venerdì 27 aprile 2018

SOUTH PARK SCONTRI DI-RETTI ARRIVA SU NINTENDO SWITCH, LA RECENSIONE





A qualche mese di distanza dal lancio su PC, PS4 e Xbox One, l'irriverente South Park Scontri Di-Retti è pronto a debuttare anche su Switch.

La notte cala sulla città e nelle strade si riversano nuove minacce per il Nintendo Universe: ad ostacolare la pace e la serenità non sono più Wario o Bowser, ma dei supercriminali dalla digestione turbolenta. Per fortuna a proteggerci ci sono il Procione e i suoi amici, pronti a difendere i deboli a suon di deretano, e a castigare con sarcasmo gli ingiusti - in cambio "solamente" di un franchise super redditizio. South Park: Scontri Di-Retti è stata probabilmente la riconferma più divertente del 2017: secondo capitolo di due tra i migliori tie-in interattivi degli ultimi anni, il gioco ha saputo, ancora una volta, incarnare perfettamente lo spirito autoironico e dissacrante della serie TV. Merito sicuramente di Ubisoft San Francisco, ma soprattutto della sterminata inventiva di Trey Parker e Matt Stone che riescono sempre a sorprenderci, farci sganasciare dalla risate e allo stesso tempo lanciare un'aspra critica alla società odierna. A sei mesi di distanza dal lancio ufficiale su console e PC, la versione Nintendo Switch arriva sul mercato, incontrando un'esperienza - magari seduti sul sacro trono intestinale - che ben si sposa con le fragranze mefitiche del gioco.
Un venticello di giustizia

South Park è una delle più sboccate e irriverenti cittadine che la console di Kyoto abbia mai visto: il fatto che l'eccentrica comunità del Colorado invada i lidi giapponesi non è soltanto un'occasione profittevole, ma rivela anche una benefica apertura mentale verso produzioni così "adulte". È proprio libera da catene sociali e perbenismo che l'opera di Parker e Stone dà il meglio di sé, in grado ora di farsi serie televisiva, ora videogioco, e cambiando tranquillamente forma a seconda dell'argomento preso di mira.



Se l'atmosfera fantasy del Bastone della Verità - primo capitolo sviluppato da Obsidian - aveva in parte confermato questa malleabilità, Scontri Di-Retti (o Fractured But Whole per i più anglofoni) è l'esempio lampante di come quei piccoletti in calzamaglia sappiano reinventarsi con freschezza: il novellino (protagonista anche stavolta) non deve più destreggiarsi tra principesse e cavalieri, ma combattere, in pieno stile Marvel, supercattivi dai poteri esilaranti, la mafia e i temutissimi studenti delle medie! Il riferimento al colosso statunitense non è casuale, e infatti straboccano le frecciatine e le allusioni che il titolo muove contro il mondo dei blockbuster: partendo dalla parodia dei classici telegiornali che raccolgono le opinioni sull'amichevole Petoman di quartiere, fino ad arrivare alla banalizzazione degli abusati universi paralleli è impossibile non cogliere la satira imperante del titolo. Naturalmente l'universo supereroistico non è l'unica vittima, ma soltanto quella più evidente. Accanto a questa tematica vengono scomodate tutte quelle questioni alle quali la serie ci ha abituato: l'uso massivo dei social con Procinstagram (ed annessi post, selfie, hashtag e commenti), la sfera sessuale e religiosa rappresentata da scene scabrose e passabili di scomunica, e in generale tutto quello che concerne il politically correct. South Park: Scontri Di-Retti, alla stregua del suo predecessore, non limita mai la propria libertà d'espressione in nome di una qualche correttezza etica o morale, anzi, porta tutto alle estreme conseguenze, inscenando un denso episodio videoludico dal livello di scrittura quasi sempre eccezionale e con momenti di ilarità indimenticabili.


E poi ci sono loro: Eric Cartman (il Procione), Jimmy Valmer (Fastpass), Kenny McCormick(Mysterion), Stan Marsh (Brico Boy) e tutti gli altri protagonisti impegnati nella loro personale Civil War, che costituiscono, insieme all'ambiente di gioco, una fonte interminabile di autocitazioni e richiami alla cultura pop, oltre che un'incredibile squadra di supporto per il nostro ragazzo dalla flatulenza facile.



