venerdì 16 settembre 2011
F1 2011: RECENSIONE
07:31
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Altro giro, altra corsa!
L’anno scorso Codemasters gettò in pasto alla community il primo nato dopo l’acquisizione di una delle licenze corsistiche più corteggiate di sempre, ovvero la Formula 1. Un titolo di altissimo livello, che puntava principalmente sul trasmettere le emozioni del torneo iridato, rendendo la gara parte di un tutto ben strutturato, capace realmente di far sentire il giocatore un pilota in erba gettato nel campionato più seguito al mondo, desideroso di farsi valere correndo prima per i team minori per poi ottenere contratti sempre più prestigiosi. A differenza delle altre serie sviluppate dal talentuoso team inglese, F1 si ritrova con un obbligo non facile da rispettare, ovvero l’uscita annuale, costringendo Codemasters a concentrare in un breve arco temporale moltissimo lavoro per portare sugli scaffali un F1 2011 non solo perfezionato in tutti quegli aspetti criticati nel predecessore, ma anche arricchito di novità importanti.
Facciamo carriera, ancora
Avviando F1 2011 ci si accorge subito delle prime importanti novità di quest’anno; prima di tutto il menu iniziale tridimensionale è stato completamente abbandonato in favore un più classico elenco di opzioni, in secondo luogo non dovrete inserire le informazioni del vostro pilota fino a che non avvierete una nuova carriera, snellendo moltissimo l’approccio al gioco. Le modalità presenti sono quelle standard, ovvero Carriera, Multigiocatore e la sezione dedicata alle prove contro il tempo, arricchita dalla possibilità di pubblicare online i propri risultati. La prima è come di consueto il vero cuore dell’esperienza e, similmente all’anno scorso, vi permetterà di indossare la tuta da corsa ed intraprendere il cammino verso il successo, partendo da contratti con i costruttori minori. Una volta stabiliti i dettagli sommari del vostro alter ego, vi ritroverete nel paddock del circuito australiano di Melbourne, dove una voce guida vi illustrerà il vostro rinnovato ufficio. Sempre attraverso un’interfaccia tridimensionale potrete consultare il vostro laptop per leggere comunicazioni via mail da parte del team, ma anche altre informazioni utili, cambiare il casco (da scegliere tra una ventina di modelli) e ovviamente accedere al calendario delle gare, dove avviare il prossimo week-end. Qui ritroviamo il medesimo ottimo livello di personalizzazione dell’esperienza già visto l’anno scorso, che permette di modificare diversi parametri di gara quali la lunghezza della tre giorni, la percentuale di giri da effettuare durante la competizione (a partire da un minimo di tre) per finire con la sezione dedicata al livello di difficoltà. Anche qui sono presenti moltissimi parametri modificabili separatamente, dagli aiuti alla guida al livello di competitività degli avversari (anche quest’anno quattro), passando per l’attivazione del regolamento e della nuova arrivata Safety Car. Ogni gara della stessa stagione potrà essere affrontata in qualsiasi modo, garantendo il massimo della flessibilità.
Avviato il week-end vi ritroverete seduti nella vostra monoposto in attesa ai box, con intorno i meccanici febbrilmente all’opera e gli ingegneri pronti a fornirvi assistenza. La voce del direttore di scuderia vi guiderà nelle fasi inizial, illustrandovi le diverse opzioni presenti, riprese pedissequamente dal capitolo scorso. Così, dallo schermo frontale potrete accedere ad informazioni sui tempi, sulla vostra monoposto, modificare l’assetto nel dettaglio (purtroppo non si segnalano grandi novità sotto questo aspetto, solo minimamente ampliato) e molto altro. Voltando lo sguardo verso i due ingegneri potrete da un lato modificare le gomme e, prima della gara vera e propria, la strategia delle soste, mentre dall’altro caricare uno degli assetti preimpostati per la monoposto e chiedere di scendere in pista. Sempre accessibili da qui, tornano anche gli obiettivi da superare, richiesti dal vostro team al fine di raccogliere dati per incrementare alcune caratteristiche della monoposto, le quali consistono nel battere un certo tempo sul giro durante le prove libere.
