sabato 23 novembre 2013

PlayStation 4 - Ps Vita Remote Play - Speciale


Una delle funzionalità più interessanti di PlayStation 4 
è quella del Remote Play su PsVita, promossa fin dal 
momento del lancio come un'ottima occasione per sfruttare
 anche in ambiente casalingo il bellissimo schermo OLED
 della console portatile.
L'idea di Sony, che ha imposto agli sviluppatori di inserire
 il supporto per la "riproduzione remota" su tutti i titoli next-gen, 
è quella di creare un vero e proprio "ecosistema PlayStation", 
che sappia trasformare il gaming in ambito domestico.
Anche Ps4 cerca così di avvicinarsi alle conquiste di Nintendo
 e del suo WiiU, che grazie all'Off-Tv Play su Gamepad ha -già
 da un anno- rotto i vincoli che incatenavano l'hardware casalingo
 al televisore.
Il Remote Play, in ogni caso, ha stuzzicato non poco la fantasia
 dei giocatori, che hanno iniziato a vedere PsVita come una
 console perfetta per supportare la macchina di nuova generazione, 
chiedendo con parecchia insistenza un bundle con entrambe 
le console (le ultime voci lo vogliono in arrivo a dicembre, 
entro natale).
Ora che la "scheggia nera" di Sony è finalmente inchiodata 
al mobile del nostro salotto, vediamo quindi come se la cava 
il Remote Play.
La prima cosa da fare per godersi i titoli Ps4 direttamente
 su PlayStation Vita è eseguire l'appaiamento delle due console.
 Il processo è molto semplice, e può essere effettuato andando
 nell'apposito menù presente fra le "Impostazioni" di PlayStation 4. Selezionando la voce corretta verrà visualizzato sullo schermo 
un codice a sei cifre, che andrà inserito su Vita: dopo l'ultimo 
aggiornamento del firmware, infatti, avrete notato che sullo 
schermo del portatile è comparsa l'icona "Collegamento Ps4", 
che funziona esattamente come un normale applicativo. Una 
volta messi in connessione i due hardware, il procedimento
 sarà completo e potrete usare l'handheld per le opzioni di
 riproduzione remota.
L'appaiamento, in verità, vi permette anche di sfruttare Vita
 come "Second Screen", in tutti quei giochi che prevedono 
funzionalità del genere: su Assassin's Creed IV: Black Flag 
potrete usare la console per visualizzare la mappa, mentre in 
Battlefield 4 potrete gestire il Commander Mode, e con Watchdogs,
 quando sarà il momento, avrete accesso a interessanti opzioni
 per il multiplayer asimmetrico. Viste le dimensioni dello schermo,
 però, l'esperienza su un qualsiasi tablet (anche sui device da 7") 
resta sicuramente migliore, dal momento che la navigazione è
 infinitamente più comoda.
Selezionano "Riproduzione Remota", invece, sullo schermo verrà
 inviato direttamente il segnale video della TV, e la console si 
trasformerà in un vero e proprio controller: il Dualshock 4 verrà
 scollegato, ed il controllo dovrà avvenire solo ed esclusivamente
 via Vita.
Segnaliamo che mettendo la console in Stand-By al momento 
dello spegnimento (il led sulla superficie laterale diventerà giallo)
 potrete anche accendere la macchina direttamente da PsVita 
(non è possibile, di contro, se Ps4 è completamente spenta),
lasciando quindi spento il televisore.
Il sistema di streaming da Ps4 a PsVita funziona sfruttando
 il network locale, quindi la qualità delRemote Play dipende 
direttamente dal router e dalla connessione. Cercate di tenere
 libera la banda in download, e di avere pochi dispositivi collegati; 
non farebbe male neppure un router con protocollo 802.11n,
anche se dubitiamo che la frequenza di trasferimento dati di
 PsVita superi quella praticamente standard di 54Mbit/s 
(purtroppo non ci sono dati ufficiali a riguardo).
Il Remote Play, in ogni caso, sfrutta il framebuffer di Ps4
per effettuare il downscaling dell'immagine, che viene convertita
 dalla risoluzione nativa (1080p) a quella dello schermo OLED
 di PsVita (960x544). Il protocollo di conversione utilizzato è 
l'h.264, che permette di avere un segnale non troppo 
"ingombrante", facilmente viene inviato al portatile che deve
 solo decodificarlo. Di contro PlayStation Vita invia alla sorella 
maggiore solo gli input, ed il processo non è quindi troppo 
dispendioso.

