Gran Turismo 6 non è un videogame: Gran Turismo è
una passione. E' l'incarnazione videoludica dell'amore
totalizzante per i motori, il fremito di chi smania di
fronte al design di una concept car. Gran Turismo è
l'emanazione digitale di un sogno automobilistico:
quello di Kazunori Yamauchi.
GT 6, da questo punto di vista, non si fa mancare davvero
VOTO GLOBALE 8.8
Il game designer giapponese sembra aver riversato,
attraverso l'opera lenta di lunghi anni di sviluppo, una
parte consistente della sua personalità e delle sue manìe
in quella serie che è ormai icona e sinonimo di Racing
Game.
Quello che arriva oggi su PlayStation 3, quindi, è un
corsistico con un carattere forte e deciso, riconoscibile
fin dal principio, collocato nel solco di una tradizione che
lui stesso ha scolpito.
Saldo nelle sue convinzioni, il nuovo episodio riesce
tuttavia a superare tutte le incertezze di un quinto capitolo
dalla gestazione eterna, presentandosi raffinato e rivisto
in qualsiasi aspetto:
dallo stile complessivo dell'interfaccia al driving system,
smussato qua e là. In questo suo oscillare fra
conservatorismo e restaurazione, Gran Turismo 6 riesce
comunque a stupire: se non altro per la mole spropositata
di contenuti, auto, piste; o per l'incredibile lavoro
svolto sul fronte tecnico, che ci consegna un gioco dal
colpo d'occhio invidiabile, capace di tirare fuori il massimo
dalla console a cui
è destinato.
Gran Turismo 6 si rinnova a partire dai menù, cercando di
Gran Turismo 6 si rinnova a partire dai menù, cercando di
superare tutte quelle incertezze che hanno caratterizzato
la scorsa edizione, ricolma di schermate estremamente
flemmatiche, macchinose e talvolta confusionali.
La nuova interfaccia studiata da Polyphony Digital si apre
La nuova interfaccia studiata da Polyphony Digital si apre
fin da subito in tutta la sua meraviglia, riuscendo a convincere
per velocità e chiarezza. Esemplare l'accessibilità a tutte le
informazioni ed alle numerose icone presenti su schermo,
che spaziano dalle classiche patenti ai concessionari, passando
per la manutenzione dell'auto e le voci per il tuning. Tutto
si dispone in maniera molto regolare su una grande schermata
che funge da perno per l'intera esperienza di gioco, ed è
possibile schizzare rapidamente dall'online alla carriera,
oppure concentrarsi sulla modalità arcade (per uno o due giocatori)
o sul “viaggio fotografico”.
La revisione non interessa solamente l'interfaccia generale:
La revisione non interessa solamente l'interfaccia generale:
eccezion fatta per il menù pre-gara, tutti gli altri sono stati
ristrutturati in modo da risultare decisamente più chiari e puliti.
Anche quelli più densi di informazioni riescono a “mettere a
fuoco” con chiarezza i dati più importanti, trasmettendo in
ogni momento un senso di ordine preciso e meticoloso.
Ne guadagna ovviamente l'esperienza utente e la navigabilità:
Ne guadagna ovviamente l'esperienza utente e la navigabilità:
sono ormai pochissimi i casi in cui si avvertono le spigolosità
presenti in GT5. La fase pre-gara è ancora funestata da tempi
d'attesa molto estesi e da una disposizione delle icone che
avrebbe potuto essere rivista, ed anche i menù dedicati alle
patenti non sono proprio ottimizzati; ma in linea di massima
Gran Turismo 6 ha compiuto enormi passi avanti. Anzi,
confrontarsi oggi con la mole spropositata di contenuti che il
titolo propone è un sincero piacere automobilistico, e quando
si accede la prima volta alla schermata delle concessionarie
tutti gli amanti dell'automotive proveranno un vero e proprio
GT 6, da questo punto di vista, non si fa mancare davvero
niente, presentandosi fra l'altro con una serie di schede
informative e dettagli da far impallidire qualsiasi rivale:
il semplice atto di acquistare un'auto può diventare così un
curioso viaggio attraverso epoche storiche e produttori;
un'indagine attenta sui modelli e sulle cilindrate, che porta
quasi a perdersi nel tracimante mare di oltre 1.200 auto
attentamente riprodotte.
