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I Migliori Giochi

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giovedì 17 marzo 2016

Sony dice la sua sul cross-platform play In risposta alle dichiarazioni di Microsoft dei giorni scorsi




Botta e risposta dopo l’annuncio di Microsoft di voler supportare il cross-network play, la possibilità cioè di abbattere quella barriera che da sempre divide gli utenti di diverse piattaforme per giocare tutti insieme ai titoli multiplayer. Microsoft aveva invitato apertamente tutti a partecipare, e oggi Sony ha dato una prima risposta, per mezzo di un suo portavoce. Eccola:

“Playstation supporta da molto tempo il cross-platform con il PC, per esempio possiamo citare Final Fantasy XIV: A Realm Reborn oppure Final Fantasy XI, quest’ultimo uscito addirittura nel 2002 su Playstation 2. Saremmo felici di discutere con qualsiasi distributore o sviluppatore che sia interessato al multiplayer cross-platform”.

Una risposta per certi versi “indiretta”, dato che non si nomina direttamente il grande concorrente, ma certamente incoraggiante in quanto denota l’interesse di Sony per la questione. A questo punto, non resta che aspettare che la situazione si evolva e magari ascoltare anche le parole di qualche team di sviluppo.

Dark Souls 3, il cavaliere in azione: un video diffuso da Sony mostra una nuova boss fight.




Sony Computer Entertainment ha reso disponibile un nuovo video di gioco di Dark Souls 3. Tratto da una trasmissione in streaming sul canale ufficiale Ustream, ci mostra 14 minuti inediti con la classe del Cavaliere, inclusa una nuova boss fight: ai comandi troviamo Yasunori Ogura, membro del team From Software. Nel lasciarvi alla visione (ricordandovi che ovviamente contiene numerosi spoiler), ricordiamo che Dark Souls 3 esce il 12 aprile per PC, Xbox One e PS4.



mercoledì 16 marzo 2016

HG EVENTS: Bayern - JUVENTUS, questa sera 20.45

Questa è la notte dei campioni, questa è la notte dei leoni,
questa è la notte di chi lotta e soffre,
questa è la notte degli eroi,
questa è la notte in cui si scrive la storia,
scriviamola insieme da HAPPY GAME!!!


Valida per il ritorno degli ottavi di finale di CHAMPIONS LEAGUE...

Bayern Monaco - JUVENTUS 

tutti da HAPPY GAME, un solo grido nel cuore...

FORZA JUVE!!

PlayStation VR : finalmente data di uscita e prezzo!



Sony Computer Entertainment ha annunciato oggi che PlayStation VR debutterà a ottobre 2016.

In Italia sarà disponibile al prezzo consigliato di €399,99. Sony ha confermato la presenza di un’unità esterna per aiutare PS4 a processare i dati di PS VR.

“Fin dall’annuncio di PS VR alla Game Developers Conference 2014, abbiamo ricevuto un riscontro incredibile da giocatori e sviluppatori” ha affermato Andrew House, President and Global CEO di Sony Computer Entertainment Inc. “Per essere certi di assicurare un numero sufficiente di unità di PS VR e una grande varietà di titoli ai consumatori di 

PlayStation VR debutta a ottobre 2016 a poco meno di 400 euro.tutto il mondo, abbiamo deciso di lanciare PS VR a ottobre 2016. Desideriamo ringraziare, per il costante supporto, tutti coloro che ne attendono l’uscita con ansia. Siamo davvero entusiasti di offrire agli utenti l’incredibile esperienza di PS VR”.

Al momento, più di 230 sviluppatori e publisher stanno lavorando ai software per PS VR, come 2K Games, Electronic Arts Inc. e Ubisoft. I titoli in lavorazione da parte di questi sviluppatori e publisher e di SCE Worldwide Studios sono più di 1602, di cui 50 previsti entro fine anno, come Eagle Flight (Ubisoft), EVE: Valkyrie (CCP Games), Headmaster (Frame Interactive), Rez Infinite (Enhance Games), Wayward Sky (Uber Entertainment), RIGS: Mechanized Combat League, Tumble VR, Until Dawn: Rush of Blood e PlayStation VR WORLDS (SCE WWS).

