Essendo un grandissimo appassionato di giochi di ruolo, e più nello specifico un amante di Final Fantasy da oltre un decennio, non posso negare di essere rimasto deluso del tredicesimo capitolo della serie. Come scrissi al tempo della recensione, Final Fantasy XIII rappresentò un passo indietro per chi, come me, era cresciuto apprezzando le qualità del brand, e proprio alla luce di un tale passo falso, il futuro non sembrava più così roseo come un tempo.
Square Enix, consapevole di non aver atteso la fiducia degli appassionati, rispose alle critiche con l'annuncio di Final Fantasy XIII-2, ma considerando lo scarso successo di Final Fantasy X-2, non tutti accolsero la notizia con il giusto entusiasmo.
Io al contrario, mi ritrovai con un piccolo barlume di speranza nel cuore, convinto che quegli stessi sviluppatori che in passato mi avevano regalato indimenticabili esperienze videoludiche, sarebbero riusciti a riportare la serie in carreggiata... ma è andata davvero così? Non vi resta che continuare a leggere per scoprirlo.
La storia, ambientata tre anni dopo gli eventi di Final Fantasy XIII, vede la civiltà di Pulse, ormai in pace, costretta ad affrontare una nuova minaccia: un meteorite ha infatti colpito il suolo, causando non sono stravolgimenti territoriali con la conseguente comparsa di temibili creature, ma anche una vera e propria distorsione spazio-temporale. In questo momento di assoluto caos un ragazzo di nome Noel irromperà sulla scena proteggendo Serah, la nuova protagonista, e confessandole di essere stato mandato a salvarla proprio da Lightning. La sua missione? Proteggere Serah per farle incontrare nuovamente sua sorella e cambiare così un futuro in cui l'Umanità ormai non esiste più. Perché? Starà a voi scoprirlo.
Com'è facile intuire la storyline stuzzicherà senz'altro l'interesse di chiunque abbia giocato e finito il precedente capitolo della serie, ma anche nel caso in cui non foste fra questi, ci sono concrete possibilità che questo titolo possa coinvolgervi più di quanto possiate immaginare.
"La trama stuzzicherà senz'altro l'interesse di chiunque abbia giocato e finito il precedente capitolo della serie"
Al di là dei soliti cliché per cui gli sviluppatori nipponici si sono sempre distinti, Final Fantasy XIII-2 racconta infatti una storia di indubbio interesse in cui i paradossi temporali, principale tematica trattata insieme al rapporto tra Serah e Lightning, garantiscono grande coinvolgimento e diversi colpi di scena che difficilmente riuscirete a prevedere.
La narrazione non è tuttavia l'unico asso nella manica di questo titolo, bensì solo la proverbiale punta dell'iceberg. Tante sono infatti le novità che rendono questo titolo migliore del suo predecessore, e fra queste la prima che noterete è senz'altro la maggior libertà concessaci dagli sviluppatori in svariati campi.
Strizzando l'occhio ad alcuni dei migliori RPG del panorama contemporaneo, il team di sviluppo ha ad esempio introdotto un nuovo sistema di interazione interpersonale per rapportarsi con i principali NPC proposti. Nulla di sconvolgente, sia chiaro, solo quattro approcci differenti che non sembrano avere una grossa influenza sugli eventi narrati bensì sui comportamenti dei personaggi a breve termine.
"Uno degli elementi più interessanti è l'Historia Crux, che permette di affrontare la storia in maniera del tutto personale"
Ma non finisce qui, perché uno degli elementi più interessanti del prodotto è senza dubbio l'Historia Crux, un sistema di progressione che, attraverso viaggi nel tempo e nello spazio, permette di affrontare la storia in maniera del tutto personale. Questo sistema, nato come risposta alle tante critiche mosse all'eccessiva linearità di Final Fantasy XIII, mi è parso davvero ben fatto e strutturato, non solo perché condito da alcuni buoni enigmi, ma perché accresce esponenzialmente la rigiocabilità complessiva dell'esperienza.
Accedendo alle varie porte del tempo attivate nel corso dell'avventura è infatti possibile visitare determinati scenari in epoche diverse per scoprire, tra le altre cose, gli eventuali cambiamenti che una zona potrebbe far registrare col passare degli anni.
Ciò che rende il tutto particolarmente godibile è inoltre la totale libertà di movimento concessa e, soprattutto, il fatto che ogni viaggio, anche in zone già visitate, abbia sempre un senso. Che si tratti di esplorare meglio una determinata area o di correggere eventuali errori che potrebbero alterare l'equilibrio spazio-temporale, il coinvolgimento e il divertimento sembrano essere assicurati.
Ma questo non è stato l'unico stratagemma volto a farci dimenticare l'insopportabile linearità del vecchio titolo, visto che Final Fantasy XIII-2 è ora provvisto di un gran numero di quest secondarie sparse per le varie location proposte. Nel corso del vostro viaggio avrete infatti modo di imbattervi in svariati NPC in grado di assegnarvi gli incarichi più diversi e il loro completamento, come da tradizione, vi permetterà di mettere le mani su diversi interessanti bonus.