Il titolo, insomma, ce la mette proprio tutta per stuzzicare
Il titolo, insomma, ce la mette proprio tutta per stuzzicare
il giocatore o il semplice appassionato d'auto, spingendolo
a orientarsi grazie ai numerosi filtri o alla sezione “auto
consigliate”, in cui compare un elenco ben nutrito delle
vetture più caratteristiche. Ma anche quando si arriva al
sodo l'interfaccia soddisfa, permettendo ad esempio di
acquistare gomme, alettoni e nuove sospensioni direttamente
dalle opzioni presenti nella griglia di partenza, senza doversi
dirigere nelle schermate dedicate alla componentistica, ma
semplicemente montando “on the fly” i vari kit.
Finalmente, insomma, Gran Turismo riesce a catalogare,
Finalmente, insomma, Gran Turismo riesce a catalogare,
organizzare e riordinare l'enormità di contenuti che si porta
in dote, presentandosi come un prodotto accessibile anche
per i neofiti e per chi ultimamente non ha frequentato la serie.
Sono 20 le case automobilistiche che si sono prestate ad
Sono 20 le case automobilistiche che si sono prestate ad
immaginare "il futuro dell'automobile", realizzando dei prototipi
esclusivi per Gt6 inseriti nella sezione GT Vision.
Scaricando la (corposa) Day One Patch i giocatori riceveranno
Scaricando la (corposa) Day One Patch i giocatori riceveranno
in omaggio la Mercedes AMG Vision, introdotta da un breve
trailer che mostra le fasi di ideazione e realizzazione del
modello. Per il momento tutte le altre vetture sono nascoste,
anche se si può vedere qualche bozzetto che funge da "teaser".
Il progetto GT Vision è uno di quelli che più ha incuriosito i fan,
Il progetto GT Vision è uno di quelli che più ha incuriosito i fan,
e senza ombra di dubbio sarà un piacere poter inserire nel
proprio garage queste vetture futuribili, seguendo grazie ai
disegni preparatori tutte le fasi della loro elaborazione.
Da sempre modalità principe di Gran Turismo, anche in questo
Da sempre modalità principe di Gran Turismo, anche in questo
caso la carriera funge sostanzialmente da perno per l'esperienza
videoludica proposta da Poliphony Digital.
Stavolta il game mode centrale di GT 6 arriva con una struttura
Stavolta il game mode centrale di GT 6 arriva con una struttura
fortemente revisionata, pensata per concedere al giocatore una
buona alternanza di situazioni ed una discreta varietà. Sono sei
le categorie di eventi, a cui si può accedere gradualmente,
completando prima le sfide nelle sezioni meno impegnative,
per poi trovarsi lanciati sui circuiti internazionali a gareggiare
nei campionati più prestigiosi. Per accedere agli eventi bisogna
ovviamente possedere una vettura, quindi l'acquisto ed il
tuning di un'auto leggermente migliore di quella iniziale è
fondamentale: scegliete bene il bolide con cui avviare il vostro
percorso all'interno di GT6, perchè vi accompagnerà nel corso
delle prime ore di gioco.
Scesi in pista, si scopre che ogni gara permette di guadagnare
Scesi in pista, si scopre che ogni gara permette di guadagnare
un certo numero di stelle, a seconda del piazzamento (la prima
posizione ne garantisce tre). Per accedere agli eventi più difficili
dovrete prima superare quelli di base, ma il gioco lascia un buon
margine di manovra, dandovi la possibilità di ignorare buona parte
dei tornei per dedicarvi a quelli che più si confanno ai vostri
gusti. Gareggiando sbloccherete anche categorie speciali di
eventi: prove a cronometro da superare al volante di vetture
particolari, piccoli mini giochi fuori di testa, sfide sui kart e molto
altro ancora. Questi eventi “non regolari”, fra Test Trials e prove
denominate “Pausa Caffè” (per la loro evidente funzione di
distrarvi dalla solita routine), riescono in effetti a rendere la
progressione nella carriera discretamente movimentata: il
giocatore si sente in questa maniera sempre stimolato,
trovandosi a guidare entro poche ore un buon numero di vetture,
e quindi sperimentando comportamenti diversi in pista.
Le stelle danno accesso anche alle prove per le patenti: sono
Le stelle danno accesso anche alle prove per le patenti: sono
queste che permettono di passare di categoria, sbloccando
non solo le competizioni successive, ma anche nuovi elementi
di gioco.
Insomma la carriera, in Gran Turismo 6, è un vero e proprio
Insomma la carriera, in Gran Turismo 6, è un vero e proprio
viaggio, attraverso i meandri di un titolo che vuole lasciarsi
scoprire gradualmente, accompagnando il giocatore nei mesi
che verranno.