DICE e Lucasfilm stanno lavorando a una nuovissima esperienza di gioco di Star Wars Battlefront in esclusiva per PS VR.

The PlayRoom VR3 di SCE WWS sarà disponibile in download gratuito da PlayStationStore per tutti i possessori di PS VR, contemporaneamente al lancio del nuovo visore di Realtà Virtuale.

Per espandere ulteriormente l’offerta di titoli per PS VR, SCE ha stretto accordi con società fornitrici di strumenti e software intermediari4 per fornire soluzioni tecnologiche innovative e migliorare l’ambiente di sviluppo per PS VR.



Il visore offre anche una modalità Cinema che permette agli utenti di godere di un’ampia gamma di contenuti come se si trovassero davanti ad un grande schermo virtuale. I contenuti supportati dalla modalità Cinema includono giochi e video PS4 standard, oltre a una varietà di funzionalità per PS4, fra cui Share Play e Live da PlayStation. Gli utenti potranno anche utilizzare PS VR, sfruttando Media Player di PS4, per guardare foto e video con una visuale di 360 gradi, catturati grazie a dispositivi come le fotocamere omnidirezionali.

SCE continuerà a investire sulla promozione di PS VR fino alla sua uscita a ottobre 2016, presentando i software per PS VR in occasione di eventi mondiali e allargando il portafoglio di titoli.

Specifiche per PlayStation VR:
Nome prodotto: PlayStationVR
Codice prodotto: Serie CUH-ZVR1
Mese di uscita: Ottobre 2016
Dimensioni esterne: Visore VR: circa 187×185×277 mm (larghezza × altezza × lunghezza)
Unità processore: circa 143×36×143 mm (larghezza × altezza × lunghezza)
Massa: Visore VR: circa 610 g. (escluso il cavo)
Unità processore: circa 365 g.
Metodo di visualizzazione: OLED
Dimensione pannello: 14,48 cm
Risoluzione pannello: 1920×RGB×1080 (960×RGB×1080 per occhio)
Frequenza di aggiornamento: 120 Hz, 90 Hz
Campo visivo: Circa 100 gradi
Sensori: Sistema di sensibilità al movimento a sei assi (giroscopio a tre assi, accelerometro a tre assi)
Interfaccia di connessione: Visore VR: HDMI, AUX, ingresso cuffie stereo
Unità processore: HDMI TV, HDMI PS4, USB, HDMI, AUX
Funzionalità unità processore: Elaborazione audio 3D, schermo comune (mirroring mode, separate mode), modalità Cinema

La confezione comprende:
Visore VR × 1
Unità processore × 1
Cavo di collegamento visore VR × 1
Cavo HDMI × 1
Cavo USB × 1
Auricolari stereo × 1 (con un set completo di auricolari)
Cavo di alimentazione AC × 1
Adattatore AC × 1

Tutte le specifiche e il design sono relativi al modello prototipo e potrebbero essere soggetti a modifiche.

martedì 15 marzo 2016

THE DIVISION: la recensione!


Abbiamo partecipato al grande lancio di The Division, spendendo molte ore per le strade di New York ed esplorando fino in fondo la Zona Nera: ecco il nostro verdetto su una delle produzioni più in vista dell'anno.




Una cosa è certa: per Ubisoft non poteva esserci momento migliore per proporre al grande pubblico The Division. Se si sia trattato di un fortuito tempismo dovuto ai tempi di sviluppo da parte di Massive o di una precisa strategia commerciale probabilmente non lo sapremo mai, ma per un ibrido tra sparatutto ed MMO che recupera più di un'idea da Destiny, senza peraltro farne mistero, questo era il tempo perfetto per inserirsi di taglio in una situazione difficile per il diretto concorrente firmato Bungie, caduto recentemente vittima di una povertà di contenuti (e piani chiari per il futuro) che ne ha irrimediabilmente minato la vasta userbase. Milioni di giocatori che per qualche mese sono rimasti letteralmente a bocca asciutta, e hanno iniziato a guardare alla produzione Ubisoft come ad una possibile ventata d'aria fresca. Chiaramente, questo ha contribuito anche a generare grandi attese attorno a The Division, che nei primi giorni di attività si è letteralmente trovato "sotto esame" da parte di una vasta community animata da desideri ben precisi, certo non facili da soddisfare al primo tentativo.




