lunedì 20 maggio 2019

Rage 2 – La Recensione





Ben prima che quel genio di George Miller decise di riprendere in mano Mad Max e offrirci quel capolavoro di Fury Road e che contestualmente Warner Bros portò quell’universo immaginario in un videogame, nel 2011 id Software ne prese libera ispirazione per creare Rage, uno sparatutto in prima persona con varie contaminazioni di stile free roaming.

A distanza di 8 anni, è arrivato su Playstation 4 (la versione da noi testata), Xbox One e PC il sequel che per rendere ancora più intricato il rapporto con Mad Max, è stato realizzato con la collaborazione di Avalanche Studios, il team creatore della serie Just Cause e appunto del Mad Max videoludico.

Dopo aver completato Rage 2 nella storyline principale e aver pure dedicato qualche ora ad alcune sidequest, l’aggettivo che viene più spontaneo da usare per descriverlo è altalenante. L’opera prodotta da Bethesda infatti ha picchi qualitativi da capolavoro assoluto ma altre situazioni confinano da vicino con la mediocrità.

Dunque difficile esprimere un giudizio univoco che metta assieme un prodotto dalle mille sfaccettature. Se comunque avete visto il voto finale, avrete già capito che comunque il giudizio è nell’insieme positivo. Volendo descrivere Rage 2, lo potremmo catalogare come un first person shooter avvolto all’interno di una struttura free roaming con mezzi e varie attività secondarie da svolgere senza dimenticare tutta la componente ruolistica per aumentare le capacità belliche del nostro alter ego, delle nostre armi, gadget vari ed ovviamente dei veicoli stessi.

Indubbiamente ci ha convinto molto di più la componente FPS di Rage 2. Si vede tutto l’imprinting dei creatori di Doom sotto ogni aspetto e, causa l’età del recensore, la sua attitudine old school è stata davvero apprezzata anche sul fronte del level design. Meno convincente la guida dei mezzi, piuttosto poco curata così come la diversificazioni delle attività secondarie, davvero troppo reiterate ed uguali in ogni zona della mappa.

 L’Apex Engine in talune situazioni mostra davvero i muscoli con una qualità delle texture straordinaria così come per gli effetti visivi usati.



Il sottofondo techno industrial dà il giusto effetto disturbante all’azione su schermo e le tracce musicali che spaziano dall’hardcore al metal più estremo per le competizioni racing danno adrenalina a iosa. Anche la qualità della localizzazione dei dialoghi in italiano ovviamente è buona.

Ultime considerazioni infine per la trama che accompagna la nostra azione. Possiamo dire che di base l’universo immaginifico creato, pur non brillando di immensa originalità, è davvero credibile ed intrigante con un po’ di intrecci politici e personali che ben si amalgamano nel plot. Dopo però alcuni passaggi narrativi risultano essere davvero un po’ troppo stereotipati, sbrigativi e frettolosi.



IN CONCLUSIONE
Altalenante. Se avete letto tutti i precedenti paragrafi, saprete bene che questa è la “keyword” principale della nostra recensione di Rage 2. Un titolo sostanzialmente dai due volti visto che se il cuore da first person shooter ci ha convinto fino in fondo, lascia invece qualche perplessità il contorno da free roaming “moderno”. Nell’insieme comunque lo consigliamo in particolare ai fan di Id Software ed ovviamente a chi ha una certa buona attitudine con i futuri distopici post apocalittici alla Mad Max.

VOTO: 8

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