Il supporto continuo del team di sviluppo, in una certa maniera,
Il supporto continuo del team di sviluppo, in una certa maniera,
deve essere visto non come il tentativo di “aggiustare il tiro”
correggendo quegli aspetti che ad oggi non sono propriamente
completi: è anzi la volontà di stare vicini alla community,
rilasciando gradualmente nuovi contenuti per mantenere sempre
stimoli di quella con una nuova auto: dapprima se ne saggiano
i comportamenti quasi con cautela, poi viene la volta che si
spinge l'acceleratore per far impazzire il contagiri. Ma è solo
una promessa di quello che verrà: prima di schizzare al massimo
sui rettilinei la strada è ancora lunga, ed è bello assaporare
ogni curva. Con GT 6 è lo stesso: si comincia su piste che
sembrano uguali a quelle dei vecchi capitoli, con auto che
difficilmente mettono alla frusta il modello di guida. E poi
pian piano si scoprono le novità di questo episodio, i tracciati
inediti, il numero imbarazzante di vetture, e poi la modalità
online o gli eventi speciali. Addentrarsi nelle “viscere” di questa
“opera omnia” dell'automobile è un'operazione lenta e
cerimoniosa, tremendamente appagante.
In un certo qual senso, esplorare GT6 significa imparare a
In un certo qual senso, esplorare GT6 significa imparare a
conoscere anche il suo creatore e l'amore smisurato che ha
per le quattro ruote: la presenza di Kazunori Yamauchi affiora
a più riprese, magari proprio in quelle scelte che possono
sembrare apparentemente fuori di testa, insostenibili a livello
produttivo. La selezione degli scenari presenti nel viaggio
fotografico, la precisa mappatura delle costellazioni che ci
permette di ammirare l'esatta posizione delle stelle durante
la 24 Ore di Le Mans, l'introduzione che culmina con
un'inquadratura del modulo lunare mentre Lang Lang
interpreta Rachmaninov: sono questi i segni di un eclettismo
esuberante, le tracce di una vita dedicata interamente,
pienamente al mondo dell'automobile.
La sensazione che si prova di fronte certe soluzioni è davvero
La sensazione che si prova di fronte certe soluzioni è davvero
straniante: è come se un grande saggio ci indicasse la via
da percorrere per provare un'emozione.
Nei lunghi mesi di attesa che hanno separato l'annuncio di
Nei lunghi mesi di attesa che hanno separato l'annuncio di
Gran Turismo 6 dal suo arrivo sugli scaffali, Polyphony Digital
e Mr. Yamauchi hanno presentato con orgoglio tutte le
collaborazioni che hanno permesso al team di affinare il
sistema di guida. L'idea è quella di presentarsi sul mercato
con un driving system ancora più realistico, in grado di
convincere i passionisti delle quattro ruote e con la chiara
volontà di rappresentare il racing game simulativo più preciso
del mondo console.
Il nuovo modello fisico e cinematico del gioco è stato dunque
Il nuovo modello fisico e cinematico del gioco è stato dunque
elaborato grazie alla collaborazione con partner tecnici quali
Yokohama Rubber, leader negli pneumatici, e l'azienda che
sviluppa e commercializza sospensioni KW Automotive: i dati
registrati su vetture reali sono insomma serviti per regolazioni
di fino, che in qualche modo cambiano in maniera abbastanza
netta l'approccio al gioco.
Prima di addentrarsi nell'esplorazione del driving system,
Prima di addentrarsi nell'esplorazione del driving system,
bisogna però precisare che Gran Turismo 6 è un titolo costruito
rigorosamente attorno al volante. Per Yamauchi l'esperienza
di guida non può prescindere dall'utilizzo di una periferica
dedicata, ed il titolo cambia letteralmente faccia se giocato
con un pad o se invece approcciato stringendo per le mani un
volante con Force Feedback.
Anche con un Dualshock 3, ovviamente, il modello di guida
appare convincente, sebbene non troppo dissimile da quello
proposto da Gran Turismo 5 dopo la convincente cura a suon
di patch. Su strada le vetture si comportano in modo solido
e rigoroso, naturalmente nei limiti imposti da un progetto
che nasce esclusivamente per console.
