sabato 7 dicembre 2019

Shenmue III Recensione PS4 PC





Sono passati ben 18 anni dal secondo capitolo della serie e in un quasi ventennio sono cambiate tantissime cose nel mondo dei videogiochi. Ma al contempo la serie nata su Dreamcast ha mantenuto una base di fan importante che ha richiesto a gran voce un nuovo capitolo della saga. Come sono andate le cose? Continuate a leggerlo per scoprirlo!

Il mitico Yu Suzuki, per Shenmue unì elementi d’azione dal suo classico arcade Virtua Fighter con delle meccaniche RPG per creare un titolo a suo tempo epico. Comunemente conosciuto come uno dei progetti più ambiziosi della storia, Shenmue ha catturato l’immaginazione di giocatori di tutto il mondo con la sua ambientazione unica, la sua storia intima e cinematica, le sue battaglie realistiche ed i suoi minigiochi divertentissimi.

In barba a tutti i cambiamenti avvenuti in queste generazioni di console, Shenmue III non si discosta troppo dai suoi predecessori. Questo ovviamente è già un elemento discriminante per comprendere se possa fare al caso vostro o meno. Se siete fan di vecchia o nuova data della serie, SIII scalderà il vostro cuore e vi appassionerà per tantissime ore di gioco. In caso contrario vi spieghiamo meglio come “funziona” e poi decidete come meglio credete…

Continua così la storia di Ryo Hazuki, un giovane degli anni 80, iniziata dalla ricerca di vendetta e giustizia per l’assassinio del padre avvenuta da parte della criminalità organizzata cinese intenzionata a mettere le mani su poteri magici misteriosi. La sua odissea da un punto di vista interattiva è stato il primo tentativo di realizzare una simulazione di vita vera e propria con vari parametri da tenere in considerazione per il nostro Ryo a cominciare dalle più basilari come il cibo.

Il tutto da un punto di vista videoludico può essere inquadrato come un action adventure corredato da moltissimi minigiochi e vari dialoghi con cui proseguire nella nostra personalissima avventura. Poi ovviamente c’è tutta la componente picchiaduro e qui ci sono le principali variazioni rispetto ai capitoli precedenti con un approccio maggiormente influenzato dagli RPG e dando molto più peso agli allenamenti per migliorare i propri parametri di combattente.

Se al momento dell’uscite, Shenmue era un vero e proprio kolossal da tripla A, questo terzo capitolo è nato grazie in primis ad un crowfunding di Kickstar e dunque potete facilmente capire come si possa in un certo senso considerare un titolo indie. La sensazione è di trovarsi di fronte ad una sorta di masterizzazione in alta definizione dei primi due capitoli, effetto simile anche per quanto riguarda la colonna sonora con tutti i distinguo del caso ovviamente. Questo significa che tutta la bellezza estetica e cromatica della serie è rimasta ma non possiamo non notare problemi di frame rate ed un dettaglio delle texture ben lontano dalla qualità dei titoli al top al giorno d’oggi.


Shenmue III Recensione – IN CONCLUSIONE

Se già nei primi anni del nuovo millennio. Shenmue non era un titolo destinato a tutti i palati videoludici, il terzo capitolo della serie diviene ancora più un prodotto di nicchia visto che non si discosta molto dai suoi predecessori ma con sulle stesse spalle quasi due decenni di più. Un prodotto sostanzialmente per fan, apprezzabilissimo sotto molti aspetti ma che oggettivamente risulta essere claudicante sotto l’aspetto visivo. Ma per i veri fan si supera questo e molto altro ancora.
Shenmue III  – VOTO 8

0 commenti:

Posta un commento

la tua opinione è importante, dicci cosa ne pensi