Il nome del compianto scrittore americano ha accompagnato innumerevoli produzioni targate Ubisoft, e anche nel caso di The Division non è stato messo in copertina a caso. La storia prende infatti il via da elementi di ricerca ben precisi, che abbiamo esplorato in un recente speciale, e cerca di dare un'idea realistica delle conseguenze di un attacco batteriologico sul suolo americano, in questo caso diffuso tramite una serie di banconote infettate. New York, teatro di tutte le modalità di gioco, diventa una via di mezzo tra città fantasma e campo di battaglia per le varie fazioni che si contendono la sopravvivenza. Da una parte c'è la Divisione, di cui il nostro personaggio creato tramite un editor terribilmente scarno sarà membro, dall'altra vari gruppi di lotta animati da scopi differenti. Ci sono ad esempio i Rikers, evasi dall'omonima prigione, e i Pulitori, convinti che l'unica soluzione al virus siano le fiamme. In questa anarchia quasi totale, l'unica speranza di un progressivo ritorno alla normalità è proprio la Divisione, ultima emanazione dell'establishment governativo che, dopo un primo intervento fallito, cerca di riattivare i quartieri generali distribuiti sulla mappa della città e di avviare una lenta ricostruzione. La trama di The Division non presenta spunti originalissimi, ma riesce comunque a riservare momenti interessanti: soprattutto, si apprezza la sua natura multiforme, dato che la narrazione si serve di brevi video, documenti testuali, registrazioni audio e le cosiddette Echo, ricostruzioni olografiche che permettono di rivivere momenti salienti dell'epidemia. Si tratta di materiale facoltativo, ma chi avrà la pazienza e la voglia di esplorarlo troverà una scrittura tutto sommato accurata, e qualche idea interessante.




Uno dei principali pregi di The Division è la sua capacità di organizzare in maniera molto lucida e razionale gli spazi di gioco. Una volta completato il breve tutorial, la mappa di New York sarà a completa disposizione del giocatore, divisa tra il Quartier Generale e le varie safe house, le zone pubbliche (divise per livello) dove si trovano missioni principali, secondarie e gli incontri casuali, e la Dark Zone, area dedicata a un mix tra PVP e PVE sul quale torneremo solo più avanti. La progressione iniziale è piuttosto inquadrata - sostanzialmente si procede affrontando le missioni principali che si sbloccano man mano, alternando il completamento di attività secondarie - eppure già la possibilità di giocare in cooperativa con altri agenti valorizza un gameplay che fa della ripetizione il suo pilastro, tentando di variare le meccaniche principalmente grazie al loot e ad un level design molto abile nel reinventarsi, seppure partendo da basi non originali. Singolo e multigiocatore si fondono quindi in una formula che pare ricalcare quella dello sparatutto online di Bungie, eppure compie sin dal primo approccio dei passi in avanti fondamentali per rendere tutta la progressione molto più soddisfacente. Nelle circa trenta ore che servono per raggiungere il level cap ed affacciarsi così all'end game, la formula ideata da Massive si rivela meglio razionalizzata, proponendo una crescita in livelli sensata e comprensibile, una buona alternanza tra completamento di missioni e puro grinding, e soprattutto dimostrandosi capace di supportare in parte anche il gioco in singolo, senza per questo annoiare. E questo lo si deve innanzitutto a meccaniche che ibridano lo shooter in terza persona con coperture al GDR, aggiungendo al semplice run&gun una componente ruolistica fatta di DPS, resistenze e modificatori. Una struttura già solida di per sé, e assolutamente necessaria per supportare a dovere il senso di continua progressione che accompagna il giocatore dal primo minuto speso tra le strade della Grande Mela, senza mai mollare. Un traguardo fondamentale, che supera in gran parte i limiti di ripetitività del mission design e tiene incollati allo schermo, alla continua ricerca di una perfetta combinazione tra armi, equipaggiamento, abilità e perk. Questo è stato possibile grazie ad un'idea di fondo, che vede il proprio personaggio come in costante cambiamento: invece di adottare un sistema di classi, i ragazzi di Massive lasciano che sia il giocatore a scegliere come impegnare i due slot dedicati alle abilità speciali del proprio personaggio, che spaziano da quelle di cura (personale o di gruppo), a quelle strategiche (torrette piazzabili e granate "intelligenti") sino a quelle di difesa (coperture mobili). Una volta sbloccate facendo progredire il proprio Quartier Generale, queste skill potranno essere cambiate in qualunque momento, anche nel corso di una missione, creando sinergie molto interessanti e profonde sia all'interno della squadra, dove bilanciare finemente gli "ruoli" di ciascuno può diventare un esercizio impegnativo e divertente, sia nella costruzione del proprio personaggio, che passa anche per l'arsenale (i pezzi rari hanno sempre proprietà secondarie e modificatori da tenere in considerazione) e lo sblocco dei perk, bonus passivi "fissi" anch'essi di grande importanza.Advertise

