Come ogni anno, agli albori della nuova stagione, i due principali contendenti alla palma di migliore simulazione calcistica si affacciano sul mercato carichi di nuove aspettative. Come nei migliori derby, le rispettive tifoserie sono pronte a difendere a spada tratta il proprio team in lunghe ed estenuanti discussioni, oltretutto già partite. Chi avrà il Messi più forte? Quante lentiggini ci sono sul volto di Torres? Questi ed altri interrogativi attanagliano i pensieri dell’homo videoludens italiano medio. Finalmente però il tempo delle speculazioni è terminato, quella che ci troviamo di fronte è la versione completa di FIFA 12.
Catenacciari
Durante la lunga gestazione del titolo abbiamo imparato a conoscere le principali novità di questa interazione: impact engine, tactical defending, precision dribbling e pro player intelligence. Dietro questi nomi si nascondono alcuni tra i cambiamenti più radicali che la serie ha conosciuto da quando è approdata sulle console HD. Modifiche che vanno a cambiare in maniera sensibile l'approccio alla partita e che costringono l'utente a re-imparare come si gioca, soprattutto durante la fase difensiva. Uno dei momenti meno riusciti ed intensi dell'edizione 2011 era l'impianto difensivo, che a detta di molti era troppo automatizzato ed elegante per dare reali soddisfazioni. Bastava infatti la pressione di un tasto ed il difensore si incollava automaticamente all'attaccante strappandogli, nella maggioranza dei casi, il pallone. In FIFA 12 si è cercato un approccio diverso: come nel calcio reale la difesa non si attua aggredendo il portatore di palla, bensì coprendo gli spazi ed attendendo il momento opportuno per agire. Gli strumenti che Rutter e soci propongono per consentire tutto ciò sono molteplici e saranno l'esperienza e l'abilità del giocatore a determinare quali usare. La prassi consisterà nel contenere l'attaccante: premendo X (o A su Xbox 360) il difensore si frapporrà automaticamente tra il portatore di palla e la porta e seguirà automaticamente i suoi movimenti, fintanto che la pressione del tasto sarà mantenuta. Tenendo premuto il grilletto sinistro si fronteggerà l'avversario, posizione che dovrebbe agevolare l’intervento diretto. Rilasciando il contenimento si potrà provare ad intervenire. In occasione di un passaggio sbagliato o di un dribbling goffo basterà intercettare il pallone per avere successo, ma se volessimo agire in maniera più decisa potremo effettuare un tackle con il tasto O (o B) o una scivolata (quadrato o X). Entrambe queste mosse dovranno essere utilizzate in maniera avveduta, in quanto se applicate con un tempismo non corretto vi porteranno a commettere fallo o ad aprire enormi crepe nella vostra difesa. Se i giocatori umani non sempre sapranno capitalizzare questi errori, il computer raramente sarà così generoso. Infine, con il dorsale destro si chiederà ad un compagno di contenere il portatore di palla o di raddoppiare il giocatore che si sta marcando. Come ultima risorsa sarà possibile effettuare una trattenuta, mossa molto rischiosa, ma fondamentale per recuperare terreno su giocatori involati in area, o per limitare l’agilità di quelli più sguscianti.
Imparare a difendere correttamente, scegliendo di volta in volta l'intervento più adeguato alla situazione, richiederà diverso impegno e costringerà molti a subire una serie di dure batoste prima di capire le meccaniche di gioco. Una volta padroneggiata questa nuova concezione difensiva si otterranno grandi soddisfazioni, grazie soprattutto alla grande libertà di azione e alla verosimiglianza con una partita di calcio reale. E quando Messi vi sfuggirà per l’ennesima volta senza che possiate fare nulla per fermarlo, riguardatevi l’assist che ha fatto a Pedro in Champions League contro il Milan, per rendervi conto che certe cose succedono anche nella realtà. Un così netto cambio di impostazione è avvenuto in maniera quasi indolore e si è andato ad inserire all'interno del gameplay in maniera organica, tanto che dalle opzioni sarà possibile scegliere di utilizzare il vecchio metodo difensivo (perlomeno contro il computer e nelle amichevoli online). Nonostante ciò una migliore mappatura dei comandi, comunque completamente customizzabili, ed un tutorial un po' più estensivo (sono proposte solo una manciata di situazioni di gioco differenti e nemmeno inserite in un contesto di gioco) avrebbero potuto rendere la curva di apprendimento meno brutale.
Precision dribbling e slider Avviata la partita, una delle prime cose a farsi notare è la precisione e la velocità di risposta ai comandi di tutti i calciatori, soprattutto con la palla tra i piedi. A differenza dei capitoli precedenti FIFA 12 accentua l'efficacia della fase offensiva dando coloro che attaccano un dribbling davvero efficace ed un tiro notevolmente più preciso e letale, soprattutto da fuori area. Lasciar vedere la porta ad un attaccante si rivelerà spesso fatale, dato che basteranno poche frazioni di secondo per fargli prendere la mira. Come se non bastasse sono migliorati notevolmente, sia come resa estetica sia come efficacia, i colpi al volo e di prima e non sarà raro vedere un Iniesta o un Rooney colpire con staffilate improvvise. Ai livelli di difficoltà più elevati il computer tenderà a sfruttare forse un po' troppo marcatamente l'abilità funambolica dei giocatori più dotati tecnicamente per mantenere un possesso palla a volte innaturale (il Bologna che schiaccia l'avversario nella sua metà campo), o per sfruttare in maniera cinica qualsiasi sbavatura difensiva. A volte difendere senza correre rischi richiederà una condotta un po' troppo passiva, a discapito del realismo e del divertimento più immediato.
