sabato 24 ottobre 2015

HORIZON: ZERO DAWN: in ANTERPIMA !



Pensare di sconfiggere una creatura del genere con il semplice utilizzo della forza
 è pura follia. Per sperare di sopravvivere sarà necessario avere un piano e saper
 sfruttare le risorse disponibili.


In un gioco di associazione di parole, ai termini “Playstation, esclusiva e 2016” sarebbe sin troppo facile collegare Uncharted 4. È innegabile che la nuova avventura di Nathan Drake sia uno dei titoli più attesi della prossima stagione, così come è innegabile che racchiuda al suo interno la tripletta sopraelencata. Non è però l’unica risposta possibile. Il 2016 vedrà infatti il lancio di un’altra esclusiva PlayStation, sviluppata da Guerrilla Games, che risponde al nome di Horizon Zero Dawn. Abbiamo incontrato Mark Norris, senior producer del gioco durante la Games Week di Milano per capire di cosa si tratta.

DA PREDATORI A PREDE

La trama di Horizon Zero Dawn è ancora avvolta in un alone di mistero e Mark Norris, nell’introdurre la porzione di gioco mostrata nel corso della presentazione, ha voluto fornire solamente un’infarinatura generale che ci consente di avere un’idea globale di quanto sta accadendo senza però conoscerne i dettagli. Sappiamo quindi che il titolo di Guerrilla Games sarà ambientato nel futuro, in un’epoca in cui la vita è sostanzialmente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati. Le città, in seguita presumiamo a qualche calamità più o meno naturale, sono state distrutte e col tempo ricoperte da una fitta vegetazione, e l’uomo si trova costretto a sopravvivere in un ambiente in cui non è più in cima alla catena alimentare. Il mondo è infatti popolato, e all’apparenza anche dominato, da potenti creature robotiche dalle fattezze assimilabili a quelle di alcune specie animali: per scoprire come sono arrivate sulla terra e come hanno preso il controllo del pianeta dovremo attendere di progredire nel corso dell’avventura, ciò che è parso evidente anche dai pochi minuti di gioco a cui abbiamo assistito è che ci troveremo di fronte ad avversari decisamente superiori agli esseri umani in ogni aspetto. Affrontare nemici che possono contare su una forza superiore, su una dimensione superiore (decisamente superiore in alcuni casi, con creature che ricordano come foggia e stazza alcuni dinosauri) e su una rilevante superiorità numerica richiederà l’utilizzo di un approccio particolare, rivolto non tanto alla pura e sconsiderata azione quanto alla pianificazione dei propri comportamenti. Sarà proprio questo uno degli elementi più interessanti della struttura di Horizon Zero Dawn: per sopravvivere bisognerà avere un piano di battaglia e sapere come sfruttare al meglio le scarse risorse a disposizione.

L'ambientazione di gioco sembra essere piuttosto varia. In alcune aree sono ancora visibili, ricoperte
 da un fitta vegetazione, i resti di grattacieli e palazzi


COMBATTERE CON ASTUZIA

La sequenza mostrata nel corso dell’evento (con il pad, purtroppo, a debita distanza dalle nostre mani) si è aperta con un’ampia visione di una terra all’apparenza sconfinata. Prima di entrare in azione e di condurre Aloy, la protagonista dell’avventura, nella sua missione, Mark Norris ha quindi snocciolato qualche dato relativo all’ambiente di gioco; il mondo di Horizon Zero Dawn sarà costituito da una gigantesca mappa, visitabile in ogni sua parte senza alcun tipo di caricamento e senza “blocchi” di sorta (ovvero, non esisteranno aree precluse fino al raggiungimento di particolari livelli/obiettivi). Saranno presenti diversi “ecosistemi”, con zone deserte, foreste, pianure e aree innevate che presenteranno evidenti differenze che non si limiteranno alla mera componente estetica, e gli spostamenti non avverranno (fortunatamente) solo a piedi, ma saranno disponibili soluzioni alternative sulle quali però non è stata fornita nessuna notizia. All’interno delle varie ambientazioni sarà poi possibile imbattersi in animali che, una volta eliminati, potrebbero tornare utili per le fasi di crafting, mentre gli incontri con altri esseri umani potrebbero condurre a brevi collaborazioni che agevoleranno il completamento delle missioni: non si tratterà, per citare le parole di Mark Norris, di dinamiche “alla Fallout 4” con veri e propri aiutanti presenti costantemente, ma di qualcosa di più estemporaneo.
Entrati nel vivo dell’azione, il primo aspetto che abbiamo rilevato è la pulizia dello schermo. Non sono presenti barre vitali, mini mappe o indicatori che segnalano in che direzione muoversi per raggiungere il proprio obiettivo, e l’unica informazione che possiamo trovare è relativa all’arma equipaggiata al momento. Arco alla mano, Aloy si è mossa con particolare cautela sfruttando l’effetto stealth generato dall’erba alta, ha eliminato silenziosamente un primo nemico e poi si è catapultata contro il suo obiettivo principale, una serie di strani quadrupedi portatori di una particolare risorsa energetica. A questo punto l’azione è diventata molto più convulsa grazia anche alla comparsa di una gigantesca creatura, apparsa immediatamente come un ostacolo quasi insormontabile. Moderatamente veloce, decisamente resistente e dotata di un lanciarazzi per gli attacchi dalla distanza, questa minaccia robotica ha messo subito in chiaro che per sopravvivere nel corso del gioco bisognerà agire con rapidità ma anche con astuzia, scoprendo i punti deboli degli avversari e sfruttando al massimo le poche risorse a disposizione: una spettacolare sequenza in cui Aloy ha prima utilizzato alcune frecce stordenti per bloccare temporaneamente il nemico, quindi ne ha sradicato i lanciarazzi per poi utilizzarli a proprio vantaggio ha posto fine al combattimento rivelando qualche piccola informazione riguardo l’arsenale e mostrando alcuni potenziamenti temporanei che permettono, ad esempio, di rallentare lo scorrere del tempo per facilitare il puntamento.


L'arco sarà una delle principali risorse di Aloy. Saranno disponibili diversi tipi di frecce: esplosive,
 stordenti...

Per quanto diverse componenti di gioco non siano state minimamente sfiorate nel corso della presentazione, a partire dal sistema di evoluzione del personaggio fino ad arrivare alle meccaniche relative alla creazione di oggetti/armi, le premesse alla base di Horizon Zero Dawn sembrano essere piuttosto interessanti. Ovviamente sarà necessario mettere mano su qualcosa di più corposo per riuscire a esprimere un’opinione un minimo articolato, ma l’impressione ricavata da quel poco che abbiamo visto è che il nuovo titolo di Guerrila Games abbia delle notevoli potenzialità e che meriti di essere seguito con estrema attenzione da qui alla sua uscita, prevista ricordiamo nel 2016.

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