Ecco che la ricerca dell'equipaggiamento e dell'arsenale diventa quindi motore principale di tutta l'esperienza, al fine di arrivare all'end game davvero preparati. Questo longevo percorso passerà anche per un sistema di crafting strutturato in maniera piuttosto semplice, che in alternativa al drop diretto dai nemici e ai vendor presenti nelle zone franche permette di impiegare materiali raccolti nella mappa di New York per creare armi ed equipaggiamento con qualche variabile casuale. Se durante la progressione regolare il sistema può essere facilmente trascurato, una volta raggiunto il level cap se ne scopriranno qualità interessanti, argomento che affrontiamo nel capitolo dedicato all'end game.



Per quanto la progressione in solitaria sia possibile in The Division, e possa all'occasione trasformarsi in un impegnativo susseguirsi di missioni e pattuglie di discreto interesse, il cuore dell'esperienza rimane in ogni caso saldamente ancorato alla cooperazione. Se affrontare le missioni principali a modalità normale può fare inizialmente da tutorial per l'esperienza, è solo attivando il successivo livello di difficoltà che le meccaniche cooperative possono davvero emergere, la - spiccata - personalità dell'arsenale acquisire senso e la gestione delle abilità diventare davvero necessaria per arrivare sino in fondo. Il matchmaking, attivo su tutte le missioni e sempre fulmineo, permette di unirsi in squadra in breve tempo con sconosciuti, e questo può comunque dare origine a sessioni di gameplay soddisfacenti, ma è solo con la comunicazione vocale che il gameplay si rivela davvero profondo, soprattutto aumentando il livello di difficoltà. Per quanto la struttura di base sia indubbiamente ripetitiva, con un sostanziale susseguirsi di ondate nemiche che si affacciano alla squadra ad ogni nuova ambientazione esplorata, a tenere alto l'interesse ci pensano le buone routine dell'intelligenza artificiale. Quest'ultima infatti pare ben bilanciata per sfruttare adeguatamente l'impianto di gioco: se in uno sparatutto in terza persona "tradizionale" si potrebbe storcere il naso di fronte ad avversari che avanzano imperterriti, in The Divison l'ibridazione con il GDR funziona fino in fondo, fa sospendere l'incredulità, e soprattutto fa apprezzare il trovarsi costantemente in inferiorità numerica, schiacciati sotto alle coperture tempestate di proiettili. E' una guerra di trincea, quella del gioco Ubisoft, e se affrontata nel modo giusto riesce a comunicare tutto lo stress e la fatica necessari per conquistare il campo di battaglia un centimetro alla volta, sfruttando tanto l'ottimo sistema di coperture dinamico, quanto le peculiarità dell'arsenale. Proprio su quest'ultimo vale la pena spendere qualche parola: per quanto i "ferri del mestiere" siano tutte controparti di armi realmente esistenti, i ragazzi di Massive sono riusciti ad infondere grande personalità in ogni bocca da fuoco, differenziandola per cadenza ed effetto all'impatto, e soprattutto proponendo un sistema di personalizzazione estetica e prestazionale efficace.