A venire incontro al giocatore, perlomeno nelle partite contro la CPU, arriveranno gli slider. Dietro questo nome si nascondono dei parametri che influenzano le prestazioni del team e della squadra avversaria. Ad esempio, potrete decidere arbitrariamente se aumentare o diminuire la velocità nello scatto, la percentuale di errori nei passaggi, la velocità dei tiri o quanto stretta sarà la marcatura dei difensori. Questo metodo, importato dalle simulazioni sportive a stelle e strisce, consente di modulare il gioco a piacimento e renderlo il più fedele possibile a quella che è la propria e personale visione del calcio. Fosse stato implementato uno slider di regolazione della frequenza e della precisione del dribbling del computer si sarebbe sfiorata la perfezione. Ovviamente, durante le partite classificate online tali parametri saranno resettati, per non consentire ad uno dei due contendenti di avere condizioni troppo agevoli.
Sfortunatamente non ci sarà un parametro che potrà influenzare una determinata categoria di giocatorionline, che inizialmente approfitteranno di queste nuove opzioni per proporre un festival di dribbling o schernire gli avversari.
Motore di impatto
La chiave che ha consentito a EA Sports di operare questi cambiamenti è il nuovo motore fisico che gestisce gli impatti tra i giocatori e tra questi e la palla. In FIFA 12 tutte le animazioni verranno calcolate in tempo reale, permettendo una lettura delle interazioni tra gli atleti ancora più precisa e realistica. Questo cambiamento andrà ad interessare un ampio spettro di situazioni, dalla lettura dei falli più puntuale, soprattutto sgambetti o ostruzioni, alla messa in scena di voli davvero spettacolari, conseguenza naturale di movimenti scoordinati o troppo irruenti. Il risultato è una resa del match ancora più realistica e fluida, fatta di comportamenti verosimili dei corpi e del pallone. Questa maggiore capacità di lettura dei contatti è stata sfruttata per rivoluzionare il sistema di gestione degli infortuni. InFIFA 12 essi verranno calcolati in base al reale impatto subito dagli atleti, andando dunque a modulare la gravità e la zona dell'infortunio in base al colpo reale. Questa novità apre ad un ulteriore livello di profondità, ovvero starà all'allenatore virtuale (ovviamente durante una stagione) decidere se forzare i tempi di recupero, rischiando una ricaduta, o fare a meno del proprio giocatore.
Il riscontro più immediato di questa novità sarà il rimanere, in più di un’occasione, a bocca aperta di fronte a capitomboli memorabili, o vedere i portieri che si avventano su un palloni deviato. Gli estremi difensori si comporteranno in maniera molto più sicura che in passato, parando tutto il parabile e prestando il fianco solo a poche critiche, come una certa timidezza nell’uscire dai pali e nell'intercettare cross, soprattutto in area piccola o alcuni rari svarioni a cui vanno ancora incontro, ma questi ormai assimilabili alla percentuale di papere che i vari Valdes ed Abbiati collezionano ogni anno. Abbiamo apprezzato molto anche la nuova gestione della fisica del pallone, davvero ben implementata. Oltre a tiri molto più secchi ed un certo depotenziamento dei filtranti alti, in FIFA 12 saranno i cambi di campo a far sgranare gli occhi agli amanti di questo sport, dato che finalmente saranno utili, efficaci ed esteticamente riusciti. In generale il comportamento della squadra sarà molto più naturale ed organizzato. Tenere la posizione e difendere gli spazi è infatti la parola d’ordine e i calciatori cercheranno nel migliore dei modi di agire di conseguenza. Cercare di allargare le maglie avversarie sarà fondamentale per imbastire un’azione d’attacco, oltre che per consentire agli esterni o alla punta di lanciarsi in profondità. Molto meno efficaci sono i cross dal fondo, da una parte perché non è più così semplice arrivare tranquillamente in posizione per un traversone, dall'altra perché una difesa ordinata consente a Chiellini & soci di trovarsi nella miglior posizione possibile per respingere il pallone. Meno marcata delle aspettative è la differenza di stile di gioco tra le varie squadre e lo sfruttamento delle abilità peculiari di un giocatore. Potrebbe infatti capitare di giocare contro un Siena molto arrembante e sciolto nel palleggio a Torino, oppure con un De Agostino capace di regalare ai suoi tifosi un gol con piroetta in faccia a Buffon e Chiellini.
