sabato 19 novembre 2016

THE LAST OF US REMASTERED: COME GIRA SU PS4 PRO

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La prima cosa che mi viene da dire e pensare, parlando di The Last of Us Remastered, è che risulta abbastanza difficile immaginarlo come un gioco della scorsa generazione. Certo, è uscito quando ormai il ciclo vitale di PS3 stava per completarsi, ma il fatto è che ancora oggi la splendida avventura raccontata da Naughty Dog rimane un gioco bellissimo da vedere. Per capirci, in questi giorni abbiamo provato Assassin’s Creed: The Ezio Collection, e l’impatto con Assassin’s Creed II, uno dei titoli graficamente più belli della scorsa generazione, almeno nel mio ricordo, è stato abbastanza shockante. Anche se rimasterizzata per PS4 e Xbox One, e anche se visualizzata in 4K grazie al supporto per PS4 Pro, la prima avventura di Ezio ha mostrato notevolissimi segni di vecchiaia.

Con The Last of Us questo non succede. Non in questi termini, quantomeno. Si può sicuramente notare da alcuni elementi che l’impianto grafico del gioco è stato inizialmente pensato per girare su PS3, ma l’impatto complessivo è comunque serenamente paragonabile a quello offerto da molti giochi di questa generazione. E questa riflessione mi viene in giorni in cui non sto facendo altro che passare da un test su PS4 Pro all’altro, guardando giochi in 4K e HDR, ovvero il massimo che si può ottenere dal mondo console al momento, dal punto di vista visivo. Il fatto che The Last of Us risulti ancora bello in mezzo a tutto ciò, la dice lunga sulla qualità del lavoro originale.

Fatta questa premessa, andiamo ora a vedere come si comporta l’avventura di Joel ed Ellie sul nuovo modelo di PS4. Ricordiamo innanzitutto che questo remaster è uscito due anni e mezzo fa su PS4 e già allora era notevole dal punto di vista tecnico. Partiamo infatti da una base già validissima, con il gioco che sulla console standard può girare a 1080p e 60fps (anche se non proprio sempre fissi), oppure a 1080p e 30fps (stavolta molto stabili), con quest’ultima modalità che migliora anche la qualità di alcuni elementi grafici, come le ombre, oltre a offrire un antialiasing leggermente migliore.

Partendo da questa base, anche su PS4 Pro il gioco offre due modalità legate alla frequenza di aggiornamento delle immagini, chiaramente sparando molto più in alto la risoluzione in entrambi i casi. Sulla PS4 “potenziata” possiamo infatti scegliere tra una risoluzione di 3840x2160 (4K nativo) a 30fps fissi, o una di 3200x1800 con target di 60fps. In pratica, le due modalità già utilizzabili su PS4 standard, si trasformano nel modo seguente su PS4 Pro.
1080p/30fps su PS4 diventa 2160p/30fps su PS4 Pro.
1080p/60fps su PS4 diventa 1800p/60fps su PS4 Pro.

In entrambi i casi, il vantaggio in termini di risoluzione è notevole. Per il frame rate, invece, c’è un discorso a parte da fare. Se nel caso dei 4K nativi a 30fps il frame rate è stabilissimo, lo stesso non si può dire della modalità a 1800/60, che di tanto in tanto si discosta dal suo target di 60fps. Lo faceva anche la modalità 1080/60 su PS4 standard, ma più raramente e in modo meno accentuato. Già sulla console normale, insomma, chi predilige la stabilità può sentirsi costretto a scegliere la modalità a 30fps. Su PS4 Pro questa cosa è ancora più vera, considerando oltretutto che il vantaggio in risoluzione è anche superiore (2160p contro 1800p).

Ora, il “problema” è che tutto ciò vale per i possessori di un TV 4K. Per chi gioca su Full HD, invece, la situazione è ancora più delicata ed è per molti versi simile a quella che abbiamo constatato in questi giorni provando Skyrim. Lanciando The Last of Us Remastered su PS4 Pro con un televisore Full HD, i vantaggi che otteniamo rispetto al gioco eseguito su PS4 standard si limitano, come spesso succede, al solo supersampling. Nel caso dei 30fps fissi, la risoluzione viene downscalata a 1080p dai 4K nativi a cui viene renderizzata dalla console, con il risultato che l’immagine è comunque più definita dell’originale. Niente di clamoroso, ma - considerando che i 30fps sono decisamente fissi - un piccolo vantaggio comunque c’è.