Aggiungendo ottiche e modificatori sentirete la vostra arma cambiare ed evolversi tra le vostre mani, finendo davvero per avvertire un senso di possesso genuino. E relativamente a quel "modo giusto" di affrontare The Division che citavamo poc'anzi, il riferimento era chiaramente al riservarsi di vivere almeno una parte dell'esperienza in compagnia: se è vero infatti che il level design trova nelle missioni principali alcuni spunti davvero riusciti, è senza dubbio il lavoro di squadra a valorizzare tutto l'impianto di gioco fino in fondo, e questo deve essere ben chiaro a chiunque decida di avvicinarsi alla produzione Ubisoft.

Zona Nera

Proprio come la mappa aperta di New York, anche la Dark Zone si presenta divisa in livelli. Qui si potranno incontrare pattuglie di nemici elite, simili ai mini-boss delle missioni principali, i quali potranno essere eliminati in cambio di loot. La vera particolarità della Dark Zone è tuttavia il PvP attivo, che permette in qualunque momento di attaccare ed essere attaccati da altri giocatori, con la possibilità, in caso di successo, di sottrarre loro il bottino accumulato (ma solo nella sessione di gioco in corso all'interno della Dark Zone, sin dal precedente ingresso nell'area). L'unico modo per mettere al sicuro il loot accumulato sarà raggiungere i punti dedicati e chiamare un'estrazione, attendere qualche secondo per l'arrivo di un elicottero, eliminare qualche ondata di nemici e finalmente "spedire" i pezzi trovati al sicuro. Chiaramente, il razzo di segnalazione utilizzato per richiamare l'estrazione verrà notato da tutti i giocatori nei dintorni, i quali potrebbero decidere di rompere le uova nel paniere a chiunque stia cercando di mettere in cassaforte i propri sudati averi.

Se questo espediente, volto a creare scontri PVP di continuo nella Dark Zone, sembrava molto interessante sulla carta, alla prova dei fatti la soluzione di Massive è apparsa ancora passibile di miglioramenti. Sebbene alcuni violenti scontri talvolta arrivino a rallegrare l'esplorazione, soprattutto raggiunto l'end game i giocatori tendono più a comportarsi secondo una sorta di "patto di non belligeranza" volto a massimizzare l'accumulo di prezioso loot: dato che eliminare altri giocatori e rubare i loro averi significa essere marchiati come "Rogue Agent", e attirare su di sé moltissima attenzione, nella maggior parte dei casi si finisce per preferire la semplice eliminazione delle intelligenze artificiali e non disturbare le altrui estrazioni. Proprio per questo, spesso la Dark Zone finisce per apparire più come una semplice estensione della mappa regolare di New York che una base per del solido PvP. A questo si dovrà ovviare in futuro aggiungendo ricompense per l'eliminazione di giocatori che vadano al di là del loot da loro accumulato, oppure prevedendo modalità competitive più strutturate. Chiaramente, parliamo di un'incognita più legata all'end game che alla progressione regolare, e proprio di questo parliamo in chiusura.

Con un minimo di venti/venticinque ore (ma prendendosela molto comoda ci si può avvicinare anche alle cinquanta), la progressione del personaggio arriva al livello 30, ossia il level cap. Una volta appurato il fatto che questo percorso è già in qualche modo autosufficiente e in grado di soddisfare il giocatore (cosa che non succedeva con Destiny, ad esempio), è comunque importante capire cosa Ubisoft abbia in mente per il futuro di un gioco che chiaramente è stato strutturato per continuare ad ospitare i giocatori sui propri server anche una volta completate le attività principali. Proprio qui si apre una delle più grandi incognite di The Division, e di ogni gioco online in generale.