La sensazione di libertà e controllo che la nuova impostazione difensiva di FIFA 12 è in grado di donare al giocatore è ulteriormente accentuata sfruttando i comandi manuali. La precisione e la qualità delgameplay imbastito da EA Sports risulterà infatti ulteriormente valorizzata, dando al giocatore il completo controllo del pallone. Con un po' di allenamento sarà possibile scegliere la traiettoria, la potenza e l'altezza della palla, dando la possibilità di tentare passaggi o tiri che il computer, in automatico, non consentirebbe. Le differenze rispetto all'edizione passata sono riscontrabili nella maggior incidenza delle statistiche dei giocatori per la riuscita di un dato colpo. In altre parole, realizzare un lancio di 40 metri con Xavi richiederà decisamente meno precisione ed abilità da parte del giocatore rispetto al tentare il medesimo colpo con Gattuso o Brocchi. Ottime le tante opzioni messe a disposizione degli utenti per personalizzare gli aiuti da parte del computer, che avranno la possibilità di scegliere quali parametri gestire direttamente e quali no. Opzioni similari sono state inserite anche per aiutare i giocatori a gestire i movimenti dei loro uomini, permettendo dunque di eliminare definitivamente i famosi binari. FIFA 12 si presenta come il capitolo più flessibile e personalizzabile mai realizzato ed ognuno potrà trovare, con ogni probabilità, l'assetto ideale, dato che le tante opzioni permetteranno ai neofiti di giocare utilizzando solo due tasti e ai fanatici di modificare ogni piú puntuale dettaglio tramiteslider.
Il notevole passo in avanti fatto dalla serie con questo dodicesimo capitolo ha bisogno di un po’ di maturità in più per raggiungere la perfezione, per via di alcune imperfezioni come impatti non sempre calcolati in maniera perfetta (soprattutto quelli lontani dal pallone) o alcune letture dei falli non proprio convincenti. Anche la graditissima possibilità di eseguire una rimessa laterale veloce non sempre è disponibile, per via di giocatori non in grado di raccogliere con le mani un pallone apparentemente semplice. Ribadiamo comunque come questi elementi rappresentino l’eccezione e non la regola, e che il passo in avanti compiuto difficilmente vi farà rimpiangere le precedenti edizioni.
Modalità
Al grande lavoro compiuto sotto il profilo ludico si affianca un ulteriore passo avanti per quanto concerne le modalità di gioco, il design dei menù e la componente online. La prima cosa che gli utenti noteranno è il nuovo menù generale, decisamente più snello e meglio organizzato, grazie alla possibilità di navigare sia orizzontalmente sia verticalmente, uno stile più accattivante e alla “memoria” storica, che ci riporterà ogni volta all’ultima voce selezionata senza passare dall’arena. Il secondo elemento è il livello di esperienza che verrà assegnato ad ogni giocatore, che andrà ad arricchirsi in base all’attività in game, sia online sia offline. Raggiungendo il quantitativo prefissato di esperienza richiesto giornalmente aiuteremo il nostro club preferito a scalare le classifiche virtuali di gradimento stilate da EA, che metterà tutte le squadre europee in competizione, con vere e proprie leghe nelle quali si retrocederà o si otterranno piazzamenti. Questo calcolando le prestazioni dei loro supporter, ovviamente bilanciate dal numero totale di sostenitori: la vittoria di un tifoso del Siena, ad esempio, sarà più pesante di una di un ragazzo di Madrid. Per aumentare il proprio punteggio verranno proposte sfide ispirate ad incontri reali (in questi giorni chiedevano al Chelsea di rimontare il passivo di 3-1 contro il Manchester United), che se completate daranno un sostanzioso bonus di punti. Ovviamente tutti i risultati conseguiti verranno postati in bacheca, dove compariranno anche i vostri amici, per una facile comparazione dell’abilità.
Per quanto riguarda le modalità singolo giocatore non segnaliamo nessuna grossa novità, si potrà selezionare la carriera, divisa come da tradizione se da allenatore, da giocatore o da allenatore/giocatore, la possibilità di creare un torneo (o scaricarlo dai server, grazie ai tanti strumenti messi a disposizione tramite il Creation Center) o di comprare una Live Season, quella particolare competizione che si aggiornerà settimanalmente con tutti i risultati e le statistiche dell’ultima giornata calcistica, nella quale avremo una sola occasione per provare a modificare i risultati reali, sovvertendo dunque la realtà. Immediatamente disponibile, quest’anno vi sarà l’Ultimate Team, ovvero quell’ibrido tra modalità manageriale e gioco di carte collezionabili, dove ogni atleta sarà contraddistinto da certe statistiche e dovrete essere bravi a creare una squadra con la giusta amalgama per vincere partite e tornei con le quali sbloccare nuovi crediti, utili a comprare veri e propri pacchetti di nuove figurine.
Grande spazio verrà dato, come al solito, alla possibilità di creare il proprio campione, farlo crescere e farlo partecipare a tutte le modalità, sia nella carriera normale, sia in partite online 11vs11.