Raffinato
Finalmente in pista, il modello di guida si ripresenta perlopiù fedele a quanto proposto l’anno scorso dal brand, ovvero molto completo ed impegnativo senza aiuti attivati, spingendosi principalmente verso la simulazione. Governare le monoposto liberi dagli aiuti del computer è un compito tanto arduo quanto foriero di soddisfazioni una volta assimilato, tanto più immersivo quanto più efficiente sarà la vostra postazione da pilota virtuale. Nonostante il volante sia la scelta migliore per godere del raffinato modello di guida imbastito da Codemasters, il pad si è rivelato sorprendentemente efficace, quest’anno maggiormente, grazie al notevole lavoro svolto nel rifinire la risposta agli input. Siamo infatti rimasti piacevolmente sorpresi dall’efficienza con cui il mezzo risponde ad ogni minima sollecitazione impartita tramite gli analogici. Oltre a vari aggiustamenti minori al sistema di guida, esordisce in F1 2011 un modello fisico completamente rinnovato nella gestione delle sospensioni, ora sensibili ad ogni minima variazione del circuito, con reazioni calcolate al millimetro e in tempo reale. L’effetto risultante è quanto mai convincente alla vista, con mezzi che si muovono restituendo un’ottima sensazione di peso e di aderenza all’asfalto, ma soprattutto pad o volante alla mano, proponendo un nervosismo dell’auto accentuato e facendo sì che le quattroruote reagiscano realisticamente ad ogni contatto coi cordoli. Migliorata la diversificazione tra le monoposto, le cui performance variano in base al team. Purtroppo non ha subito lo stesso grado di attenzione il sistema dei danni, rimasto pressoché invariato rispetto all’anno scorso, quindi non all’altezza della produzione e soprattutto delle capacità del team di sviluppo. Probabilmente sono in gioco anche impedimenti imposti dalla licenza, ma dal brand ci attendiamo molto di più sotto questo aspetto.
A fianco dell’ottimo modello di guida, che porta fiero il marchio Codemasters nel perfetto bilanciamento tra realismo ed accessibilità, troviamo l’inserimento delle nuove regolamentazioni, tra cui si fanno notare subito l’aggiunta del KERS e del DRS, attivabili premendo i rispettivi tasti. Il primo è un sistema di accumulo dell’energia cinetica che permette, quando attivato, di ottenere una spinta propulsiva maggiore, aumentando per una manciata di secondi la potenza del motore. Il secondo invece è un dispositivo che permette di ridurre la resistenza aerodinamica, introdotto nel regolamento del 2011 per favorire i sorpassi. Sarà comunque utilizzabile solo quando vi troverete ad una distanza di un secondo da chi vi precede ed in determinate zone del tracciato.
Abbiamo poi trovato sensibilmente migliorata anche l’intelligenza artificiale, capace di comportarsi in maniera credibile e di offrire una vera sfida ai livelli di difficoltà più alti. I tempi ci sono parsi, salvo qualche raro caso comunque imputabile ad un codice non ancora definitivo al cento per cento, aderenti alla realtà, con tanto di miglioramenti durante le prove e le qualifiche calcolati in tempo reale, e non fittizi. Sempre parlando dell’IA, non siamo più incorsi in particolari problemi durante le soste ai box, riscontrando invece strategie coerenti adottate da parte degli altri concorrenti. Anche in questo caso si è fatto notare qualche sporadico bug, ma sembra che le critiche dell’utenza siano state ascoltate e F1 2011 dovrebbe regalare un’esperienza completa e precisa in ogni dettaglio. Aiuta l’introduzione della safety car, purtroppo non presente nella build inviataci per la recensione: essa dovrebbe entrare in pista coerentemente con la gravità della situazione di gara. Positivo anche l’affinamento delle penalità, decisamente meno frustrante di quanto visto l’anno scorso. Permane qualche imprecisione, con un giudice di gara questa volta un po' troppo permissivo. In F1 2010 esordiva un'importante componente per l'EGO engine (il motore grafico e fisico di Codemasters) dedito alla gestione del meteo, un variabile fondamentale per un titolo che punta a simulare il campionato di Formula 1 nella sua interezza. I risultati erano già ottimi, ma con questo seguito il team ha cercato di superarsi andando a perfezionare il proprio sistema ora in grado di restituire un feeling credibile per tutte le sfumature di bagnato intermedie. Così la scelta delle gomme e la strategia delle soste guadagna una stratificazione in più rendendo possibile il correre dei rischi magari attendendo qualche giro in più prima di passare agli pneumatici da bagnato, cercando di non uscire dal tratto più asciutto.