La scalabilità del driving system è buona, ed ovviamente è
La scalabilità del driving system è buona, ed ovviamente è
possibile anche per i profani avvicinarsi al titolo, anche se con
gli aiuti attivi sarà davvero difficile assaporare le sensazioni
proposte dal “Real Driving Simulator”. Disattivando il traction
control, l'ABS e tutte le altre facilitazioni si scorge in controluce
il rinvigorito gameplay, che restituisce il giusto feeling tra il
sapore classico della serie e le nuove dinamiche derivate dalle
specifiche partnership tecniche. Le nuove introduzioni risultano
insomma efficaci anche attraverso il pad, e possono essere
pienamente apprezzate osservando il lavorio di sospensioni
ed ammortizzatori attraverso il replay o l'uso mirato della
visuale esterna.
Anche le condizioni climatiche influiscono in maniera
Anche le condizioni climatiche influiscono in maniera
consistente sulle reazioni della vettura, e divertendosi
a giocare con le opzioni in quei tracciati che lo permettono,
si può fare qualche esperimento, per vedere che persino il
settaggio dell'umidità può influenzare aspetti come il
pattinamento delle gomme in staccata, costringendo il
pilota ad una più attenta parzializzazione e rendendo
molto difficile posticipare le frenate per tentare i sorpassi
interni.
Insomma, se già il modello di guida svolgeva un ottimo
lavoro nella ripartizione dei carichi, adesso anche tutto
l'aspetto legato alle sospensioni esce rinvigorito dall'operazione
di raffinamento.
Ma come abbiamo già accennato, GT6 dà il meglio di se
Ma come abbiamo già accennato, GT6 dà il meglio di se
soltanto con un volante. In questo caso il titolo si trasforma
completamente, ed il peso degli interventi correttivi del team
si fa sentire in maniera massiccia. Bastano pochi giri con gli
aiuti disabilitati per percepire un incremento nel realismo
del comportamento dell'auto: le perdite di aderenza e la
gestione della trazione risultano più vicine alla realtà, e
permettono di "sentire" di più l'auto e comprenderne meglio
i limiti, capendo fino a dove ci si può spingere. Per esempio
in frenata con una trazione posteriore si possono sfruttare i
trasferimenti di carico e la gestione dell'aderenza degli
pneumatici per aiutare l'auto a curvare meglio, più rapidamente,
forzando un leggero effetto pendolo per far scivolare leggermente
il posteriore e aiutare l'anteriore a chiudere verso l'interno della
curva. Con un leggero controsterzo si può riuscire a impostare
meglio l'uscita della curva per scaricare subito tutta la trazione.
Riuscire a trovare il perfetto equilibrio tra velocità, impostazione
Riuscire a trovare il perfetto equilibrio tra velocità, impostazione
delle traiettorie e bilanciamento dell'auto non è mai stato così
appagante in nessun precedente episodio di Gran Turismo, ed
è un vero piacere scoprire che il simulatore ha saputo migliorarsi
mantenendo una salda continuità con gli scorsi episodi.
Purtroppo, il titolo si porta dietro anche alcune problematiche
Purtroppo, il titolo si porta dietro anche alcune problematiche
che sembrano ormai fisiologiche della sere. L'aspetto che più
di ogni altro delude è rappresentato ancora una volta l'intelligenza
artificiale. Al di là di una ritrovata aggressività a livelli di difficoltà
elevati, si nota sempre il classico comportamento a “trenino”
degli avversari in pista. Anche nelle situazioni di affollamento i
piloti controllati dall'IA si comportano in modo sempre educato
e molto regolare, quasi mai tentando sorpassi o tentando di
allontanarsi dalle traiettorie consigliate per provare ad esempio
un sorpasso all'interno. In nessuno dei tre livelli di difficoltà
provati vediamo qualcuno che ritarda la frenata per chiudere una
curva passando all'interno, o anticipa l'attacco per guadagnare
qualche decimo sul rettilineo. Sembra quasi che questo aspetto
non interessi più di tanto al team, convinto probabilmente che
la vera sfida, per un pilota, sia quella con il cronometro.
Un'altra criticità storica della produzione, riguarda urti e collisioni
Un'altra criticità storica della produzione, riguarda urti e collisioni
poco convincenti. In GT6 il sistema, al di là delle migliorie
visive, è sostanzialmente identico a quello presente in Gran
Turismo 5. I danni sono solo estetici e non influenzano le
prestazioni della vettura, e le collisioni con le altre vetture non
penalizzano affatto l'andamento della gara, solo raramente
determinando un'effettiva perdita di controllo del mezzo. I
comportamenti aggressivi sembrano ancora “depenalizzati”,
e insomma bisogna rassegnarci ancora una volta al fatto che
Mr. Yamauchi consideri l'implementazione di un sistema di
danni un aspetto fortemente secondario. In questo, ancora una
volta, Gran Turismo 6 sembra volersi rivolgere a chi non ha
bisogno di avere spie accese ed un cofano acciaccato per capire
di aver sbagliato: una curva finita male, per certi piloti, è già
una sconfitta.
