“Tutto sommato non è poi così innovativo!” Questa potrebbe essere, molto plausibilmente, la vostra prima impressione dopo aver giocato per qualche ora a Super Mario 3D Land, il titolo Nintendo che ci ha fatto palpitare il cuore in tutti questi mesi, costringendoci oltretutto a subire un salasso economico per recuperarlo al day one assieme a The Legend of Zelda Skyward Sword (Nintendo, spalma le uscite su tutto il periodo vacanziero, che fretta hai?).
E' un Mario nuovo, eppure è lo stesso Mario di sempre. E' un Mario addirittura in 3D stereoscopico, ma è anche uno dei Mario più classici che si siano mai visti negli ultimi tempi...
LA RICETTA PERFETTA
Non ci si accorge -non subito, almeno- che, se tutto funziona alla perfezione, è perché gli sviluppatori hanno saputo dosare al meglio ogni singolo ingrediente. Se Super Mario 3D Land si dimostra impeccabile in ogni occasione, in qualsiasi frangente, durante tutta l'avventura che vi separa dal solito castello di Bowser, è merito di un lavoro certosino che ha limato il gameplay fino a renderlo un diamante purissimo. Super Mario 3D Land non innova, è vero. Non si dimostra troppo coraggioso, è vero. Non rompe nessuno schema, è vero anche questo. Tanto ha osato The Legend of Zelda Skyward Sword (recensito su questo stesso numero novembrino del Mario & Yoshi's friends Magazine), quanto Super Mario 3D Land è rimaso su sentieri sicuri. Un male? Assolutamente no, dato che il gioco diverte, appassiona e, ogni tanto, sorprende pure. Non ci saranno le rivoluzioni dei due Galaxy, ma la formula di Super Mario Galaxy è più viva che mai, perfettamente amalgamata con l'anima di Super Mario 64, a sua volta intessuta sulla matrice di Super Mario Bros.
3D, 3D steroescopico e 2D si sposano e vanno a nozze, dando vita ad una lunga serie di livelli variegati e divertenti.
Super Mario 3D Land conta soprattutto sull'effetto nostalgia: i quadri sono letteralmente farciti di rimandi storici, nemmeno l'intero gioco fosse un museo dedicato all'idraulico italiota. I tubi verdi che nascondono segreti, la Tuta Tanuki (eh si: nella versione italiana ha perso la “doppia o”) che permette di spiccare brevi voli donando al nostro un aspetto adorabile, le verdi colline sullo sfondo, i pesci Smack che bersagliano i pontili, le bandierine di fine livello da tirar giù nel tentativo di raggiungere il pennone... Si ride e ci si emoziona, a patto naturalmente di aver trascorso assieme a Mario gli ultimi 25 anni. E qui si capisce perché Super Mario è un gioco a sé, che vuole paradigmi tutti suoi: abbiamo appena detto che non innova ma che, anzi, gioca tutto (o quasi) sul fattore emozionale dei ricordi, eppure non ha come effetto indesiderato quello di annoiare. Tutt'altro! Si girovaga per i livelli in cerca di richiami al passato ancora più nascosti e raffinati, sperando che il gioco non smetta di serbarne!
L'intelaiatura sarà anche quella di Super Mario Galaxy e Super Mario 64, ma sotto-sotto si procede da sinistra a destra come in Super Mario Bros.
Non abbiano paura coloro i quali si avvicinano per la prima volta alla saga di Sua Maestà Super Mario: il titolo in questo caso rappresenta forse l'episodio migliore dal quale partire dato che riassume le meccaniche di gioco espresse in questi 25 anni di onorata carriera.
La base, come detto poco sopra, è quella di Super Mario 64. Super Mario 3D Land, del resto, è un gioco 3D. Ma le correzioni apportate alla serie dai due Galaxy ci sono e si fanno sentire: livelli decisamente più contenuti, un'unica strada da seguire, aspetto collezionistico lasciato solo ai perfezionisti. Tutto questo, però, deve fare i conti con una virata decisamente retrò, che riporta il gameplay agli albori della serie. Non a caso, infatti, torna il tempo limite dal quale sfuggire, accompagnato dal ritorno in scena del pulsante per far correre Mario (una scelta piuttosto scomoda, a dire il vero, data la presenza dello stick) e, ultimo ma non per importanza, dal mitico funghetto che trasforma Piccolo (ehr...) Mario in Super Mario, dandogli quindi solo 2 possibilità prima di perdere la vita. Caratteristiche, queste, che negli episodi 3D non erano mai state prese in considerazione e che fanno capolino oggi -in modo prepotente- per dare a Super Mario 3D Land un aspetto così nuovo, eppure così classico!
NON SEI CAMBIATO AFFATTO MARIO, NEMMENO UNA RUGA!
Si salta, si zompetta qua e là, si afferrano monete e power up, si nuota... il nucleo è sempre, deliziosamente, quello. Livelli studiati fin nel dettaglio per rappresentare delle piccole palestre. Elaborati in modo da poter offrire la giusta sfida a tutti i giocatori, a seconda della loro bravura ed esperienza. Terminare Super Mario 3D Land non è impossibile. Anzi, superare i 45 livelli che ci separano dai titoli di coda, in fondo, è roba di pochi pomeriggi. Terminarlo al 100%, però, è tutta un'altra cosa. Specie se deciderete non solo di raccogliere tutte le Medaglie Stella sparpagliate qua e là, ma anche di raggiungere la cima dell'asta finale in ciascun quadro (e farlo ha un senso, credetemi).