Per cominciare, lo sblocco dell'ultimo livello permetterà al giocatore di affrontare tutte le missioni principali con un modificatore di difficoltà aggiuntivo, in grado di trarre il meglio dall'equipaggiamento più raro, e offrirà ogni giorno una selezione di tre quest giornaliere (anch'esse recuperate dalle missioni principali): due difficili e una "molto difficile", in grado di rappresentare una bella sfida anche per i team più affiatati (e di impegnare facilmente almeno un'ora e mezzo di tempo). Tutto questo permetterà di accumulare una nuova valuta, nota come Crediti Phoenix, che sarà spendibile presso un vendor dedicato per accedere a nuovo equipaggiamento raro. Anche il crafting riceve aggiornamenti: lo stesso mercante avrà infatti disponibilità di progetti unici venduti tramite i crediti Phoenix, i quali richiederanno poi il farming di materiali rari per permettere la creazione del relativo equipaggiamento, che presenterà livello 31, ossia il più alto al momento disponibile. Ecco quindi che l'attuale end game di The Division si rivela già in grado di impegnare per molte ore anche una volta raggiunto il cap, con lo scopo di portare tutto il proprio equipaggiamento al massimo livello possibile, massimizzando danno ed efficienza e preparandosi per il Raid in arrivo il mese prossimo, un tempismo che ci pare più che appropriato per permettere a un buon numero di giocatori di portarsi in pari. In altre parole, attualmente l'end game è invero scarno, anche a causa della difficoltà nel farsi trascinare in scontri PVP convincenti, ma riuscirà a tenere comunque impegnati i giocatori intenzionati a portare il proprio equipaggiamento alle massime conseguenza (come del resto vale per tutte le esperienze online condivise). Per tutti gli altri, c'è l'assicurazione di Ubisoft che il gioco verrà supportato con nuovi e frequenti contenuti: non un'assoluta certezza, ma le basi per fare un ottimo lavoro ci sono, e si sono rivelate anche più solide del previsto in fase di recensione.

Partendo da un design di caratura notevole, che tratteggia la destroyed beauty di New York senza troppi voli di fantasia e basandosi su un realismo talvolta impressionante, il comparto tecnico di The Division è indubbiamente fatto di luci ed ombre su console next gen. All'esterno, la modellazione poligonale è di tutto rispetto, e l'effettistica legata a fuoco, particellari atmosferici ed esplosioni non delude, ma il problema principale rimangono le texture. A quelle di buona qualità se ne affiancano altre dalla definizione visibilmente scarsa, e in generale rimane un costante problema di caricamento in ritardo. Relativamente al frame rate, la situazione è generalmente stabile sui 30 FPS, ma i cali non mancano, soprattutto nelle situazioni più concitate. Solo di rado, ad ogni modo, ci siamo trovati di fronte a problemi in grado di influenzare l'esperienza di gioco. Complessivamente, il rendering è comunque piacevole, e permette di apprezzare a sufficienza lo straordinario lavoro fatto in fase di caratterizzazione della città. Quanto al sonoro, le musiche originali non presentano spunti eccezionali ma fanno il loro dovere, e il doppiaggio in italiano si rivela generalmente accurato e piuttosto convincente.



Ricollegandoci a quanto affermato in apertura, non poteva esserci momento migliore perché The Division si presentasse sul mercato, ma Ubisoft e Massive hanno dovuto anche affrontare aspettative conseguentemente molto elevate. Sempre considerando che il progetto si espanderà nei mesi a venire, quella che abbiamo tra le mani è comunque un'esperienza compiuta, che eredita filosofia e alcune meccaniche dal concorrente firmato Bungie ma si rivela più solida e soddisfacente nella progressione regolare, più longeva del previsto e autosufficiente. Singolo e multigiocatore si fondono senza soluzione di continuità lungo tutto il percorso, accompagnato senza sosta da un senso di progressione personalizzabile e sfaccettato, e da una continua e sensibile crescita delle proprie capacità tattiche. L'end game ha ancora molto da dimostrare, limitandosi per ora ad offrire una classica ripetizione di attività con modificatori di difficoltà aumentati, che per quanto impegnative e divertenti non possono bastare sul lungo termine. Lo stesso vale per il PVP, che ha ancora bisogno di attenzioni per brillare davvero. In altre parole, Ubisoft e Massive hanno davanti un percorso ancora molto complesso, ma le basi per garantire un'esperienza solida e appassionante anche nei prossimi mesi certo non mancano. The Division è consigliatissimo a tutti coloro che hanno conosciuto con Destiny l'ibridazione tra sparatutto ed MMO, e si sentono oggi “orfani” del gioco in cooperativa: proprio qui il titolo Ubisoft dimostra grande carattere, e si merita il successo e le attenzioni di questo lancio di successo.

