mercoledì 24 agosto 2011
Dark Soul (ps3,x360) : anteprima
00:20
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USCITA 7 ottobre 2011
Dopo averlo provato con mano un paio di mesi all'E3 di Los Angeles, non potevamo farci sfuggire l'opportunità di assistere ad una nuova presentazione dedicata a Dark Souls, seguito spirituale di quel Demon's Souls che ha fatto perdere il sonno a migliaia di giocatori in tutto il mondo. Potremmo definire il titolo From Software come un caso videoludico, un titolo per un pubblico di hardcore gamer capaci di non temere un livello di difficoltà fuori scala, il quali grazie il passaparola hanno permesso al gioco di farsi conoscere più di quanto probabilmente gli stessi produttori si sarebbero aspettati. Colonia è stata scelta come cornice per presentare un aspetto tutt'altro che secondario, ovvero l'esplorazione e la risoluzione degli enigmi che si incontreranno lungo l'arco dell'avventura.
Morendo si impara
La sezione mostrata vede il nostro eroe bloccato da un cancello, chiuso a chiave. Adocchiata la guardia aldilà delle sbarre sonnecchiare tranquilla, una soluzione potrebbe essere tentare di ucciderla, approfittando della situazione. Eliminata con un sol colpo, questa lascia cadere a terra la chiave, permettendoci così di superare l'ostacolo. Varcata la soglia troviamo un meccanismo, una sorta di enorme megafono che una volta attivato, scopriamo servire da richiamo per delle creature definite octopus dal producer, che invadono la grande sala appena scoperta. Gli sviluppatori ci spiegano come in Dark Souls la forza bruta non sarà sempre l'unica possibilità e grazie ad un meccanismo che potremmo definire trial and error, sarà possibile scoprire strade alternative, peccato che nel titolo From Software sbagliare significhi morire. La vostra prematura fine non sarà però una punizione, quanto piuttosto un momento di apprendimento, attraverso il quale potrete scoprire non solo quale sia la miglior strategia per affrontare le difficoltà, ma l'efficacia dei vari equipaggiamenti. Nel frangente mostrato, affrontare a viso aperto gli octopus equivale a morte certa, cercare una strada alternativa sarà invece la soluzione per riuscire a proseguire, sbloccando il passaggio con la relativa chiave, a sua volta da scovare in un anfratto.
Raggiunto finalmente un nuovo megafono, riusciamo a far battere in ritirata le creature, risolvendo la situazione. Successivamente una nuova sezione richiede la sperimentazione, trovandoci di fronte due possibilità: affrontare l'ennesimo gruppo di mostri o lasciarci cadere per raggiungere una piattaforma di legno diversi piani sotto di noi. La seconda si rivela la scelta giusta, mentre se avessimo deciso di gettarci nello scontro, avremmo incontrato morte certa. Nel gioco finale l'utente più coraggioso potrà certamente decidere di prediligere la forza bruta all'uso della materia grigia, ma sopravvivere fino ai titoli di coda si rivelerà un'impresa improba, tanto che persino il personaggio creato per la presentazione, dotato di lame super potenziate, subiva già ingenti danni, incontrando la morte più volte. Il producer ammette candidamente, e non senza una punta di orgoglio, che in Dark Souls si morirà centinaia di volte, "ma la soddisfazione derivata dal superamento di una sfida è direttamente proporzionale alla difficoltà della stessa", ci dice. Concetto ancora più valido in quest'evoluzione del loro RPG che sfrutta la morte come meccanismo di apprendimento. Per convincerci di ciò, ci fa notare come durante la presentazione, durata meno di quindici minuti, il loro personaggio sia deceduto tre volte, nonostante conoscano il gioco a menadito e fosse dotato di equipaggiamento potenziato.
L'uscita di Dark Souls è ormai veramente prossima, si parla del 7 ottobre, e quanto il titolo porta con sé, ovvero un'area di gioco tre volte più grande ed il doppio di oggetti in-game, promette di fare la gioia degli appassionati. O comunque di chi avrà il coraggio di affrontare quella che si prospetta come una delle imprese più ardue del mondo videoludico.
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