martedì 5 febbraio 2019

Kingdom Hearts 3: la recensione






13 Giugno 2013. Esattamente quel giorno pubblicavamo la notizia dell’annuncio ufficiale di Kingdom Hearts 3. Ci sono voluti quindi quasi 6 anni e nell’attesa tanti spin-off e remake di varia natura perché finalmente il progetto di Square Enix prendesse forma definitiva ma finalmente da qualche giorno il titolo è disponibile per Playstation 4 (la versione da noi testata) ed Xbox One.

KH3ci riporta in quel crossover tra gli universi immaginifici Disney – Pixar e tutta la magia orientale nella nota software house per quello che è pure un incrocio fra un videogame ed un film d’animazione. Le lunghe (a volte lunghissime) cut scene infatti rappresentano momenti di straordinaria emozione per chi da sempre ha amato questa serie.

Perché indubbiamente il primo target del gioco sono proprio loro, i fan di vecchia data per l’appunto, che riusciranno a districarsi in una trama oltre modo ricca di intrecci narrativi. Vero che sono disponibili i riassunti per i nuovi adepti alla serie ma di certo questi non sostituiscono completamente le emozioni vissute nei capitoli precedenti.

Kingdom Hearts 3 ripropone dunque in modo ancora più performante tutto quello che ha decretato l’incredibile successo della serie: una straordinaria colonna sonora orchestrale, un gameplay da gioco di ruolo di stampo nipponico con combattimenti in tempo reale, tante variazioni sul tema (alcune davvero riuscite come le sequenze in stile shooter 3D ma anche altre) ed ovviamente tutta la magia Disney – Pixar che in questo nuovo capitolo raggiunge l’apice. Da segnalare poi la qualità dei dialoghi con un cast stellare degno di una pellicola di Hollywood. Il tutto è disponibile soltanto in inglese ma non mancano ovviamente i sottotitoli in italiano.

Alcuni momenti sono di una intensità unica e l’implementazione dell’Unreal Engine 4 come motore grafico, ha portato ad un notevole miglioramento dell’appeal visivo. Non siamo di fronte ad un titolo perfetto con ad esempio cali di frame rate su una Playstation 4 standard abbastanza evidenti ma questi difetti non mettono in discussione lo status di capolavoro assoluto sotto l’aspetto tecnico-grafico.

Ovviamente anche dal punto di vista della longevità, Kingdom Hearts III non delude affatto le altissime attese. L’avventura è incredibilmente ampia, vasta e ci impiegherete svariate decine di ore per arrivare alla conclusione. Il tasso di sfida non è sicuramente molto elevato se pur le ultime ore prima del game over vedono particolarmente elevarsi l’asticella della sfida proposta. Da questo punto di vista il gioco è pronto a dare il benvenuto ai nuovi adepti decisamente di più rispetto all’aspetto narrativo.



IN CONCLUSIONE
Dopo una lunga, lunghissima attesa durata quasi 6 anni dall’annuncio ufficiale, finalmente Kingdom Hearts III è arrivato su Playstation 4 ed Xbox One, riconfermando quanto di buono ha proposto fino ad oggi e rendendolo ancora più brillante grazie ad un nuovo motore grafico. Sicuramente un titolo da consigliare senza esitazioni a tutti coloro che da quasi 20 anni seguono le gesta di Sora, Paperino, Pippo e di tutti gli altri personaggi di una delle saghe videoludiche più amate di sempre. I nuovi adepti troveranno un gameplay molto amichevole mentre dovranno cercare di districarsi nei lunghi riassunti presente per avere il quadro narrativo più chiaro possibile. Se riusciranno nell’obiettivo, potranno godersi un videogame mescolato alla perfezione con un lungometraggio animato di elevatissimo valore.

VOTO: 9

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