Le novità principali, oltre al consueto lavoro di pulizia dei bug e rifinitura e snellimento delle meccaniche di gioco, sono riscontrabili in una carriera molto più interattiva, dove potrete commentare la partita in arrivo (sarete i nuovi Mourinho, o avrete parole di miele per gli avversari?) e comunicare con i vostri giocatori, che vi segnaleranno eventuali disagi. Grande spazio è stato dato al calciomercato con la spettacolare ultima giornata, dove si concentreranno gli ultimi botti. Infine vi saranno le giovanili, da rimpolpare mandando i vostri scout in giro per il mondo alla ricerca dei prossimi Del Piero e Pato. Per quanto riguarda Ultimate Team la modalità beneficia di una grafica un po’ più snella e veloce, con aiuti a schermo in grado di insegnare le meccaniche di scambio e di compravendita delle carte in maniera più veloce.
Come da tradizione torna tutta la pletora di opzioni per customizzare qualsiasi aspetto del gioco, dalla gestione della squadra, agendo sul tipo di formazione utilizzato alla rosa da schierare in campo, fino ad arrivare alla personalizzazione della colonna sonora, come i cori da stadio o la musica di ingresso. Al proprio calciatore virtuale sarà ovviamente possibile applicare il photogameface (un volto derivato dall’analisi di una foto caricata sui server EA) oltre modificarlo nei minimi dettagli.
Online
Diverse novità sono state applicate al comparto online, troppo spesso rovinato da comportamenti non proprio civili di una certa fetta di utenza. Innanzitutto non ci sarà più la classica divisione tra più partite classificate e non, ma la possibilità di partecipare alla Stagione Testa a Testa, organizzare un’amichevole con degli amici o giocare col proprio Pro Club.
Selezionando la prima opzione dovremo scegliere immediatamente la squadra da utilizzare, gestire la propria formazione e solo in seguito cercare un avversario che corrisponda ai parametri prefissati, che andranno dal cercare squadre con una forza similare, avversari con una bassa percentuale di disconnessione o giocatori con controlli manuali. Terminata la partita verranno assegnati dei punteggi, utili per scalare il ranking di gioco. Ogni stagione sarà composta da 10 match e per venire ammessi alla fase successiva dovrete accumulare un determinato numero di punti scontrandovi con avversari della stessa divisione. Queste ultime saranno 10 e si partirà ovviamente dalla inferiore. Oltre al campionato vi sarà anche la coppa, torneo ad eliminazione organizzato con cadenza prefissata.
Le amichevoli saranno match personalizzabili, non validi per la carriera online. Vi sarà infatti una sorta di carriera parallela che andrà a registrare i risultati degli scontri i propri amici. Al termine delle 10 partite verranno mostrati i risultati e decretato il vincitore. Dall’incontro successivo si partirà con una nuova stagione, con l’obiettivo di strappare o difendere il titolo.
La sezione Pro Player ha visto tutta una serie di operazioni volte a ripulire il codice da bug ed imperfezioni, ma non è stata coinvolta in cambiamenti radicali. Coloro che amano questa modalità saranno contenti di sapere che sono state migliorate le performances del gioco e dei server, per rendere l’esperienza ancora più sicura, stabile e divertente.
Una comoda finestra ci indicherà immediatamente quanti giocatori potrete incontrare online, quanti stanno cercando un match normale, uno Pro Club e lo status del vostro firewall, elemento chiave per la stabilità del netcode e la velocità del matchmaking.
Ma quello è Ambrosini? Strano, gli somiglia...
Nonostante dovremo aspettare il salto generazionale per poter vedere un motore grafico completamente nuovo, i ragazzi di EA Sports si sono rimboccati le maniche per migliorare ulteriormente la resa estetica del loro titolo. I primi a beneficiarne sono i calciatori, sempre più realistici sia nelle fattezze che nei movimenti con e senza palla. Quest’anno è stato il Milan a beneficiare del programma di digitalizzazione dei volti ed infatti i Diavoli mai come quest’anno sono uguali alla controparte reale. Per una volta avremo modo di riconoscere persino Ambrosini, inspiegabilmente sempre sfuggito alle attenzioni dei grafici canadesi e rappresentato da un modello poligonale qualunque. Ottima anche la resa degli stadi e la nuova inquadratura, molto televisiva. Peccato per il problema dei replay, ancora incapaci di cogliere i momenti pericolosi di gioco.
Gli amanti delle licenze saranno contenti di sapere che tutta la Serie A (tranne il campionato stesso) è stato licenziato e i tifosi delle squadre storicamente più ostiche a cedere i propri diritti come Catania, Napoli e Palermo, quest’anno potranno essere tranquilli. C’è anche il nuovo Juventus Stadium.
Ottima come al solito la varietà della soundtrack contenuta nel gioco, oltre che i campionamenti dei cori da stadio e del tifo. Le nuove linee di dialogo della coppia Caressa/Bergomi dovrebbero aiutare l’utente a sentirsi parte di un sistema più consapevole e vivo, dato che verranno commentate le sue performance precedenti. Peccato che la varietà delle loro affermazioni, oltre che in generale il commento tecnico, non sia al livello di quello inglese ad esempio, che prevede addirittura due coppie di commentatori in base all’evento descritto.
Infinita la longevità, le tantissime modalità offline saranno in grado di intrattenervi per un anno intero, oltre che la strutturazione dell’online in una sorta di campionato dovrebbe ulteriormente incentivare gli utenti a provare a battere il proprio record.
