mercoledì 15 gennaio 2014

Lightning Returns: Final Fantasy XIII in ANTEPRIMA


Per uno dei soliti scherzi del destino, abbiamo avuto 
l'opportunità di trascorrere alcune ore in compagnia di 
Lightning Returns: Final Fantasy XIII qualche giorno 
prima di Natale, ma solo ora possiamo parlarvene diffusamente.
 Dopo mesi di indiscrezioni e brevi prove giocate, ci è 
stata offerta la possibilità di trascorrere alcune ore in 
compagnia di un codice praticamente completo.
Abbiamo potuto così fare luce su alcune premesse
 narrative (ma buona parte di esse ce le terremo per noi. 
Niente Spoiler!), oltre che testare con mano il ritmo di gioco 
e la struttura delle missioni.
Il terzo capitolo della trilogia di Lightning approderà su
 Playstation 3 ed Xbox 360 il prossimo 14 Febbraio: pur
 portandosi dietro alcuni elementi appartenenti all'episodio
 pubblicato nel 2009, c'è un forte senso di sperimentazione 
e la volontà di anticipare la direzione che il JRPG Square
 Enix intraprenderà con Final Fantasy XV.

USCITA PREVISTA: 14/02/2014...prenota ora da 
HAPPY GAME !!!



La trama di Lightning Returns vede un salto di 500 anni
 rispetto a Final Fantasy XIII-2, che già con i suoi viaggi
 del tempo aveva creato un bel po' di scompensi in quanto
 a timeline della trilogia. Non solo, il mondo di gioco, 
l'arcipelago di Nova Chrystalia, ha appena 13 giorni di 
vita prima che l'apocalisse lo inghiotta. Una maledizione è 
stata lanciata contro tutti gli abitanti, e Lightning è ripescata 
dalla divinità della luce Bhunivelze proprio per salvare il mondo.
O meglio: barattare la sopravvivenza di Nova Chrysalia con
 quella della sorella Serah. Uno scambio che grava sulle 
spalle di Lightning, se avete memoria di come finiva
 Final Fantasy XIII-2...
La fanciulla dai capelli rossicci non è l'unico personaggio
 a fare ritorno diecimila anni nel futuro: con lei ci sono
 Hope, "grillo parlante" di Lightning nell'asettica e 
atemporale Arca, e Snow, ora signorotto di Yusnaan,
 una delle quattro ambientazioni di gioco. Tra i nuovi
 personaggi vi è Lumina, misteriosa ragazza protagonista
 della demo giocata all'E3, la quale nasconde un segreto...
Senza indugiare in altri dettagli, ci preme sottolineare
 come la sceneggiatura di Lightning Returns: Final Fantasy
 XIII sia ben scritta e ben ponderata. Ogni meccanica 
di gioco ha una giustificazione narrativa e viene ben
 raccontata attraverso dialoghi fitti, accompagnati da
 immagini esemplificartici ed infografiche: nel tentativo
 di raccontare l'ultima avventura di Lightning nella maniera 
più chiara possibile, gli sceneggiatori cadono purtroppo in
 quella verbosità tipicamente nipponica fatta di righe su 
righe di spiegazione.
Nel complesso dalla manciata di ore di gioco possiamo 
dirci soddisfatti: siamo curiosi di scoprire come si evolverà
 la storyline apocalittica e come si integrerà la trama
 principale con le missioni secondarie finalizzate nel 
salvare quante più persone possibile.

Luxerion è anche detta Città Sacra. E' la prima location
 che incontrerete nell'avventura: un nucleo urbano moderno
 ed elegante, nel quale convivono luoghi di culto (la maestosa
 cattedrale domina la città), negozi di griffe dell'Alta Moda
 e due stazioni ferroviarie, quella Nord collegata con
 l'altra città del gioco, Yusnaan, quella Sud che fa tappa
 nelle terre selvagge, meglio note come Confini Selvaggi 
Dune Arse.
A Luxerion sta andando in scena una dura contrapposizione
 tra due opposte visioni circa il Giorno del Giudizio, i Figli
 di Etro e l'Ordine. Le prime missioni principali sono un misto
 di indagine ed esplorazione dei vari livelli della città: sin 
da subito emergono tutte le sfumature di grigio che avvolgono
 le due fazioni, con le quali interagirete.
"Lo stile nipponico emerge da ogni linea di dialogo e 
dalle esatte proporzioni architettoniche, così come dalla 
presenza divina la cui personalità raccoglie innumerevoli
 dettami dello shintoismo.
Della trilogia di Final Fantasy XIII tale episodio è il più
 metafisico, non tanto nel modo di scrivere i dialoghi,
 quanto nei contenuti proposti e nelle giustificazioni
 che si danno agli elementi chiave del gameplay"Lightning avrà immediatamente a che fare.
Missioni di raccolta, incontri con artisti di strada e 
inaspettati mid-boss domineranno i primissimi momenti
 del titolo Square Enix. Una scelta piuttosto conservatrice,
 che però viene rinvigorita dallo scoccare del tempo. 
Già, perchè il tempo di Lightning su Nova Chrystalia non
 è infinito: al termine di ogni giorno (circa 45 minuti reali) 
essa sarà trasportata sull'Arca, dove potrà chiedere consigli
 Hope, riaffrontare i boss nella Libreria o divertirsi con 
la customizzazione all'interno del menù Assetto. 
Qui il giocatore può modificare liberamente il completo 
indossato, l'arma prescelta, lo scudo abbinato e le abilità 
che compongono uno Schema. Anche se Square Enix ha già
 annunciato come DLC pacchetti di armi, costumi ed abilità
ispirati a Yuna di Final Fantasy X, Aerith e Cloud di Final
Fantasy VII, la feature non ha solo pretese di lucrosità:
 piuttosto, il giocatore può decidere come schierare in
 campo l'eroina dai capelli rosa, come alternare i tre
 Schemi concessi in battaglia ed eventualmente modificarli
 in base al nemico che gli si para dinnanzi.
Ritornando sul sistema temporale, abbiamo finalmente 
compreso come le missioni principali non intacchino il monte
 ore totale (c'è il solo limite di completare una missione entro 
il tramonto), mentre sono le missioni secondarie a sottrarre
 piuttosto che aggiungere ore al computo di Lightning:
 la fine del mondo può essere così rallentata dialogando 
con gli abitanti di Luxerion, accettando più incarichi come
 se ci trovassimo all'interno di un MMORPG e portandoli a 
termine, mentre si indaga sui ben più complessi incarichi
 principali. Uccidere due o tre mostri, ritrovare il determinato
 artefatto o raggiungere un preciso luogo consente di salvare
 un individuo: si tratta di attività secondarie che, qualora 
ignorate, non impediranno di arrivare a fine gioco, ma le
 richieste d'aiuto giocheranno comunque un ruolo nell'economia
 complessiva del gioco, e nell'adnamento della trama.


