venerdì 12 luglio 2019

Man of Medan: ecco le funzioni multigiocatore dell’horror di Supermassive Games



Man of Medan, racconta a modo suo le vicende della Ourang Medan, famosa nave fantasma avvolta nel mistero. Dopo l’ottimo lavoro svolto con Until Dawn, Supermassive guarda oltre l’orizzonte, proponendo una nuova esperienza, migliore sotto tutti i punti di vista.

Bene, prima di sederci alla nostra postazione, le premesse di cui sopra sembrerebbero trovare immediata conferma. Man of Medan, infatti, sarà anche un titolo multiplayer (sia locale che online) che andrà dunque a rivoluzionare la formula classica del team di sviluppo. Massimo due giocatori per la componente online, fino a cinque in locale; quest’incipit ci inietta grande voglia d’impugnare il pad, anche in virtù del fatto che la nostra prova sarà dedicata proprio alla parte multigiocatore.

Cerchiamo quindi di capire in primis come funziona: giocare a Man of Medan con un amico, usando l’architettura online della piattaforma di riferimento, significa condividere la storia e influenzarne -entrambi- le diramazioni narrative. Si controllano i personaggi a turno e si giocano talvolta anche scene differenti (scenderemo nei dettagli in seguito), le quali influenzeranno per l’appunto lo svolgersi degli avvenimenti. Questo vuol dire che si può procedere tendenzialmente in due modi: blind run totale senza comunicazione con il partner (come consigliato dagli sviluppatori, almeno per la prima run) oppure cooperando per portare la storia dove si vuole.

In locale invece si utilizzerà un solo joypad e i presenti (magari dotati di birra e pop-corn) controlleranno a turno i cinque personaggi principali – si sotto intende che giocando in cinque, ognuno controllerà un protagonista. Anche in questo caso, le diramazioni del tessuto narrativo saranno molteplici e se un personaggio morirà, sarà morto per sempre, determinando di fatto il proseguire della storia.
Bandai Namco Entertainment ha svelato le nuove modalità multigiocatore online e offline di Man of Medan, ovvero il primo gioco horror della The Dark Pictures Anthology. Tramite queste feature, i giocatori potranno condividere le proprie avventure con gli amici. Sia Man of Medan che i capitoli successivi conterranno due modalità multiplayer, oltre alla campagna in singolo.

Per iniziare, ci sarà la Modalità Storia Condivisa che permette di giocare in cooperativa online con un’altra persona. Entrambi i giocatori esplorano gli ambienti di gioco, prendendo le proprie scelte e agendo come meglio credono, influenzando quindi la storia e il destino dei personaggi. Alcune fasi di gioco cambiano ed è possibile scoprire nuove informazioni, luoghi e orrori.

Abbiamo poi la Modalità Serata al cinema, pensata per il gioco locale. Con un solo controller è possibile giocare con gli amici (quattro al massimo). Ogni persona interpreta uno dei personaggi e compie le proprie scelte. Al termine della partita, ogni giocatore viene valutato a seconda delle azioni compiute.




“Siamo davvero felici di svelare due nuove e diverse modalità prima del lancio del primo titolo della The Dark Pictures Anthology. Dalle reazioni dei fan a Until Dawn, sapevamo che il multiplayer era una delle funzionalità più richieste per Man of Medan, perciò siamo sicuri che i giocatori apprezzeranno la possibilità di affrontare gli orrori del mondo di gioco da un nuovo punto di vista”, ha dichiarato Pete Samuels, produttore esecutivo e direttore della serie The Dark Pictures Anthology in Supermassive Games.

“Fin dall’inizio abbiamo progettato Man of Medan, e ogni altro titolo in The Dark Pictures Anthology, pensando sia alle modalità giocatore singolo che a quelle multiplayer. Ora, nella modalità Storia Condivisa, i giocatori potranno provare due punti di vista diversi delle stesse scene con le azioni di ognuno che influenzeranno la storia… e il destino… dell’altro”.

Vi ricordiamo che il gioco sarà disponibile a partire dal 30 agosto 2019 su PC, PlayStation 4, Xbox One. PRENOTA ORA DA HAPPY GAME!


0 commenti:

Posta un commento

la tua opinione è importante, dicci cosa ne pensi