Catenacciari
Durante la lunga gestazione del titolo abbiamo imparato a conoscere le principali novità di questa interazione: impact engine, tactical defending, precision dribbling e pro player intelligence. Dietro questi nomi si nascondono alcuni tra i cambiamenti più radicali che la serie ha conosciuto da quando è approdata sulle console HD. Modifiche che vanno a cambiare in maniera sensibile l'approccio alla partita e che costringono l'utente a re-imparare come si gioca, soprattutto durante la fase difensiva. Uno dei momenti meno riusciti ed intensi dell'edizione 2011 era l'impianto difensivo, che a detta di molti era troppo automatizzato ed elegante per dare reali soddisfazioni. Bastava infatti la pressione di un tasto ed il difensore si incollava automaticamente all'attaccante strappandogli, nella maggioranza dei casi, il pallone. In FIFA 12 si è cercato un approccio diverso: come nel calcio reale la difesa non si attua aggredendo il portatore di palla, bensì coprendo gli spazi ed attendendo il momento opportuno per agire. Gli strumenti che Rutter e soci propongono per consentire tutto ciò sono molteplici e saranno l'esperienza e l'abilità del giocatore a determinare quali usare. La prassi consisterà nel contenere l'attaccante: premendo X (o A su Xbox 360) il difensore si frapporrà automaticamente tra il portatore di palla e la porta e seguirà automaticamente i suoi movimenti, fintanto che la pressione del tasto sarà mantenuta. Tenendo premuto il grilletto sinistro si fronteggerà l'avversario, posizione che dovrebbe agevolare l’intervento diretto. Rilasciando il contenimento si potrà provare ad intervenire. In occasione di un passaggio sbagliato o di un dribbling goffo basterà intercettare il pallone per avere successo, ma se volessimo agire in maniera più decisa potremo effettuare un tackle con il tasto O (o B) o una scivolata (quadrato o X). Entrambe queste mosse dovranno essere utilizzate in maniera avveduta, in quanto se applicate con un tempismo non corretto vi porteranno a commettere fallo o ad aprire enormi crepe nella vostra difesa. Se i giocatori umani non sempre sapranno capitalizzare questi errori, il computer raramente sarà così generoso. Infine, con il dorsale destro si chiederà ad un compagno di contenere il portatore di palla o di raddoppiare il giocatore che si sta marcando. Come ultima risorsa sarà possibile effettuare una trattenuta, mossa molto rischiosa, ma fondamentale per recuperare terreno su giocatori involati in area, o per limitare l’agilità di quelli più sguscianti.
Imparare a difendere correttamente, scegliendo di volta in volta l'intervento più adeguato alla situazione, richiederà diverso impegno e costringerà molti a subire una serie di dure batoste prima di capire le meccaniche di gioco. Una volta padroneggiata questa nuova concezione difensiva si otterranno grandi soddisfazioni, grazie soprattutto alla grande libertà di azione e alla verosimiglianza con una partita di calcio reale. E quando Messi vi sfuggirà per l’ennesima volta senza che possiate fare nulla per fermarlo, riguardatevi l’assist che ha fatto a Pedro in Champions League contro il Milan, per rendervi conto che certe cose succedono anche nella realtà. Un così netto cambio di impostazione è avvenuto in maniera quasi indolore e si è andato ad inserire all'interno del gameplay in maniera organica, tanto che dalle opzioni sarà possibile scegliere di utilizzare il vecchio metodo difensivo (perlomeno contro il computer e nelle amichevoli online). Nonostante ciò una migliore mappatura dei comandi, comunque completamente customizzabili, ed un tutorial un po' più estensivo (sono proposte solo una manciata di situazioni di gioco differenti e nemmeno inserite in un contesto di gioco) avrebbero potuto rendere la curva di apprendimento meno brutale.
Precision dribbling e slider Avviata la partita, una delle prime cose a farsi notare è la precisione e la velocità di risposta ai comandi di tutti i calciatori, soprattutto con la palla tra i piedi. A differenza dei capitoli precedenti FIFA 12 accentua l'efficacia della fase offensiva dando coloro che attaccano un dribbling davvero efficace ed un tiro notevolmente più preciso e letale, soprattutto da fuori area. Lasciar vedere la porta ad un attaccante si rivelerà spesso fatale, dato che basteranno poche frazioni di secondo per fargli prendere la mira. Come se non bastasse sono migliorati notevolmente, sia come resa estetica sia come efficacia, i colpi al volo e di prima e non sarà raro vedere un Iniesta o un Rooney colpire con staffilate improvvise. Ai livelli di difficoltà più elevati il computer tenderà a sfruttare forse un po' troppo marcatamente l'abilità funambolica dei giocatori più dotati tecnicamente per mantenere un possesso palla a volte innaturale (il Bologna che schiaccia l'avversario nella sua metà campo), o per sfruttare in maniera cinica qualsiasi sbavatura difensiva. A volte difendere senza correre rischi richiederà una condotta un po' troppo passiva, a discapito del realismo e del divertimento più immediato.
