lunedì 10 settembre 2018

Dragon Quest XI: La Recensione per Playstation 4






Quella di Dragon Quest è una storia lunga e gloriosa. La serie è nata nel lontanissimo 1985 ed ha a lungo battagliato con Final Fantasy per il titolo di franchise più amato all’interno dell’ambito dei giochi di ruolo di stampo nipponico.

Nonostante Square ed Enix da alcuni anni si siano fuse, la rivalità in particolare tra i fan è rimasta ma ora la cosa importante è che da qualche settimana è arrivato anche in Europa l’undicesimo capitolo principale della serie sottotitolato Echi di un’Era perduta su Playstation 4 e ve ne parliamo sin da subito nel prossimo paragrafo.

Torna dunque in tutto il suo splendore lo stile visivo di Akira Toriyama (autore anche di Dragon Ball per chi non lo sapesse…) che grazie alla potenza di Playstation 4 risulta ancora più splendido sulle nostre TV che sia per vecchie o nuove conoscenze, per i personaggi umani o per quelli di altre specie.

L’avventura inizialmente vedrà il nostro silenzioso alter ego cominciare da solo per poi pian piano essere circondato da altri personaggi che si uniranno al party in una progressione che prevede anche digressioni nel passato e viaggi nel tempo del futuro per una trama di eccellente valore ancora stabilmente nella tradizione della serie.




Dragon Quest XI presenta una mappa piuttosto grande di gioco, ad “occhio” probabilmente quella di dimensioni massime rispetto ai capitoli precedenti della serie. Anche per questo dopo poche ore di gioco sarà possibile muoversi con l’ausilio in primis di un cavallo e poi di altri mezzi fin quando un nostro alleato non ci “regalerà” anche la possibilità di teletrasportarci.

Da un punto di vista della difficoltà, il gioco darà filo da torcere anche ai giocatori più smaliziati e sarà fondamentale accrescere i parametri dei nostri personaggi per affrontare alcune sfide notevoli. Il sistema dei combattimenti torna ad essere quello strategico a turni dopo le sperimentazioni di DQ Heroes in stile Dynasty Warriors.



Come detto nei precedenti paragrafi, la mappa di gioco è la più grande della serie è ciò significa una incredibile longevità visto che ci vogliono almeno 50 ore per completare il gioco. Ore che possono tranquillamente raddoppiare se vorrete portare anche a termine le missioni secondarie, raccogliere le medaglie, i segreti e quant’altro. La versione arrivata in occidente contiene anche una modalità supplementare chiamata Missione Estrema e che aumenta non di poco la difficoltà come si può facilmente intuire dal nome stesso.

Ultime annotazioni sul sonoro: le linee di dialogo sono disponibili esclusivamente in inglese ma sottotitolate in italiano. La colonna sonora è in perfetta continuità con le precedenti edizioni, anzi, spesso regala degli omaggi alle tipiche sonorità ad 8 bit del mitico NES, cosa che farà sicuramente i videogiocatori più attempati mentre forse potrebbe lasciare qualche perplessità ai millennials…



IN CONCLUSIONE
Dragon Quest XI porta su Playstation 4 una delle serie J-RPG più amate di sempre senza stravolgerne le caratteristiche più tipiche ovviamente con i miglioramenti possibile dalla maggiore potenza della quarta generazione di console Sony. Un titolo da consigliare senza esitazioni a chi ha amato i precedenti capitoli ed anche per chi volesse cimentarsi in questo tipo di interazioni videoludiche a patto di avere ovviamente una buona propensione a combattimenti a turni, universi immaginifici fantasy in stile nipponico e quant’altro.

VOTO: 9


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