VOTO GLOBALE 8.8









(tratto da everyeye.it)

Dark Souls 3 è "più piccolo ma più denso": parola di Hidetada Miyazaki



Hidetada Miyazaki è tornato a parlare di Dark Souls 3, con alcune nuove e interessanti informazioni riguardo il terzo e conclusivo capitolo della saga in arrivo il 12 aprile su PC, PS4 e Xbox One.

Secondo lo sviluppatore giapponese, DaS3 sarà un po’ più piccolo di DaS2, ma più “denso” e complesso, grazie anche al maggiore potere computazionale delle console next-gen. 

Più nello specifico, Miyazaki ha spiegato che c’è sempre la tentazione di realizzare un seguito più grande del predecessore, ma il team ha preferito seguire un’altra strada, e cioè sfruttare la potenza hardware delle nuove console per realizzare aree più ricche di elementi e dettagli.

Inoltre, se anche DaS3 fosse più piccolo, non vuol dire che abbia meno da offrire: nel gioco potremo trovare infatti ben 200 armi, ognuna di esse in grado di restituire un feeling diverso.

lunedì 14 marzo 2016

Nintendo Selects: 5 titoli da non perdere!





Se desideri scoprire un gioco che ti sei perso alla prima uscita, la vasta gamma della serie Nintendo Selects è il posto ideale per iniziare. Sono già disponibili 25 titoli classici, tra cui The Legend of Zelda: A Link Between Worlds e Star Fox 64 3D per le console della famiglia Nintendo 3DS, e Super Mario Galaxy 2, Mario Kart Wii e Wii Sports Resort per Wii*. Il 15 aprile, l’offerta Nintendo Selects si amplierà ulteriormente con l’aggiunta di cinque titoli per Wii U tra i più amati di sempre con oltre 4 milioni di unità vendute in tutta Europa**.

L’offerta includerà una vasta gamma di titoli, inclusi classici platform:

New Super Mario Bros. U + New Super Luigi U: in New Super Mario Bros. U, a Mario, Luigi e Toad si aggiunge un nuovo personaggio… tu! Corri, salta e pesta in questa avventura a scorrimento laterale 2D in puro stile Mario, e gioca nei panni del tuo Mii in prove extra come la modalità Sfida e Caccia alle monete. Esplora un vasto mondo pieno di livelli inediti, e sperimenta nuove modalità di gioco possibili solo su Wii U. Ma non è finita qui: New Super Luigi U ti aspetta con 82 nuovi, stimolanti livelli nei panni di Luigi… ma dovrai fare alla svelta, perché hai poco tempo per completarli! Per la prima volta in Europa, questo pack sarà acquistabile separatamente dal bundle hardware Wii U Mario & Luigi Premium Pack.***

Donkey Kong Country: Tropical Freeze: gli invasori Nevichingi hanno imprigionato l’Isola Donkey Kong sotto un profondo gelo, e tocca ai Kong scongelarla! Da solo o con un amico, nuota, salta e rotola attraverso sei nuove isole piene di pericoli, oggetti nascosti e indimenticabili scontri contro i boss.

