si torna a lavoro
Il gameplay per questa Collection è rimasto invariato, ma chi ha giocato gli originali Capcom, sa bene che già dopo alcuni minuti di gioco si ha la totale confidenza con i comandi. Ancora oggi è uno spettacolo vedere Dante saltare, correre, sparare con le sue fide pistole gemelle e tagliare ogni cosa che si muove con la sua spada. Qualche meccanica oggi potrebbe risultare legnosa: nel primo capitolo ad esempio, non è possibile sparare e correre contemporaneamente e dobbiamo premere il tasto di "puntamento" per poter far fuoco con le nostre armi. Nei titoli successivi, il controllo del personaggio risulta semplice e intuitivo. Tantissime armi, trasformazioni demoniache, boss di fine livello temibili e combo da capogiro, non faranno che ipnotizzavi dall’inizio alla fine. Per i più pigroni che non amano il gioco duro, il livello di difficoltà in DMC3: Special Edition è stato ritoccato per renderlo più accessibile.
Ricordiamo infine che è possibile giocare nei panni di Virgil in questa edizione.
La longevità si attesta su ottimi livelli, considerato che stiamo parlando d tre giochi, extra inediti per il terzo capitolo e la possibilità di vestire i panni di Lucia per tutto il secondo capitolo (con alcuni leggeri cambiamenti rispetto allo scenario di Dante).
Conclusioni
Devil May Cry HD Collection rappresenta un’ottima occasione per rispolverare una delle serie più accattivanti e di successo degli ultimi anni. Dante è ancora in forma smagliante (forse un po’ meno nel secondo capitolo della serie): se amate gli action senza respiro, a base di scontri a fuoco e all’arma bianca con un sano condimento a base di demoni di ogni sorta, questa è la raccolta che fa assolutamente per voi. Se possedete già le edizioni originali risparmiante i soldi per il reboot di Ninja Theory in arrivo entro l’anno. Per tutti gli altri: “Let’s rock!”
Storia: 7,1
Grafica: 8,6
Gameplay: 9,3
Presentazione: 8,3
Globale: 8,7
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