Tutte le vetture di Gt6 possono essere acquistate con crediti
Tutte le vetture di Gt6 possono essere acquistate con crediti
in-game. E' possibile, accedendo allo store, acquistare pacchetti
di crediti con valuta reale. Ad onor del vero, tuttavia, la
progressione all'interno della carriera permette di guadagnare
piuttosto bene, e già dopo le prime gare è possibile comprare
un nuovo modello: il primo passo di una progressione senza fasi
di stanca, che anzi invoglia il giocatore a fare acquisti proprio
grazie alla buona dose di crediti dispensati da ogni evento.
Insomma, il team non sembra aver puntato troppo sulle
Insomma, il team non sembra aver puntato troppo sulle
microtransazioni, pur non escludendo la possibilità che qualcuno
voglia ampliare più velocemente il proprio garage. Certo, i prezzi
non sono proprio popolari...
Dal punto di vista prettamente tecnico Gran Turismo 6 spreme la
Dal punto di vista prettamente tecnico Gran Turismo 6 spreme la
Playstation 3 ai limiti delle sue possibilità. Fin dall'inizio il colpo
d'occhio è davvero spiazzante per qualità dell'immagine, pulizia,
profondità di campo, brillantezza dei colori, complessità e
spettacolarità generale. Una vera e propria gioia per gli occhi
determinata non solo dalla bellezza del modello poligonale
dell'auto, da sempre fiore all'occhiello per la saga, ma soprattutto
dai formidabili effetti di luce, per i quali il team nipponico si è
davvero superato. Le variazioni cromatiche in base alla
posizione dell'illuminazione e la dolcezza con cui esse variano
rappresentano lo stato dell'arte per un videogioco della scorsa
generazione, segno che l'ottimizzazione su console, seppur
“vetuste”, può fare davvero miracoli. Lafolgorante bellezza degli
effetti di luce risalta ammirando le variazioni del ciclo giorno
notte: tramonti, albe, e la luce ambrata dei pomeriggi d'estate
hanno un impatto notevole sulle livree, sfociando in uno
spettacolo semplicemente meraviglioso, probabilmente “sporcato”
solo dalla realizzazione un po' piatta del cielo plumbeo nei
momenti di pioggia.
Molto migliorati gli effetti speciali legati alla polvere nei circuiti
Molto migliorati gli effetti speciali legati alla polvere nei circuiti
off-road, ed agli schizzi sollevati dai pneumatici che sfrecciano
sull'asfalto bagnato, che finalmente si presentano in discreta
forma.
Stupende anche le cosiddette “vetture premium” caratterizzate
Stupende anche le cosiddette “vetture premium” caratterizzate
da interni curatissimi ed una quantità poligonale che esalta
ogni dettaglio, tessuto e materiale, grazie a texture finemente
disegnate e la tradizionalmente realistica resa della palette
cromatica. Altalenanti, invece, le vetture standard: alcune
sembrano veramente arrivare da un passato antichissimo e
sfigurano in maniera evidente rispetto alle colleghe più
prestigiose. Altre (molte altre) sono state invece aggiornate,
almeno per quanto riguarda le livree esterne, e riescono per
fortuna ad amalgamarsi in maniera decorosa all'impianto
grafico del titolo. Ovviamente chi predilige la visuale interna
sarà abbastanza inorridito dalla presenza di un “cruscotto
standard”.
Parlando della qualità d'immagine, è confermata una risoluzione
Parlando della qualità d'immagine, è confermata una risoluzione
di 1080p, che rispetto a GT5 passa dai 1280x1080 ai 1440x1080,
abbandonando anche a 720p l'Anti Aliasing MSAA via GPU,
in favore dell'ormai onnipresente soluzione software MLAA,
ottenuta utilizzando le SPU del Cell. La pulizia video rimane
quindi ottima, salvo alcuni difetti tipici della tecnologia
utilizzata come un leggero shimmering e un'immagine più
morbida e meno definita.