A venire incontro al giocatore, perlomeno nelle partite contro la CPU, arriveranno gli slider. Dietro questo nome si nascondono dei parametri che influenzano le prestazioni del team e della squadra avversaria. Ad esempio, potrete decidere arbitrariamente se aumentare o diminuire la velocità nello scatto, la percentuale di errori nei passaggi, la velocità dei tiri o quanto stretta sarà la marcatura dei difensori. Questo metodo, importato dalle simulazioni sportive a stelle e strisce, consente di modulare il gioco a piacimento e renderlo il più fedele possibile a quella che è la propria e personale visione del calcio. Fosse stato implementato uno slider di regolazione della frequenza e della precisione del dribbling del computer si sarebbe sfiorata la perfezione. Ovviamente, durante le partite classificate online tali parametri saranno resettati, per non consentire ad uno dei due contendenti di avere condizioni troppo agevoli.
Sfortunatamente non ci sarà un parametro che potrà influenzare una determinata categoria di giocatorionline, che inizialmente approfitteranno di queste nuove opzioni per proporre un festival di dribbling o schernire gli avversari.
Motore di impatto
La chiave che ha consentito a EA Sports di operare questi cambiamenti è il nuovo motore fisico che gestisce gli impatti tra i giocatori e tra questi e la palla. In FIFA 12 tutte le animazioni verranno calcolate in tempo reale, permettendo una lettura delle interazioni tra gli atleti ancora più precisa e realistica. Questo cambiamento andrà ad interessare un ampio spettro di situazioni, dalla lettura dei falli più puntuale, soprattutto sgambetti o ostruzioni, alla messa in scena di voli davvero spettacolari, conseguenza naturale di movimenti scoordinati o troppo irruenti. Il risultato è una resa del match ancora più realistica e fluida, fatta di comportamenti verosimili dei corpi e del pallone. Questa maggiore capacità di lettura dei contatti è stata sfruttata per rivoluzionare il sistema di gestione degli infortuni. InFIFA 12 essi verranno calcolati in base al reale impatto subito dagli atleti, andando dunque a modulare la gravità e la zona dell'infortunio in base al colpo reale. Questa novità apre ad un ulteriore livello di profondità, ovvero starà all'allenatore virtuale (ovviamente durante una stagione) decidere se forzare i tempi di recupero, rischiando una ricaduta, o fare a meno del proprio giocatore.
Il riscontro più immediato di questa novità sarà il rimanere, in più di un’occasione, a bocca aperta di fronte a capitomboli memorabili, o vedere i portieri che si avventano su un palloni deviato. Gli estremi difensori si comporteranno in maniera molto più sicura che in passato, parando tutto il parabile e prestando il fianco solo a poche critiche, come una certa timidezza nell’uscire dai pali e nell'intercettare cross, soprattutto in area piccola o alcuni rari svarioni a cui vanno ancora incontro, ma questi ormai assimilabili alla percentuale di papere che i vari Valdes ed Abbiati collezionano ogni anno. Abbiamo apprezzato molto anche la nuova gestione della fisica del pallone, davvero ben implementata. Oltre a tiri molto più secchi ed un certo depotenziamento dei filtranti alti, in FIFA 12 saranno i cambi di campo a far sgranare gli occhi agli amanti di questo sport, dato che finalmente saranno utili, efficaci ed esteticamente riusciti. In generale il comportamento della squadra sarà molto più naturale ed organizzato. Tenere la posizione e difendere gli spazi è infatti la parola d’ordine e i calciatori cercheranno nel migliore dei modi di agire di conseguenza. Cercare di allargare le maglie avversarie sarà fondamentale per imbastire un’azione d’attacco, oltre che per consentire agli esterni o alla punta di lanciarsi in profondità. Molto meno efficaci sono i cross dal fondo, da una parte perché non è più così semplice arrivare tranquillamente in posizione per un traversone, dall'altra perché una difesa ordinata consente a Chiellini & soci di trovarsi nella miglior posizione possibile per respingere il pallone. Meno marcata delle aspettative è la differenza di stile di gioco tra le varie squadre e lo sfruttamento delle abilità peculiari di un giocatore. Potrebbe infatti capitare di giocare contro un Siena molto arrembante e sciolto nel palleggio a Torino, oppure con un De Agostino capace di regalare ai suoi tifosi un gol con piroetta in faccia a Buffon e Chiellini.
La sensazione di libertà e controllo che la nuova impostazione difensiva di FIFA 12 è in grado di donare al giocatore è ulteriormente accentuata sfruttando i comandi manuali. La precisione e la qualità delgameplay imbastito da EA Sports risulterà infatti ulteriormente valorizzata, dando al giocatore il completo controllo del pallone. Con un po' di allenamento sarà possibile scegliere la traiettoria, la potenza e l'altezza della palla, dando la possibilità di tentare passaggi o tiri che il computer, in automatico, non consentirebbe. Le differenze rispetto all'edizione passata sono riscontrabili nella maggior incidenza delle statistiche dei giocatori per la riuscita di un dato colpo. In altre parole, realizzare un lancio di 40 metri con Xavi richiederà decisamente meno precisione ed abilità da parte del giocatore rispetto al tentare il medesimo colpo con Gattuso o Brocchi. Ottime le tante opzioni messe a disposizione degli utenti per personalizzare gli aiuti da parte del computer, che avranno la possibilità di scegliere quali parametri gestire direttamente e quali no. Opzioni similari sono state inserite anche per aiutare i giocatori a gestire i movimenti dei loro uomini, permettendo dunque di eliminare definitivamente i famosi binari. FIFA 12 si presenta come il capitolo più flessibile e personalizzabile mai realizzato ed ognuno potrà trovare, con ogni probabilità, l'assetto ideale, dato che le tante opzioni permetteranno ai neofiti di giocare utilizzando solo due tasti e ai fanatici di modificare ogni piú puntuale dettaglio tramiteslider.
