Se avete già adocchiato il voto finale, dovreste aver facilmente capito che Uncharted L’Eredità Perduta ci è piaciuto e anche moltissimo. Ma il gioco inizialmente inganna. Il primo livello ambientato in una zona di guerra, ci fa infatti immaginare che prenda strade completamente differenti dagli altri Uncharted “numerati”. Non è così. Questo spin-off segue in modo ravvicinato le ambientazioni, le dinamiche ludiche e narrative dei capitoli che hanno visto come protagonista Nathan Drake.
La differenza sta proprio nel nostro alter ego virtuale, Chloe Frazer la co-protagonista Nadine Ross, entrambe già note ai fan della serie. Due donne tostissime, più che emancipate capaci di non farci affatto sentire la mancanza di Nathan, tutt’altro! Il loro rapporto che pian piano cresce, le emozioni che riescono a trasmettere nel corso dell’avventura sono veramente di qualità anche grazie al loro doppiaggio in italiano, probabilmente tra i migliori sentiti all’interno di un videogame da sempre.
Come detto però per il resto, L’Eredità Perduta ci vede nuovamente alla ricerca di tesori, questa volta in territorio indiano e relative leggende legate agli dei induisti a cominciare da Ganesh. La solita ottima alchimia di platform, combattimenti, esplorazione con qualche spruzzata di stealth e racing fanno di Uncharted L’Eredità Perduta un’esperienza di gioco ridotta da una punto di vista della longevità ma assolutamente spettacolare e divertente come capita sempre con Uncharted.
Mentre il multiplayer è praticamente lo stesso del quarto capitolo principale della serie solamente con qualche mappa in più, nel single player la novità sta in un livello che accenna al free roaming visto che su un territorio particolarmente vasto potremo scegliere liberamente con la jeep come arrivare ma non pensate a derive stile Grand Theft Auto perchè la libertà di azione è comunque particolarmente limitata e guidata.
E come negli altri capitoli di Uncharted, le lunghe e numerose cut-scene, i quick time events, le sequenze interattive con inquadrature dinamiche, rendono anche L’Eredità Perduta un prodotto molto cinematografico, dando a questa accezione un significato largamente positivo.
Il tutto è così apprezzabile anche grazie ad un motore grafico, lo stesso di Uncharted 4, semplicemente straordinario, il top visto fino ad oggi su Playstation 4 capace di dare il meglio di sé grazie alle meravigliose idee dei level designer. Già su una Playstation 4 “base” il tutto gira senza problemi a 30 fotogrammi al secondo e splende grazie a fantastici effetti luce e ambientali oltre ad una profondità dell’orizzonte veramente sorprendente.
Come accennato inizialmente, il doppiaggio delle due protagoniste è di elevatissima qualità ed anche i comprimari sono stati localizzati in modo adeguato. Le tracce musicali si muovono come sempre tra l’orchestrale e l’etnico ed in perfetta sincronia con l’azione e l’ambientazione del momento.
IN CONCLUSIONE
Al di là della minore durata, L’Eredità Perduta non ha niente da invidiare ai capitoli “numerati” di Uncharted, anzi, la scelta di due protagoniste donne rende l’esperienza narrativa ed emozionale più originale ed inconsueta. Un acquisto da consigliare ad occhi chiusi per tutti i fan di Nathan Drake ma più in generale degli action games. Da non perdere se avete una una Ps4 PRO o SLIM senza ombra di dubbio e se malauguratamente non avete mai giocato alla serie potete stare tranquilli. A parte qualche sfumatura, la trama è ampiamente comprensibile anche se l’Eredità Perduta sarà il vostri primo Uncharted!
VOTO: 9
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