Al contrario di quanto si potrebbe pensare, gli scontri in compagnia dei tre aiutati (intercambiabili) - dotati di tre abilità più una mossa finale a ricarica - mostrano un sistema di combattimento a turni profondo e variegato: spostarsi sulla griglia permette adesso di calcolare i movimenti degli alleati, gli effetti ad area e di spostamento dei nemici che, se ben gestiti, consentono attacchi di coppia molto appaganti.
All'insieme si aggiungono bonus e malus di stato, consumabili ed evocazioni (craftabili) dalla fragorosa comicità, che unite alle dieci classi - undici acquistando il DLC "Dal tramonto fino alla casa Bonita" - danno vita ad una cospicua varietà di scelte e dream team differenti. Peccato che il livello di sfida non metta mai il giocatore alle strette e non punisca più di tanto, a difficoltà standard, i nostri errori.




La genialità di Scontri Di-Retti non risiede unicamente nelle trovate narrative, ma anche nella caratterizzazione di ogni personaggio, con eroi che possiedono un background dall'umorismo non indifferente. Inoltre i poteri (in particolar modo le special skill), più o meno efficaci in base al livello ed il numero di manufatti e modificatori genetici equipaggiati, finiscono spesso per devastare le nostre sacche lacrimali. È grazie alle spassose vicende e alla storyline piuttosto lineare che dedicarsi all'esplorazione o alle missioni non risulta mai noioso: raccattare materiali per il crafting, costumi pittoreschi e risolvere (con l'ausilio dei compagni) dei piccoli enigmi ambientali, sono attività che conferiscono al titolo un andamento ben ritmato e piacevole.

Porting

Il lavoro di conversione apportato da Ubisoft ha consegnato a Switch un titolo esplosivo. Tuttavia, come molte produzioni approdate sull'ibrida Nintendo, qualche rinuncia è stata fatta. Dal punto di vista grafico Scontri Di-Retti conserva la qualità degli scenari delle controparti Sony e Microsoft, però, nonostante sia abbastanza leggero, si nota un aliasing che sporca l'immagine a schermo, in particolare sui dettagli più piccoli. Si notano poi anche altre lievi magagne, ma nessuna di esse rovina la godibilità generale: qualche sporadico calo di frame e un paio di crash non riescono a sminuire la potenza sfinterica della produzione.


Se c'è una vera debolezza, questa va ricercata nei caricamenti: decisamente più prolissi nello spostamento verso alcune zone di gioco e aggiunti ex novo prima di un combattimento. In effetti attendere quei, seppur pochi, secondi prima di ogni scontro alla lunga diventa tedioso, e neanche il velocissimo Fastpass (deputato al viaggio "rapido") ha potuto fare niente contro queste seccanti schermate nere. Una feature interessante invece è il touch screen in modalità portatile, purtroppo pigramente implementato: un tap sul display della console consente di mettere a segno un attacco melee, ma non ci permette di interagire con gli oggetti. Mentre una pressione prolungata darà sfogo ai nostri bisogni enterici.



SOUTH PARK SCONTRI DI-RETTI VERSIONE ANALIZZATA NINTENDO SWITCH

Al lancio, South Park: Scontri Di-Retti possedeva una forza e una solidità paragonabile a La Cosa, e adesso - con l'arrivo dell'edizione per Nintendo Switch - sembra far sua anche la flessibilità di Mister Fantastic. Graffiante come Wolverine e perspicace come il Professor X, è un titolo da non farsi sfuggire per nessuna ragione al mondo, che abbiate o meno giocato il primo tie-in. Viverlo sulla console di Kyoto è un'esperienza che ha poco o nulla da invidiare alle concorrenti e che, se lo si desidera, può essere gustata in mobilità: in modo tale che ogni luogo della vostra città si trasformi in South Park.
VOTO FINALE 8.4












fonte everyeye.it

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