Il notevole passo in avanti fatto dalla serie con questo dodicesimo capitolo ha bisogno di un po’ di maturità in più per raggiungere la perfezione, per via di alcune imperfezioni come impatti non sempre calcolati in maniera perfetta (soprattutto quelli lontani dal pallone) o alcune letture dei falli non proprio convincenti. Anche la graditissima possibilità di eseguire una rimessa laterale veloce non sempre è disponibile, per via di giocatori non in grado di raccogliere con le mani un pallone apparentemente semplice. Ribadiamo comunque come questi elementi rappresentino l’eccezione e non la regola, e che il passo in avanti compiuto difficilmente vi farà rimpiangere le precedenti edizioni.
Modalità
Al grande lavoro compiuto sotto il profilo ludico si affianca un ulteriore passo avanti per quanto concerne le modalità di gioco, il design dei menù e la componente online. La prima cosa che gli utenti noteranno è il nuovo menù generale, decisamente più snello e meglio organizzato, grazie alla possibilità di navigare sia orizzontalmente sia verticalmente, uno stile più accattivante e alla “memoria” storica, che ci riporterà ogni volta all’ultima voce selezionata senza passare dall’arena. Il secondo elemento è il livello di esperienza che verrà assegnato ad ogni giocatore, che andrà ad arricchirsi in base all’attività in game, sia online sia offline. Raggiungendo il quantitativo prefissato di esperienza richiesto giornalmente aiuteremo il nostro club preferito a scalare le classifiche virtuali di gradimento stilate da EA, che metterà tutte le squadre europee in competizione, con vere e proprie leghe nelle quali si retrocederà o si otterranno piazzamenti. Questo calcolando le prestazioni dei loro supporter, ovviamente bilanciate dal numero totale di sostenitori: la vittoria di un tifoso del Siena, ad esempio, sarà più pesante di una di un ragazzo di Madrid. Per aumentare il proprio punteggio verranno proposte sfide ispirate ad incontri reali (in questi giorni chiedevano al Chelsea di rimontare il passivo di 3-1 contro il Manchester United), che se completate daranno un sostanzioso bonus di punti. Ovviamente tutti i risultati conseguiti verranno postati in bacheca, dove compariranno anche i vostri amici, per una facile comparazione dell’abilità.
Per quanto riguarda le modalità singolo giocatore non segnaliamo nessuna grossa novità, si potrà selezionare la carriera, divisa come da tradizione se da allenatore, da giocatore o da allenatore/giocatore, la possibilità di creare un torneo (o scaricarlo dai server, grazie ai tanti strumenti messi a disposizione tramite il Creation Center) o di comprare una Live Season, quella particolare competizione che si aggiornerà settimanalmente con tutti i risultati e le statistiche dell’ultima giornata calcistica, nella quale avremo una sola occasione per provare a modificare i risultati reali, sovvertendo dunque la realtà. Immediatamente disponibile, quest’anno vi sarà l’Ultimate Team, ovvero quell’ibrido tra modalità manageriale e gioco di carte collezionabili, dove ogni atleta sarà contraddistinto da certe statistiche e dovrete essere bravi a creare una squadra con la giusta amalgama per vincere partite e tornei con le quali sbloccare nuovi crediti, utili a comprare veri e propri pacchetti di nuove figurine.
Grande spazio verrà dato, come al solito, alla possibilità di creare il proprio campione, farlo crescere e farlo partecipare a tutte le modalità, sia nella carriera normale, sia in partite online 11vs11.
Le novità principali, oltre al consueto lavoro di pulizia dei bug e rifinitura e snellimento delle meccaniche di gioco, sono riscontrabili in una carriera molto più interattiva, dove potrete commentare la partita in arrivo (sarete i nuovi Mourinho, o avrete parole di miele per gli avversari?) e comunicare con i vostri giocatori, che vi segnaleranno eventuali disagi. Grande spazio è stato dato al calciomercato con la spettacolare ultima giornata, dove si concentreranno gli ultimi botti. Infine vi saranno le giovanili, da rimpolpare mandando i vostri scout in giro per il mondo alla ricerca dei prossimi Del Piero e Pato. Per quanto riguarda Ultimate Team la modalità beneficia di una grafica un po’ più snella e veloce, con aiuti a schermo in grado di insegnare le meccaniche di scambio e di compravendita delle carte in maniera più veloce.
Come da tradizione torna tutta la pletora di opzioni per customizzare qualsiasi aspetto del gioco, dalla gestione della squadra, agendo sul tipo di formazione utilizzato alla rosa da schierare in campo, fino ad arrivare alla personalizzazione della colonna sonora, come i cori da stadio o la musica di ingresso. Al proprio calciatore virtuale sarà ovviamente possibile applicare il photogameface (un volto derivato dall’analisi di una foto caricata sui server EA) oltre modificarlo nei minimi dettagli.