Per ciò che concerne il Battle System non vi sono stati purtroppo grandi cambiamenti. Così come in Final Fantasy XIII, tutto ruota intorno all'utilizzo dell'energia accumulata nell'indicatore ATB e nell'alternanza degli Optimum, con ampie possibilità di personalizzazione degli stessi.
"Per ciò che concerne il Battle System non vi sono stati purtroppo grandi cambiamenti"
Esattamente come accadeva nel precedente capitolo, gli scontri più semplici possono essere dunque superati attraverso un po' di avvilente "button mashing", ma fortunatamente la pratica non sembra essere sufficiente per superare gli scontri più complessi anche nel caso in cui si disponga di un party molto avanzato.
Personalmente continuo a non essere un grande amante di questo Battle System a metà fra i canoni tipici dei combattimenti a turni e la frenesia dei confronti in tempo reale, ma è comunque innegabile che il sistema di ricompense, legato al proprio rendimento nei singoli confronti, rappresenti un valido spunto d'interesse.
A rendere il tutto più interessante (o frustrante, dipende dai punti di vista) ci pensano poi alcuni QTE, funzionali però più che altro all'atmosfera generale piuttosto che al gameplay vero e proprio. Nelle fasi più intense dei boss fight, vedrete infatti apparire su schermo la dicitura "Azione Istantanea" e di lì a poco dovrete reagire a particolari input. Ad essere onesti la presenza di QTE mi è parsa comunque gradevole, ma ciò non toglie che con il passare delle ore (e la conseguente riduzione del tempo utile per reagirvi) possano risultare un'ulteriore fonte di frustrazione.
"Potrete fare affidamento sui dei pet, ognuno dei quali sarà caratterizzato da particolarità uniche"
Ma questo non è tutto. I vostri alleati umani non sono abbastanza per affrontare gli scontri più duri? Nessun problema, perché potrete fare affidamento sui vostri personalissimi pet, ognuno dei quali sarà caratterizzato da particolarità uniche che li renderanno più o meno utili nei vari scontri proposti. Il sistema di gestione e progressione dei mostri domati è senza dubbio interessante oltre che ben strutturato, e la speranza è che in futuro tale feature possa essere sviluppata ulteriormente.
Facciamo la conoscenza di Moogle, il nuovo inseparabile compagno di Serah.
Al fine di arricchire il tatticismo pre-combattimento è stato inoltre aggiunto il Cronoradar, una sorta di indicatore che indica il grado di allerta di un singolo nemico che, permette di ottenere un vantaggio sull'avversario di turno prima che il confronto abbia ufficialmente inizio.
Non ci troviamo chiaramente di fronte a qualcosa di rivoluzionario ma considerando la mole di combattimenti a cui sarete sottoposti nel corso della lunga storyline proposta (siamo intorno alle 30-40 ore), è comunque una pregevole aggiunta volta a combattere l'inevitabile senso di ripetitività che diversamente vi assalirebbe dopo le prime ore di gioco.
"Il Battle System non garantisce particolari stimoli non appena si riesce a padroneggiarlo adeguatamente"
La monotonia resta tuttavia il più grande nemico del prodotto. Il Battle System, seppur valido, non garantisce particolari stimoli non appena si riesce a padroneggiarlo adeguatamente, e il sistema di progressione, caratterizzato ora da una singola diramazione, appare caotico e poco funzionale, fallendo dunque nel tentativo di stuzzicare le fantasie di tutti i feticisti di statistiche e abilità ancor più di quanto già non fece quello di FF13.
Proprio alla luce di quanto detto finora è impossibile apprezzare pienamente le diverse attività secondarie proposte dagli sviluppatori, come ad esempio le corse dei Chochobo (presenti anche come mezzo di locomozione), gli svariati enigmi presenti all'interno dei labirinti temporali, le slot machine e i quiz di un povero folle, il Capitan Astruso, in cui vi imbatterete.
L'impressione è che Square Enix con Final Fantasy XIII-2 abbia portato a termine un'intelligente operazione di "maquillage", con l'obiettivo di mascherare i difetti che maggiormente avevano indispettito i fan nel precedente episodio. L'operazione nel complesso ha ottenuto i risultati sperati, sebbene non in tutti i casi.
Final Fantasy XIII-2 è infatti innegabilmente superiore del suo predecessore sotto svariati punti di vista, ma ciò che lascia con l'amaro in bocca è che sarebbe potuto essere molto meglio di così. L'Historia Crux, le attività parallele, la narrazione e la maggior libertà decisionale unita ad una linearità più contenuta, rappresentano evidenti passi avanti rispetto al passato. La decisione però di non intervenire sul Battle System e di modificare il sistema di progressione compiendo però un passo indietro, non può che lasciare delusi i tanti che si aspettavano dei miglioramenti sotto questi aspetti di prim'ordine rispetto a Final Fantasy XIII.
Ciò detto, è comunque doveroso riconoscere i progressi compiuti da Square Enix e affermare che quanto fatto con questo nuovo capitolo può senz'altro far ben sperare per il futuro della serie. Un futuro che possa finalmente riportare Final Fantasy a valutazioni più alte, un obiettivo che proprio grazie a questo Final Fantasy XIII-2 pare indubbiamente possibile.
Storia: 8,0
Grafica: 8,7
Gameplay: 9,1
Presentazione: 9,0
GLOBALE: 8,8