Sony svela i titoli scaricabili gratuitamente dagli utenti Playstation Plus per il mese di marzo. Sei giochi complessivi, per PS4, PS3 e PS Vita.
BROFORCE (PS4)
Azione, azione, e ancora azione. Questo è Broforce, frenetico action 2D a scorrimento che sembra provenire direttamente dall’epoca d’oro del genere. Parodia dei film d’azione anni Ottanta, tutti esagerazione ed esplosioni, Broforce ci metterà nei panni di alcuni personaggi ispirati direttamente ai protagonisti delle pellicole di quell’epoca, impegnati a salvare il mondo dall’ennesima minaccia. Il pezzo forte del gioco è la completa deformabilità dei livelli, distruttibili pixel dopo pixel, in un tripudio di fiamme e detonazioni. Ciò consentirà approcci di volta in volta diversi nello scontro coi nemici. Insomma, il divertimento è assicurato, rafforzato ulteriormente da un ottimo sistema di controllo.
GALAK-Z (PS4)
Galak-Z è un mix di ambientazioni fantascientifiche in salsa anime e di meccaniche da shoot ‘em up anni Ottanta, offerto in una veste tecnica ineccepibile. Impersonando A-Tak, ultimo sopravvissuto della sua flotta, dovremo sconfiggere a bordo della nostra astronave Galak-Z il temibile Impero e salvare la Terra dalla distruzione. Il gioco si caratterizza per un sistema di controllo efficacissimo quanto difficile da padroneggiare. La varietà di nemici e situazioni, unita a una buona struttura di upgrade della nave aggiungono profondità a un titolo che potrebbe rivelarsi frustrante per chi non è avvezzo agli sparatutto old-style. Per tutti gli altri, Galak-Z è un imperdibile gioiellino di raffinatezza tecnica e impegnativo quanto appagante gameplay.
SUPER STARDUST HD (PS3)
Remake in alta definizione di un titolo uscito millenni fa su PC e Amiga, Super Stardust HD è un classico sparatutto ad ambientazione spaziale, un rutilante vortice di azione ed esplosioni nel quale dovremo respingere ondate di asteroidi e alieni. La curva di apprendimento è abbastanza ripida, come spesso avviene in titolo dal gameplay ispirato ai difficili sparatutto di una volta, tutti tecnica e concentrazione. L’assenza di un multiplayer cooperativo online e una generale mancanza di varietà nelle ambientazioni ne minano in parte l’appeal, che resta tuttavia intrigante per tutti i nostalgici dell’epoca d’oro degli arcade.
THE LAST GUY (PS3)
Un misterioso raggio viola proveniente dallo spazio ha raggiunto la Terra. Chi ne viene colpito si trasforma immediatamente in un orribile mutante. Toccherà a un eroico agente raggruppare e salvare i superstiti, sparsi in 15 diverse città, e riportare la serenità sul pianeta. È questa la semplice trama alla base di The Last Guy, divertente puzzle game strategico, tanto spartano quanto immediato e stimolante. Graficamente, il gioco è caratterizzato da una visione dall’alto di tipo satellitare, che ricorda quanto offerto da Google Maps. Il gameplay ha invece reminiscenze di titoli storici quali Snake (gli umani di volta in volta salvati formeranno un serpentone che dovremo difendere dalle incombenti minacce) e Pac-Man.
FLAME OVER (PS VITA)
Vestiamo i panni dell’intrepido pompiere Blaze Carruthers e portiamo in salvo il maggior numero di persone e animali, imprigionati tra le fiamme. È questo il semplice concept di Flame Over, titolo per PS Vita pubblicato per la prima volta un anno fa. Un mix tra sparatutto e roguelike (una sola vita a partita, mappe generate casualmente, ecc.) che al di là del suo aspetto colorato e cartoonoso si rivela immediatamente impegnativo e per nulla scontato. La presenza di un tempo limite entro il quale portare a termine le singole missioni aggiunge un’ulteriore componente di difficoltà in un contesto che già richiede abilità e scaltrezza. La buona rigiocabilità, garantita dai bonus acquisibili nel corso delle missioni, è la ciliegina sulla torta di un titolo forse non memorabile, ma che svolge in pieno il proprio compito.
REALITY FIGHTERS (PS VITA)
Inserito nella line-up di lancio di PS Vita nell’ormai lontano 2012, Reality Fighters è un picchiaduro che fa della personalizzazione il proprio cavallo di battaglia. Utilizzando la fotocamera della console portatile Sony, è infatti possibile appiccicare il nostro volto, o quello di amici e parenti, a un lottatore e utilizzarlo liberamente all’interno del gioco. Simpatica anche la possibilità di creare arene in realtà aumentata, sempre grazie alla fotocamera della console, che “ambienta” il combattimento in contesti reali. I motivi di interesse, purtroppo, finiscono qui: Reality Fighters si rivela infatti un titolo decisamente debole, minato da una AI scarsa e da un limitatissimo numero di combo e mosse speciali. Un picchiaduro per principianti e nulla di più.
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