Diverso è il caso della modalità 60fps. Il supersampling c’è comunque (da 1800p a 1080p), ma il frame rate è in alcuni casi peggiore di quello che si ottiene usando la modalità 1080/60 su PS4 standard. In nessuno dei due casi i 60fps sono stabili sempre, ma su PS4 Pro, per via della risoluzione di rendering molto più alta (e quasi del tutto “sprecata” su schermo Full HD), i cali sono meno rari e più netti.

Insomma, come registrato nel caso di Skyrim, anche con The Last of Us Remastered, i possessori di TV Full HD si troverebbero a dover barattare miglioramenti minuscoli con prestazioni seppur di poco peggiori. Prestazioni di poco peggiori che rimangono anche nel caso di TV 4K, ma lì se non altro i miglioramenti sono di alto livello (considerato anche il supporto all’HDR, di cui parliamo tra poco).
Ancora una volta, quindi, ci troviamo di fronte a un caso in cui gli sviluppatori hanno palesemente preferito puntare quasi solo al 4K. E ancora una volta, sinceramente, non mi spiego perché. Nel caso di Skyrim, ok, lì si è optato per un’unica renderizzazione, e quindi almeno, pur non giustificandolo minimamente, uno il vantaggio per lo sviluppatore lo intravede. Ma nel caso di Naughty Dog, che comunque offre per il suo gioco due diverse renderizzazioni (2160p e 1800p), ma perché la seconda delle due non la tari un po’ più in basso assicurandoti così i 60fps fissi? Una volta che hai dato i 4K con 30fps stabili a chi li gradisce (e questa è nettamente, al momento, la modalità migliore del gioco, sia per grafica che per stabilità), perché non accontentare - ma per bene! - anche chi preferisce il frame rate? Imposta la modalità 60fps a 1440p anziché 1800p, no? Così in un colpo solo ottieni un’alternativa valida all’altra modalità anche per chi ha un TV 4K e, soprattutto, offri ai possessori di 1080p un miglioramento di prestazioni sulla versione base del gioco (che pure fa fatica a mantenere fissi i 60).

Speriamo, come nel caso di Skyrim, che un aggiornamento possa risolvere il problema. E speriamo, soprattutto, che nel prossimo futuro gli sviluppatori siano in generale più propensi a tenere in considerazione le esigenze di chi ha ancora un televisore 1080p. La potenza di PS4 Pro potrebbe permettere prestazioni migliori in tutti i giochi PS4 esistenti e - in alternativa - prestazioni uguali con grafica migliorata (per risoluzione o qualità). La cosa che si vede più spesso in questa prima ondata di titoli, però, è solo la risoluzione più alta. Che va benissimo, intendiamoci, il passaggio al 4K è una cosa che ci piace eccome, ma ci piacerebbe anche avere qualcosa in più in 1080p, in questi anni di passaggio.

Tornando alle feature supportate, The Last of Us Remastered permette di selezionare anche il supporto all’HDR, per i televisori compatibili. The Last of Us è un gioco che offre dei momenti artisticamente spettacolari, e in alcuni di questi l’HDR interviene valorizzando ombre, luci e colori con contrasti molto efficaci. In altri momenti i vantaggi sono invece minori e, accendendo e spegnendo l’HDR, in alcune situazioni la scelta trauna visualizzazione e l’altra sembra più una questione di gusti.

Mi viene da pensare a cosa si potrà fare con l’HDR quando gli sviluppatori cominceranno ad avere in mente questa feature fin dall’inizio della loro lavorazione a un prodotto. Non c’è dubbio, infatti, che finora stiamo vedendo questa funzione applicata a giochi che sono nati quando ancora non era possibile utilizzarla: mi aspetto risultati decisamente migliori in futuro. Penso che l'HDR 
possa cambiare molto anche da pannello a pannello. Insomma, se per già per il 4K siamo palesemente in una fase iniziale (ma ai salti di risoluzione siamo abituati praticamente da sempre e il vantaggio numerico lì è comunque semplice: più pixel, migliore definizione), con l’HDR il discorso è ancora più valido, considerando anche il modo in cui è necessariamente legato al lato artistico di una produzione.

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