Citiamo infine la completa revisione dell’interfaccia, finalmente precisa nel restituire utili informazioni, tra cui i sospirati distacchi tra i piloti. Migliorata anche l’affidabilità e la quantità di informazioni inviate via radio dalla squadra, capace di rivelarsi un prezioso alleato in diverse occasioni, soprattutto se sceglierete di eliminare l’HUD affidandovi unicamente a quanto riprodotto sui cockpit virtuali.
Amici e nemici
F1 2011 si mostra impreziosito anche nel comparto multiplayer, dove esordisce una novità molto importante rappresentata dalla modalità cooperativa. Sarà infatti possibile affrontare l’intero campionato affiancati da un vostro amico nei panni del secondo pilota, mettendovi così nel non semplice ruolo di compagni di squadra ed avversari in gara. Uno degli spunti più interessanti della serie è infatti la competizione tra membri dello stesso team: già contro il computer essa riesce a spingere a migliorare i propri risultati per ottenere rinnovata visibilità, ma guadagna ancora più interesse se sfiderete una persona in carne ed ossa. Il supporto all’online vede il numero dei giocatori aumentato a sedici, con le restanti otto auto controllate dalla CPU. Diverse le nuove opzioni inserite per poter mantenere sempre bilanciate le gare, come la libertà di inserire bot nel caso non vi sia un numero sufficiente di partecipanti e bonus o malus legati all’attivazione di aiuti da parte degli utenti con maggior esperienza.
Inserita finalmente anche la possibilità di sfidare un amico via split-screen a due giocatori, risultata sempre fluida durante le nostre prove, nonostante la presenza in pista di ben ventiquattro mezzi.
EGO 2011
Era difficile pretendere da un seguito giunto ad un solo anno di distanza dal predecessore un grosso passo in avanti sotto il profilo tecnico, soprattutto considerata l’elevatissima caratura del comparto grafico proposto dal predecessore. Codemasters ha comunque lavorato anche sotto questo aspetto, prima di tutto aggiornando ogni minimo dettaglio alla stagione in corso nel modellare i mezzi, ma anche nel migliorare la riproduzione dei tracciati (presenti i due nuovi circuiti d’India e Nurburgring). Sono stati implementati anche i cockpit diversificati per ogni scuderia. Abbiamo anche notato un incremento nel livello del dettaglio generale ed un miglioramento nel rendering, più realistico rispetto all’anno scorso. Purtroppo il codice a nostra disposizione ha evidenziato diversi problemi, nella versione Playstation 3 palesati da un aliasing eccessivo e da un frame rate davvero poco stabile. Difetti assenti su Xbox 360, che di contro ci ha messo di fronte a caricamenti lunghissimi. Tali difetti dovrebbero sparire nella versione finale del gioco e appena l’avremo in mano, ci premureremo di aggiornarvi in tal senso.
Da citare l’ottimo lavoro svolto sotto il profilo del sonoro che, scegliendo la visuale dal casco, riesce a dare il meglio di sé grazie ad un numero elevatissimo di effetti mixati per regalare un’immersività quasi totale. Buona anche la scelta dell’accompagnamento sonoro, ascoltabile durante la navigazione dei menu e i replay.
Quest’anno la presentazione generale del gioco è stata migliorata inserendo alcune scene di intermezzo, legate ai vostri risultati sia in qualifica che in gara, le quali mostreranno il vostro pilota talvolta in festeggiamenti, talvolta affranto. Manca ancora una rappresentazione del podio, ma già queste piccole aggiunte giungono gradite.
VOTO: 9,0
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