giovedì 25 agosto 2011

Assassin's Creed Revelations: Super Anteprima!



Per quanto il bianco cappuccio ne copra in buona parte le fattezze, i segni dell'età sono evidenti sul volto di Ezio Auditore. La barba spruzzata di bianco ed il volto scavato suggeriscono una maturità conquistata a caro prezzo, un'esistenza costantemente innaffiata con il sangue dei nemici. Risalendo un sentiero che porta verso la residenza del suo attuale bersaglio, Ezio zoppica vistosamente, ma in questo caso non si tratta della sua età: poco prima, un inseguimento in carrozza si è concluso in maniera decisamente sfortunata per l'Assassino, procurandogli più di una dolorosa contusione. Ma non saranno le sofferenze a fermare la sua lama celata: Liandros, ennesimo Templare a sbarrare il suo cammino, ha già cercato una volta di impiccarlo ed a chiudere questa vicenda potrà essere solo la ben nota frase di commiato: "Requiescat in pace".
Presso la Gamescom in corso in questi giorni a Colonia abbiamo visto per la seconda volta in azione Assassin's Creed Revelation, assistendo ad una fase di gioco posta a ridosso dell'incipit.

Vacanze da incubo
L’apertura del nuovo sequel vedrà Ezio, ormai stanco della frenetica vita da Assassino, concedersi una meritata vacanza, naturalmente a modo suo. La scelta del luogo di riposo ricadrà infatti nientemeno che sulla residenza di Masyaf in Terra Santa (se il nome non vi dice nulla, vi siete persi qualcosa strada facendo…), dove il fiorentino intende curiosare nei resti della biblioteca di Altair, della quale ha da poco conosciuto l’esistenza.
Giunto sul luogo, il protagonista scopre ben presto che i Templari stanno estendendo nuovamente i loro poteri nella zona, riparandosi dietro le bandiere bizantine. Ogni idea di relax viene immediatamente meno ed Ezio si ritrova nuovamente costretto ad affilare le lame. Gli eventi che portano allo scontro diretto con Liandros li possiamo solo immaginare, ma poco importa: la sequenza di gameplay è naturalmente ottima per familiarizzare con alcune delle novità introdotte da questo sequel.
Man mano che Ezio si avvicina al covo della sua futura vittima, notiamo infatti diversi interessanti dettagli: in primo luogo, l’Occhio dell’Aquila si è ormai trasformato in un vero e proprio Senso, probabilmente a testimoniare la definitiva maturazione del protagonista. Questo rinnovato potere permette infatti ad Ezio di recuperare echi del passato, visualizzando le persone che sono da poco passate in un luogo sotto forma di eteree sagome. Proprio sfruttando questo vantaggio il fiorentino cerca di rintracciare il suo bersaglio, eliminando nel contempo un buon numero di sentinelle con le ormai ben note uccisioni silenziose.
Ma le novità non si esauriscono qui: bloccato da un capannello di guardie troppo numeroso per essere affrontato nelle sue precarie condizioni, Ezio mette in scena un nuovo strumento di morte. Approfitta di un militare separatosi dal gruppo e lo elimina lasciandone il cadavere appositamente in bella vista, piantando nei suoi pressi una trappola esplosiva. Non appena le sentinelle notano il corpo accorrono sul posto per cercare indizi, naturalmente ignare del sottile cavo teso all’altezza delle caviglie: un botto, un po’ di fumo e diversi problemi in meno.

La ricetta perfetta
Considerato l’importante ruolo che gli esplosivi avranno nel nuovo capitolo della saga, i ragazzi di Ubisoft Montreal hanno deciso di implementare un sistema di crafting vero e proprio, limitato alle sole bombe, eppure complesso e ben studiato. La raccolta degli ingredienti necessari, divisi in tre categorie, avverrà presso i bauli sparsi per le ambientazioni e, probabilmente, anche perquisendo i corpi delle vittime. Diversi tipi di involucri, polveri da sparo e munizioni potranno essere miscelati per ottenere tipi di esplosivo tra loro molto differenti: letali, tattici o da diversione. I primi sono decisamente autoesplicativi, quelli definiti tattici serviranno per scappare dalle guardie, mentre gli ultimi saranno ottimi per distrarle ed approfittarne per procedere in stealth. Questa meccanica apre a possibilità relativamente inedite per il gameplay della serie, offrendo al giocatore ancor più strumenti per giocare al gatto ed al topo con gli avversari.

Fuoco alle polveri
A ridosso di una breve cut scene di cui non riveleremo i contenuti, Ezio si trova in una pessima situazione: circondato dalle guardie di Liandros, l’Assassino deve necessariamente ricorrere alla forza. Nel furioso combattimento seguente, gli sviluppatori ci hanno mostrato come l’utilizzo delle bombe possa avvenire anche in modo dinamico, tirandole letteralmente in faccia agli avversari che accorrono e scatenando il caos. Eliminata la prima linea, Ezio si dà alla fuga tramite una scalata delle mura di cinta della residenza, sequenza condita da un interessante vezzo registico: mentre l’assassino si issa controllato dal giocatore, la telecamera si allontana fino a porsi dietro alle spalle di un fuciliere nemico, suggerendone così la linea di tiro al fine di evitare i colpi.
E’ inutile svelare come la missione si conclude: non appena calato il sipario, la linea temporale degli eventi fa un salto indietro di oltre trecento anni, riportando il giocatore nei familiari panni di Altair.

Vecchio amico
Anche in questo caso, svelare i contenuti della sequenza nei panni della vecchio conoscente non farebbe che rovinare la sorpresa ai moltissimi fan: basti sapere che gli eventi avranno luogo circa due anni prima di quelli narrati nel primo capitolo della saga, e che almeno un’altra vecchia conoscenza farà il suo ritorno. Il perché Ezio possa rivivere i ricordi del suo lontano antenato è presto spiegato: durante le sue peregrinazioni, Altair era venuto in possesso delle cosiddette Chiavi, dispositivi altamente tecnologici appartenenti alla Prima Civiltà, per poi scoprire che potevano essere usate come unità di salvataggio per alcuni stralci della propria memoria. Per motivi che ancora non conosciamo, Ezio si metterà sulle tracce di questi dispositivi, e ad ogni ritrovamento potrà rivivere un nuovo ricordo di Altair.

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