"Per il momento l'esperienza di gioco su PsVita è, anche in 
presenza di qualche artefatto e di una riduzione della fluidità
 minima, più che discreta"Il risultati, giocando con Killzone:
 Shadow Fall, si vedono subito. L'input lag è veramente ridotto
 (ma ovviamente presente), e la qualità del segnale appare 
globalmente molto buona.
Per risolvere eventuali problemi legati alla ridotta disposizione
 dei tasti Sony ha deciso di sfruttare in maniera standard il 
touchpad posteriore della console, suddiviso in quattro zone
 che assumono il ruolo dei due dorsali (L1 e R1) e del "click" 
delle leve analogiche (L3 e R3). La soluzione, dopo un po' di 
pratica, risulta tutto sommato indovinata, anche se non 
comodissima. In Killzone lo sprint risulta un po' macchinoso,
 così come il lancio delle granate o l'attacco corpo a corpo con
 il calcio del fucile. Ovviamente in altre tipologie di giochi 
non si fa fatica a giocare usando solo i grilletti (che qui purtroppo
 perdono la corsa). Insomma bisogna mettere in contro un po'
 di sacrifici, ma tutto sommato il control scheme funziona e, 
a patto di non voler giocare online restando competitivi, il 
Remote Play su Vita è un buon compromesso, che permette 
di godersi sul piccolo schermo soprattutto le esperienze 
Single Player meno frenetiche. Non provate ad esempio a 
giocare a Resogun.
Dal punto di vista della qualità video, a patto di possedere
 una buona connessione i risultati sono discreti. Generalmente 
il segnale non appare troppo artefatto, e la perdita di qualità 
è molto ridotta. Il framerate sembra rimanere fermo sui 25fps 
anche se quello di origine era maggiore (30 o 60 Fps): la 
fluidità è comunque garantita e non si notano scatti. Di tanto
 in tanto, tuttavia, può capitare di notare qualche problema
che assomiglia ai fenomeni di tearing: si tratta ovviamente 
di difetti di trasmissione del segnale video, che a volte 
"spaccano" lo schermo anche in verticale. Si tratta per fortuna
 di episodi molto rari. Un po' più evidente, invece, è 
l'abbassamento della risoluzione che avviene quando, ad 
esempio con Killzone Shadow Fall, muoviamo rapidamente 
la visuale: in questo caso l'immagine tende a sfocarsi
 leggermente, per poi tornare nitidissima appena lasciamo
 lo stick analogico. La questione sembra legata all'algoritmo
 di compressione video, che nei momenti in cui la visuale si
 muove deve inviare alla console un numero maggiore di 
informazioni (gli algoritmi segnalano, pixel per pixel, le
 differenze rispetto al fotogramma precedente).
Anche al netto di questi piccoli difetti, l'esperienza di gioco 
risulta piacevole, e la tecnologia realizzata da Gaikai è 
francamente ottima. Il fatto che adesso il Remote Play sfrutti
 un dispositivo Hardware dedicato (lo stesso che effettua
 l'upload e lo streaming dei video usando il tasto Share), e
 non tolga più potenza computazionale al processore (come
 invece avveniva su Ps3), permette a tutti i giochi di supportare
 la riproduzione remota senza problemi. Siamo davvero curiosi 
di vedere come se la caverà questa tecnologia con il Cloud
 Gaming, che nel 2014 permetterà agli utenti di giocare i 
titoli Ps3 sulla nuova console.

Per il momento, ripetiamo che l'esperienza di gioco su PsVita 
è, anche in presenza di qualche artefatto e di una riduzione 
della fluidità (minima e quasi inavvertibile se il gioco girava 
in origine a 30fps), più che discreta. La possibilità di accendere
 Ps4 usando direttamente PsVita, lasciando quindi spento lo
 schermo, e di cominciare a giocare in mobilità farà sicuramente
 piacere a chi già possiede il portatile e ha intenzione di
 acquistare il nuovo Hardware. Non è qualcosa per cui vale la
 pena, di contro, considerare l'acquisto di Vita assieme a
 PlayStation 4. Ma se Sony volesse proporci un bundle...

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