Il battle system ha subito minime variazioni. Ci ritroviamo 
anche in questo caso con una meccanica che unisce la selezione
 degli attacchi come se ci trovassimo in un vecchio Final Fantasy
 a turni, con le fasi di attacco e difesa in tempo reale. Dopo 
due episodi ci siamo abituati a gestire le peculiarità di Final
 Fantasy XIII, tuttavia Lighting Returns inserisce alcune feature
 inedite capaci di offrire maggior dinamismo (ma non la tanto
 temuta svolta action), a patto di sopportare una lieve 
semplificazione.
I combattimenti avverranno sempre e comunque contro un 
singolo nemico per volta, sia esso un dolce Rosicchiotto o 
un Gremlin "cittadino". Tale decisione ha comportato la
 rimozione del lock-on, tant'è che Lightining in principio di 
combattimento aggancerà il nemico e da una distanza
ravvicinata effettuerà ogni tipo di attacco.
Tre sono le barre (Schema) a disposizione: Divinity si 
concentra sugli attacchi corpo a corpo, Sorceress sugli 
incantesimi e Dark Muse sull'evocazione degli elementi.
 Ovviamente più un attacco è potente, maggiore è il tempo
 richiesto dalla barra ATB per ricaricarsi: ecco quindi che sarete
 costretti a switchare via LB da uno Schema ad un un altro,
in attesa che quello appena esaurito si ricarichi.

Il velo di soprannaturalità torna utile anche per 
connotare un level design tendente al barocco, ma 
non esattamente all'avanguardia, come si nota sopratutto
 nel campo delle animazioni, nella gestione delle trasparenze e dell'illuminazione. Il Crystal Engine è qui portato sino alle
 estreme possibilità, mostra performance convincenti per 
ciò che concerne le texture e gli elementi di contorno
 (ad esempio effetti particellari un po' inutili quali fuliggine
 e piume), ma certamente non potrà più essere la base per i
 progetti futuri del colosso nipponico, che infatti si è già 
attrezzata con il Luminous Engine intravisto in Final 
Fantasy XIV: A Realm Reborn ed i futuri Final Fantasy XV
 e Kingdom Hearts III.
Il codice da noi testato, pressochè completo, era già 
completamente localizzato in italiano, come avete potuto
 constatare dai nomi delle location riportati nell'articolo.
 Il doppiaggio, invece, è quello inglese, di buona fattura
 e con le medesime voci dei capitoli precedenti. Tuttavia,
 per fare un gradito omaggio ai nippofili Square Enix pubblicherà
 in concomitanza con la pubblicazione europea un pacchetto
 contenenti le voci giapponesi: esso sarà gratuito fino alla
 fine di Febbraio, dopodiché sarà ugualmente scaricabile
 seppur a pagamento.

Ad un mese esatto dalla pubblicazione europea di
 Lightning Returns: Final Fantasy XIII, abbiamo
 nuovamente provato il capitolo conclusivo della trilogia
 di Lightning. Mentre il sistema di combattimento subisce 
minime correzioni, è la novità delle missioni a tempo ad incidere maggiormente sui ritmi di gioco: Lightning ha 13 giorni 
di tempo per salvare l'umanità ed ogni missione secondaria 
che porterà a termine con successo le permetterà di portare
 in salvo un individuo in più. Ciò non preclude gli utenti dal
 vedere il finale del gioco, ma avrà senz'altro delle ripercussioni
 su quale finale sarà loro mostrato. Rimanete sulle pagine di 
HAPPY GAME per l'approfondita recensione che sarà pubblicata 
qualche giorno prima dell'uscita del gioco in Europa.

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