FIFA o PES?
Ve lo dico subito FIFA! Mi direte ma questo nomina Fifa nella recensione di PES? Non sono impazzito è semplicemente la domanda che più di frequente mi viene posta in questo periodo. Così per evitare contraddizioni e fraintendimenti esordisco con la risposta finale.
Ora possiamo analizzare il fido PES e le modifiche apportate all'edizione 2012 dal buon SEABASS. Non prima di aver salutato il nostro campione italiano di PES 2011, Loris Iezzi, amico oltre che campione!
L'episodio di PES dello scorso anno ha senz'altro inaugurato un nuovo corso per la serie Konami, che finalmente si è tolta di dosso la polvere che ne caratterizzava gli aggiornamenti fin dall'esordio sulle console HD. L'interfaccia grafica è stata completamente ridisegnata e resa molto più moderna ed elegante, mentre alcuni limiti storici del franchise hanno subito un forte ridimensionamento, pur non venendo eliminati del tutto.
Il risultato finale ha sfiorato l'eccellenza, e in particolare su PC si è imposto come il miglior prodotto del genere, visti i problemi che lo scorso anno ancora affliggevano FIFA, migliorato solo esteticamente e ancora in attesa di una versione realmente identica a quelle disponibili per Xbox 360 e PlayStation 3. Quest'anno, proprio quando le cose per la simulazione calcistica di EA Sports sembrano destinate finalmente a cambiare, vista l'implementazione di ulteriori importanti feature, PES sceglie invece di "prendersela con calma", di evitare un cambiamento drastico e di "lavorare di fino" su quanto ottenuto con l'edizione 2011. Evoluzione piuttosto che rivoluzione, insomma: una strategia comprensibile per Konami, che ha comunque la possibilità di migliorare il pacchetto sotto diversi punti di vista.
I kiss football
Come avrete visto nei numerosi video rilasciati finora, Pro Evolution Soccer 2012 vanta un nuovo sistema per la gestione della marcatura e dei contrasti che si rifà in modo abbastanza palese a quello introdotto da FIFA 12. Diciamo che, sul fronte tecnico, la cosa appare gestita meglio dal titolo EA, specie in termini di animazioni, ma ciò non significa che si tratti di una novità da poco, anzi è davvero interessante notare come l'eventuale caduta dei giocatori in possesso di palla si accordi con il movimento del relativo marcatore. Il sistema dei passaggi è lo stesso visto in PES 2011, dunque con la barra di caricamento che ci permette di far arrivare il pallone a un compagno più lontano piuttosto che a uno più vicino, in modo molto intuitivo.
Au revoir!
Al di là delle "finezze" in termini di gameplay e alle rose non aggiornate (speriamo non facciano come l'anno scorso...), c'è un'altra cosa che risulta evidente dopo il fischio iniziale dell'arbitro: la velocità di gioco è stata diminuita in modo sensibile. In genere tale modifica viene accompagnata da una maggiore enfasi verso gli aspetti strategici della simulazione, e probabilmente è stata questa l'idea degli sviluppatori Konami, ma il rovescio della medaglia è che bisogna imparare da zero i tempi di caricamento di tiri e passaggi, quelli che le nostre dita avevano memorizzato in precedenza. Inoltre la velocità di default fa sembrare i tiri in porta generalmente molto fiacchi, e allo stesso modo i portieri degli imbecilli se non riescono a intercettare la palla.
PlayStation 3
Il nostro test della versione console di PES 2012, in special modo la sua controparte PlayStation 3, non ha fatto altro che evidenziare quanto scritto da Tommaso nei paragrafi precedenti. Pad alla mano la scelta di non voler stravolgere un impianto che pian piano migliora di edizione in edizione sembrerebbe premiare gli sforzi di Seabass e soci. Manca però la sferzata decisa, un cambio di rotta coraggioso, la voglia insomma di lasciarsi alle spalle un passato glorioso, ma sin troppo vetusto per certi versi, cosa che la concorrenza ha fatto con i risultati che tutti conosciamo. La politica dei piccoli passi, delle piccole aggiunte (e delle rincorse) sta senza dubbio giovando a PES, ma questa build di prova, ha messo in mostra che i lavori sono ancora in corso, e i compiti da qui all'uscita del gioco sono ancora molti da portare a termine. La rinnovata intelligenza artificiale a "comparti" è sembrata funzionare in certi frangenti, con una buona applicazione tattica, deficitaria in altri, con i portieri a vincere la palma dei peggiori in campo, grazie ad un repertorio di uscite a viole e mani "saponettate". Dove invece PES sembra migliorare senza paura di osare troppo è nella componente tecnica. L'incredibile inquadratura ravvicinata è ormai la punta di un iceberg fatto di animazioni sempre più raffinate e varie, anche se non sempre raccordatissime, e di texture dettagliate e molto definite, in campo e sugli spalti. Stessa cosa per i replay con quell'effetto tv davvero azzeccato che insieme alla intro ufficiale della Champion's League farà passare veri e propri brividi di piacere a tutti gli appassionati.
VOTO 8,4
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