Online
Diverse novità sono state applicate al comparto online, troppo spesso rovinato da comportamenti non proprio civili di una certa fetta di utenza. Innanzitutto non ci sarà più la classica divisione tra più partite classificate e non, ma la possibilità di partecipare alla Stagione Testa a Testa, organizzare un’amichevole con degli amici o giocare col proprio Pro Club.
Selezionando la prima opzione dovremo scegliere immediatamente la squadra da utilizzare, gestire la propria formazione e solo in seguito cercare un avversario che corrisponda ai parametri prefissati, che andranno dal cercare squadre con una forza similare, avversari con una bassa percentuale di disconnessione o giocatori con controlli manuali. Terminata la partita verranno assegnati dei punteggi, utili per scalare il ranking di gioco. Ogni stagione sarà composta da 10 match e per venire ammessi alla fase successiva dovrete accumulare un determinato numero di punti scontrandovi con avversari della stessa divisione. Queste ultime saranno 10 e si partirà ovviamente dalla inferiore. Oltre al campionato vi sarà anche la coppa, torneo ad eliminazione organizzato con cadenza prefissata.
Le amichevoli saranno match personalizzabili, non validi per la carriera online. Vi sarà infatti una sorta di carriera parallela che andrà a registrare i risultati degli scontri i propri amici. Al termine delle 10 partite verranno mostrati i risultati e decretato il vincitore. Dall’incontro successivo si partirà con una nuova stagione, con l’obiettivo di strappare o difendere il titolo.
La sezione Pro Player ha visto tutta una serie di operazioni volte a ripulire il codice da bug ed imperfezioni, ma non è stata coinvolta in cambiamenti radicali. Coloro che amano questa modalità saranno contenti di sapere che sono state migliorate le performances del gioco e dei server, per rendere l’esperienza ancora più sicura, stabile e divertente.
Una comoda finestra ci indicherà immediatamente quanti giocatori potrete incontrare online, quanti stanno cercando un match normale, uno Pro Club e lo status del vostro firewall, elemento chiave per la stabilità del netcode e la velocità del matchmaking.
Ma quello è Ambrosini? Strano, gli somiglia...
Nonostante dovremo aspettare il salto generazionale per poter vedere un motore grafico completamente nuovo, i ragazzi di EA Sports si sono rimboccati le maniche per migliorare ulteriormente la resa estetica del loro titolo. I primi a beneficiarne sono i calciatori, sempre più realistici sia nelle fattezze che nei movimenti con e senza palla. Quest’anno è stato il Milan a beneficiare del programma di digitalizzazione dei volti ed infatti i Diavoli mai come quest’anno sono uguali alla controparte reale. Per una volta avremo modo di riconoscere persino Ambrosini, inspiegabilmente sempre sfuggito alle attenzioni dei grafici canadesi e rappresentato da un modello poligonale qualunque. Ottima anche la resa degli stadi e la nuova inquadratura, molto televisiva. Peccato per il problema dei replay, ancora incapaci di cogliere i momenti pericolosi di gioco.
Gli amanti delle licenze saranno contenti di sapere che tutta la Serie A (tranne il campionato stesso) è stato licenziato e i tifosi delle squadre storicamente più ostiche a cedere i propri diritti come Catania, Napoli e Palermo, quest’anno potranno essere tranquilli. C’è anche il nuovo Juventus Stadium.
Ottima come al solito la varietà della soundtrack contenuta nel gioco, oltre che i campionamenti dei cori da stadio e del tifo. Le nuove linee di dialogo della coppia Caressa/Bergomi dovrebbero aiutare l’utente a sentirsi parte di un sistema più consapevole e vivo, dato che verranno commentate le sue performance precedenti. Peccato che la varietà delle loro affermazioni, oltre che in generale il commento tecnico, non sia al livello di quello inglese ad esempio, che prevede addirittura due coppie di commentatori in base all’evento descritto.
Infinita la longevità, le tantissime modalità offline saranno in grado di intrattenervi per un anno intero, oltre che la strutturazione dell’online in una sorta di campionato dovrebbe ulteriormente incentivare gli utenti a provare a battere il proprio record.
Commento Finale
FIFA 12 è un ulteriore passo verso una perfetta simulazione dello sport più amato dagli italiani. Grazie all’ Impact Engine gli sviluppatori si sono liberati di ulteriori binari ed ostacoli ed il gioco scorrerà fluido e morbido tra le vostre mani. Il nuovo sistema difensivo vi farà dannare prima di essere metabolizzato, ma dona al titolo EA Sport una notevole profondità anche in questa fase. I molti cambiamenti fatti necessitano di ulteriore tempo per essere perfezionati, ma l’impatto generale è davvero sorprendente. Grazie anche all’introduzione degli Slider, grazie ai quali modulare il gameplay a seconda della propria visione del calcio, tornare all’edizione precedente risulta davvero difficile. E non c’è indicatore migliore per dimostrare che l’esperimento è riuscito.
VOTO 9,3
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