Alcuni livelli sono ricchi di strapiombi e precipizi: in questo caso gli sviluppatori non fanno sconti. Si muore al minimo errore.
Apparentemente la strada è una, da percorrere o in orizzontale, o in verticale o in profondità, ma in realtà ce n'è per tutti, perché la sfida si differenzia a seconda degli obiettivi che ci si pone. In questo senso Miyamoto e soci hanno forse realizzato il titolo di Mario più equilibrato che si sia mai visto. Noi del Mario & Yoshi's friends siamo rimasti delusi da un unico dettaglio: il numero dei livelli. Quarantacinque non sono pochi, è vero, ma se Nintendo si decidesse ad abbandonare la mappa lineare à la New Super Mario Bros Wii per ripescare quella profonda e ricca di bivi di Super Mario World, potremmo godere sicuramente di avventure ancora più longeve ed emozionanti, cariche di sorprese e di segreti.
Tornando all'analisi del gioco, vecchi e nuovi nemici tenteranno di ostacolare la nostra avanzata. Vecchi e nuovi power up ci aiuteranno, di contro, ad avanzare. Abbiamo il già citato funghetto a pois, capace di trasformarci in Super Mario per resistere così a 2 impatti con gli sgherri di Bowser. Segue l'immancabile Fiore di Fuoco, non più a tempo come in Super Mario Galaxy ma non per questo meno devastante. Poi c'è il vero protagonista: il costume da Tanuki. La fogliolina non è solo un adorabile potenziamento, ma è soprattutto uno strumento di gameplay inimitabile: permette infatti di planare delicatamente e di eliminare i nemici con una piroetta e conseguente colpo di coda. Insomma, è la chiave di volta che consente di far digerire la terza dimensione a chi non l'ha mai amata, correggendo sul più bello salti mal calibrati e riuscendo a far fuori nemici la cui posizione rispetto a noi è spesso falsificata dall'aspetto prospettico.
Poi abbiamo il Boomerang, che trasforma il nostro eroe in un Fratello Boomerang armato di tutto punto. In Super Mario Bros. 3 un travestimento analogo permetteva di calarsi nei panni degli Hammer Bro...
Chiude la rassegna il Cubo Elica: che non è, in realtà, un vero travestimento. Ricorda da vicino il potere del Fungo Elica di New Super Mario Bros Wii: non a caso per azionarlo viene quasi normale scuotere il 3DS...
3DS, AL LAVORO!
E in tutto questo come vengono sfruttate le specifiche del 3DS? In modo un po' marginale, dobbiamo ammetterlo. Anzitutto non viene contemplato il supporto on line, nemmeno per lo scambio di oggetti o punteggi (sarebbe stato bello prevedere poi qualche livello multiplayer sulla falsariga di quelli del vecchio New Super Mario Bros.). Lo StreetPass permette invece di scambiarsi le Case di Toad: a voi scoprire cosa sono e a che servono. Il touch screen funziona esattamente come in New Super Mario Bros. per Nintendo DS: racchiude il power up tenuto nell'inventario e sempre a portata di “dito”.
Il 3D viene invece chiamato in causa in sporadici ma simpatici frangenti. Stanze a inquadratura fissa nelle quali la prospettiva tende a giocare brutti scherzi. Attivandolo sarà possibile intuire cosa c'è di strano e quale oggetto si cela nei coni d'ombra prospettici. Noi, comunque, abbiamo sempre tenuto in funzione la stereoscopia perché dona al gioco tutta un'altra veste grafica e al giocatore tutta un'altra sensazione di immersione! I livelli, poi, sono pieni di particolari studiati appositamente per finirvi in faccia da un momento all'altro (le lingue di fuoco sputate da Bowser, le palle chiodate che ondeggiano pericolosamente o i soffioni che affollano i prati), regalando sorprese a non finire.
UN SUPER MARIO A TUTTO TONDO
Tecnicamente parlando siamo di fronte ad un gioco oltremodo solido e curato. Solo alcune incertezze grafiche (il pop-up marcato nei livelli più grandi), impediscono a Super Mario 3D Land di raggiungere votazioni ancora più alte nella nostra pagella. Stilisticamente ineccepibile, l'ultimo lavoro di Nintendo apre la strada ad una possibile e fortunata serie di “Super Mario Land” su 3DS.
Come in SMB., Bowser inizierà a mitragliarvi con le sue letali fireball da lontano. Un rimando al passato che è anche una scusa per accendere il 3D stereoscopico!
Dal punto di vista sonoro, i brani, come il gameplay, non osano più di tanto e sono per lo più tratti dai vecchi capitoli. Le nuove partiture comunque non mancano e sono tutte molto carine, spesso molto simili per stile alle musichette di Animal Crossing (soprattutto il tema della neve). Dove Super Mario 3D Land comunque dà il meglio di sé è nel level design, capace di proporre sfide a ripetizione in talvolta pochissimo spazio. Molto spesso i livelli sono infatti veri e propri “fazzoletti” dalle dimensioni assai contenute, ma non per questo meno belli ed interessanti.
Insomma, Super Mario 3D Land con ogni probabilità non sarà ricordato come l'episodio più innovativo, ma di sicuro passerà alla storia come il connubio perfetto tra presente, tradizione e futuro.
Grafica: 9,0
Gameplay: 9,1
Presentazione: 9,5
Voto Globale: 9,2