Le nuove aggiunte alla gamma Nintendo Selects includono anche esperienze multigiocatore che solo Wii U può offrire:

Wii Party U: dai il via alla festa in questo titolo che sfrutta le caratteristiche uniche del Wii U GamePad e dei telecomandi Wii, con 80 stravaganti minigiochi per giocatori di tutte le età e abilità. Sfida un tuo amico in battaglie all’ultimo respiro tenendo le estremità opposte del GamePad nei minigiochi Sfide da tavolo, o radunatevi intorno alla TV con il GamePad e i telecomandi Wii per lotte frenetiche nella modalità Giochi di gruppo ****.

E per i giocatori che preferiscono fare da soli, due avvincenti avventure in solitaria da esplorare:

The Legend of Zelda: The Wind Waker HD: Link è apparso per la prima volta in 1080p in questa versione rimasterizzata ad alta definizione di The Legend of Zelda: The Wind Waker, uscita originariamente per Nintendo GameCube. Salpa per il Grande Mare alla ricerca della sorella di Link, verso un viaggio indimenticabile per salvare il mondo da Ganondorf.

LEGO CITY Undercover: nei panni del leggendario poliziotto Chase McCain, lavorerai sotto copertura per arrestare il criminale evaso Rex Fury. Usa diversi travestimenti e le relative abilità per risolvere i rompicapi, colleziona oltre 100 veicoli ed esplora una città open-world come un vero free-runner – tutto in nome della legge!

Quantum Break: Nuovo Trailer con Come As You Are dei Nirvana





Nuovo suggestivo trailer per l’attesissimo Quantum Break di Remedy in arrivo su Xbox One e Windows 10 dal prossimo 5 Aprile. E la colonna sonora è veramente speciale: una cover molto originale di Come As You Are dei Nirvana! Non ci rimane che augurarvi buona visione e… buon ascolto!

sabato 12 marzo 2016

QUANTUM BREAK: Trailer di lancio spettacolare!




L’uscita di Quantum Break si avvicina, e per il team Remedy è arrivato il momento di mostrare il trailer ufficiale di lancio. Ve lo mostriamo qui in basso, accompagnato dalle note cella celeberrima Come As You Are dei Nirvana in versione remixata. Riuscirà questo nuovo progetto ad affermarsi in un periodo che vede altre uscite eccellenti? Non resta che aspettare il 5 aprile, su PC e Xbox One.


GRAN TURISMO SPORT ARRIVERÀ DAVVERO NEL 2016?





Dopo l'annuncio di Gran Turismo Sport avvenuto alla Games Week di Parigi, Sony e Polyphony Digital hanno mantenuto un silenzio quasi assoluto in merito al prossimo capitolo della serie automobilistica più famosa per gli utenti PlayStation.

In assenza di notizie ufficiali, sul web ha iniziato a circolare un'indiscrezione condivisa dal giornalista francese Cyril Drevet, un appassionato che ha incontrato personalmente Kazunori Yamauchi diverse volte, di cui l'ultima all'inizio del 2016 direttamente negli studi della software house. In un podcast, che potete ascoltare a questo indirizzo, Drevet ha spiegato che la situazione relativa allo sviluppo del gioco è complicata: "C'è ancora molto da fare e non sono sicuro che il titolo riuscirà ad uscire entro il 2016", ed ha inoltre rivelato che 'una cosa' prevista per il mese di marzo potrebbe essere rimandata. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, il giornalista potrebbe riferirsi (quasi certamente) alla fase beta, il cui debutto è tutt'ora previsto per i primi mesi dell'anno in corso (malgrado siamo già a marzo).

A proposito della bontà del gioco, Cyril Drevet ha condiviso l'impressione che il titolo non sarà un semplice Gran Turismo 6 plus, ma qualcosa di simile ad un Gran Turismo 7 (ovvero un nuovo capitolo completo) dedicato agli eSport grazie ala collaborazione con FIA.

Stando alle parole proferite ad ottobre da Jim Ryan, CEO di Sony Europe, Gran Turismo Sport debutterà entro la fine del 2016 esclusivamente su PlayStation 4, ma il silenzio degli addetti ai lavori e questo rumor iniziano a farci temere per un rinvio della data di uscita.