Il lavoro eccellentissimo sul fronte tecnico, tuttavia, si paga
Il lavoro eccellentissimo sul fronte tecnico, tuttavia, si paga
in termini di stabilità. Allo stato attuale dei fatti la potenza
dell'hardware sembra essere uno scoglio impossibile da
aggirare per Gran Turismo 6, che si trova a doversi confrontare
con una serie di problemi particolarmente evidenti.
Il tearing si nota su ogni pista, indipendentemente dalla visuale,
Il tearing si nota su ogni pista, indipendentemente dalla visuale,
ed anche il framerate non è sempre stabilissimo. I cali sono
molto frequenti con la visuale interna, mentre la situazione è
abbastanza stabile scegliendo l'inquadratura da sopra il cofano.
In quel caso i 60 frame vengono intaccati molto più raramente,
ma c'è sempre qualche curva in cui la fluidità cede. Evidente,
in molti casi e purtroppo anche in alcuni circuiti cittadini, il
pop-in di determinati elementi o di certe ombre che si
materializzano all'improvviso sulla scena.
Anche il comparto audio sembra vivere della stessa incostanza
Anche il comparto audio sembra vivere della stessa incostanza
che affligge il parco macchine. Le campionature dei motori
variano moltissimo a seconda dei modelli: in certi casi il suono
si diffonde pulito, nitido e con una tridimensionalità eccezionale, trasmettendo emozioni forti quando si scala marcia e nelle
ripartenze al limite. In altri casi invece il suono è piatto e poco
convincente. In generale la qualità media sembra (purtroppo)
in linea con quella del precedente capitolo, e speriamo che la
patch per l'aggiornamento del comparto acustico arrivi in fretta:
allo stato attuale dei fatti sono solo gli stridii delle gomme
che sembrano esser stati rivisti in maniera consistente, per
supportare soprattutto il lavoro di raffinamento delle sospensioni.
A livello di accompagnamento musicale, invece, bisogna lodare
A livello di accompagnamento musicale, invece, bisogna lodare
una selezione di brani davvero abbondante: al di là di qualche
nome ben noto, molti pezzi abbracciano sonorità rock ed in
alcuni casi si aprono persino alle frange più moderate del J-Pop,
in un'efficace alternanza con i classici motivi di accompagnamento
dei vari menù. Soprattutto nel corso dei replay la Soundtrack
si mostra comunque valida per accompagnare (in maniera molto
discreta visto il bilanciamento dei volumi) le emozioni alla guida.
Kazunori Yamauchi e Poliphony Digital decidono di dare un
Kazunori Yamauchi e Poliphony Digital decidono di dare un
ultimo saluto a questa generazione, presentando proprio alla
fine del ciclo vitale di PlayStation 3 il frutto di un lavoro durato
anni.
Gran Turismo 6 è -finalmente- tutto quello che GT 5 non è
Gran Turismo 6 è -finalmente- tutto quello che GT 5 non è
riuscito ad essere: un approdo sicuro, un traguardo creativo,
un prodotto smisurato. Ma anche questo nuovo GT sarà, in
qualche modo, un viaggio: giacché giunti in prossimità del
traguardo, i veri piloti fremono ancora per tornare a forzare
sull'acceleratore, e sentire il rombo dei motori.
Dedicato a chiunque abbia una vera passione per l'auto, il
Dedicato a chiunque abbia una vera passione per l'auto, il
“Real Driving Simulator” si trascina ancora dietro alcuni dei
difetti storici, legati soprattutto ad un'IA tutt'altro che
competitiva e ad un sistema di danni che quasi viene snobbato
dal team di sviluppo. L'esperienza con il modello di guida, invece,
viene raffinata, anche se GT6 cambia faccia a seconda del
sistema con cui lo si avvicina: per molti il driving system sarà
simile (forse troppo simile) a quello dell'ultimo episodio, e solo
i palati più fini (e quei giocatori muniti di un buon volante)
sapranno assaporare (e godersi) le differenze più incisive.
A qualsiasi di queste schiere voi apparteniate, sappiate
A qualsiasi di queste schiere voi apparteniate, sappiate
comunque che GT6 ha qualcosa che saprà conquistarvi:
dovesse essere una modalità carriera ben strutturata,
un'interfaccia finalmente limpida e pensata per invogliarvi
ad esplorare le caratteristiche del gioco, oppure tutti quei
delicatissimi colpi di testa che rappresentano la diretta volontà
di una delle personalità più trascinanti dell'industria videoludica.
Il consiglio, quindi, è uno solo: mettetevi al volante e godetevi
il viaggio.
VOTO GLOBALE 8.8
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