lunedì 2 settembre 2013

Diablo 3: RECENSIONE



Il rapporto tra Blizzard e il mondo console, negli ultimi tredici anni, è stato totalmente inesistente. Gli ultimi due lavori "da salotto" della casa californiana risalgono al 1998 e al 2000 e sono, rispettivamente, Diablo per PlayStation e Starcraft 64 per Nintendo 64. Due porting ben lontani dall'eccellenza, tra l'altro, che all'epoca fecero pensare, sia a Blizzard, sia a molti videogiocatori, che tutto sommato era anche giusto che PC e console fossero un po' due mondi separati.

E da allora, infatti, Blizzard ha continuato a macinare successi per computer, tra cui il MMORPG più remunerativo della storia dei videogiochi, e non si è mai più affacciata nel mondo console. Lo stava facendo con Starcraft: Ghost, che all'E3 del 2005 e a quello del 2006 sembrava praticamente quasi pronto per PS2, Xbox e GameCube, ma poi qualcosa deve essere andato storto, perché il gioco è sparito nel nulla.

Ciò nonostante, fin da quando Diablo III è stato annunciato nel 2008, i fan dell'accoppiata joypad + divano non hanno mai smesso di sognare una versione console dell'ARPG Blizzard. Anche perché, diciamocelo, tanto il gioco nello specifico quanto il suo genere di appartenenza non potevano che sembrare tagliati per il mondo console. Eppure, niente, intanto Diablo III usciva su PC nel 2012 e di una versione console non si vedeva neanche l'ombra.



O forse l'ombra un po' sì. Il nuovo sistema di abilità che Blizzard aveva costruito per il terzo capitolo di una delle sue saghe più amate stuzzicava troppo la voglia di provarlo con un controller in mano. Tutti hanno fatto almeno una volta i calcoli per far coincidere mentalmente le abilità attive dei personaggi di Diablo III con i tasti di un joypad. E i conti sono sempre tornati. Diablo III sembrava concepito fin dall'inizio per essere giocato tranquillamente anche su console.

E in effetti, lo scorso 20 febbraio, durante il PlayStation Meeting 2014, in cui Sony ha annunciato PlayStation 4, Blizzard è salita sul palco, nella persona di Chris Metzen, per confermare, una volta e per tutte, che una versione di Diablo III per console era in sviluppo. All'evento Sony il gioco fu ovviamente annunciato per PS3 e PS4, ma successivamente è stata rivelata anche una versione di Diablo III per Xbox 360.

Ed eccoci qua. Dopo aver provato all'E3 una demo giocabile di Diablo III per PS3 mi era già chiaro che le intuizioni che tutti avevamo avuto, sulla "fattibilità" di una conversione per console, erano più che giuste. Oggi, dopo aver messo mano alle versioni definitive del gioco per PS3 e Xbox 360, vi dirò di più: Diablo III giocato sul divano, controller alla mano, non solo è molto fico, ma per alcuni aspetti è anche preferibile all'originale per PC. Insomma, la cosa che molti si auguravano è successa.
Per chi non avesse la minima idea di cosa sia Diablo III per PC, ecco una breve ricapitolazione. Si tratta di un Action RPG in terza persona, con visuale isometrica, realizzato in grafica poligonale, ma tendenzialmente dall'animo bidimensionale, in quanto diretto erede dei suoi due predecessori che erano effettivamente realizzati in 2D. L'eroe si controlla con il mouse, e si sposta sullo schermo come se fosse un'unità di uno strategico in tempo reale (Diablo arriva dopo Warcraft e Warcraft II, non a caso), o come l'eroe dei più recenti MOBA (che pure nascono da Warcraft III, pensa te). La saga di Diablo è sempre stata caratterizzata per la sua incredibile inclinazione all'hack and slash, ovvero al continuo massacro di mostri con conseguente raccolta di bottino sempre più interessante, in grado di potenziare il personaggio (che intanto sale anche di livello) in modo che possa affrontare mostri ancora più forti e ottenere bottino ancora migliore. E così via. Il trionfo del continuo clic del mouse. Realizzato e proposto, però, in un modo magistrale, che ha reso Diablo il termine di paragone assoluto per il genere. Quante volte avete sentito dire "un action RPG alla Diablo"? Appunto.

Ora, dovete sapere che Diablo III in versione console è controllabile in modo delizioso. Esattamente come era immaginabile, le abilità del nostro eroe trovano perfetta dimora nei tasti del DualShock 3 o del controller Xbox 360. Tra i quattro tasti principali, i quattro dorsali e la croce direzionale c'è spazio per tutte le abilità primarie e secondarie, per la mappa, il portale cittadino e anche per qualcosa in più.
Il qualcosa in più è una delle piccole introduzioni della versione console, ovvero l'equipaggiamento veloce. Andando in su con la croce direzionale è possibile in qualsiasi momento scorrere tra gli ultimi pezzi di equipaggiamento raccolti e decidere velocemente se indossare o meno quelli che più ci interessano. Le principali caratteristiche che il pezzo andrà eventualmente a migliorare sono visualizzate in maniera chiara. L'equipaggiamento veloce, che comunque è una gradita aggiunta anche in senso assoluto, si rivela particolarmente utile nelle partite in co-op locale, in cui aprire il menu del nostro personaggio per controllare l'equipaggiamento significa togliere la visuale dallo schermo anche agli altri giocatori, dal momento che la cooperativa locale, in Diablo III su console, prevede tutti i personaggi (fino a quattro) contemporaneamente sullo stesso schermo.

La co-op locale, a proposito, è un'altra gradita aggiunta della versione per console di Diablo III, nonché uno dei punti di forza della campagna marketing di Blizzard (avrete sicuramente visto lo spot televisivo con cui il gioco viene pubblicizzato in questi giorni), ed è in effetti una modalità in cui il gioco risulta molto divertente. Non è da meno la co-op online, che non ha nulla da invidiare a quella per PC, anzi. Sia su Xbox Live che su PlayStation Network le cose funzionano in modo perfetto. Su Xbox Live, chiaramente, si possono sfruttare anche le caratteristiche Gold come il party e la chat cross-game per organizzare nel modo più comodo possibile le proprie partite con gli amici, ma anche su PSN le cose funzionano davvero bene, dal momento che il multiplayer online di Diablo III è proposto in modo davvero liscio e sereno. Dal menu principale del gioco sono visibili gli amici che sono online con Diablo III ed è possibile tranquillamente invitarli in una nostra partita o unirci alla loro, esattamente come succede su PC. Se avete giocato a Borderlands 2, partite da quello per farvi un'idea di come funziona tecnicamente la cooperativa di Diablo III su console.
In generale, tutto ciò che riguarda l'interazione tra il nostro personaggio e quelli dei nostri amici (o di giocatori incontrati a caso sui network delle due console) funziona in modo impeccabile. È possibile mescolare in qualunque modo giocatori in locale con giocatori online (anche se non ho avuto modo di provare questa interessante possibilità), purché il massimo dei partecipanti a una partita sia quattro. È possibile anche portare il proprio personaggio a casa di un amico, sia trasferendo il salvataggio della nostra partita su una chiavetta USB, sia utilizzando i salvataggi cloud di Xbox Live Gold o PlayStation Plus.

Insomma, dal punto di vista del "servizio", siamo di fronte a un'offerta praticamente perfetta. E con il vantaggio, rispetto alla versione PC del gioco, di poter giocare anche offline (Diablo III, su computer, è obbligatoriamente "always online"). L'unica cosa che manca alle versioni console è la tanto criticata casa d'aste, che a detta di molti giocatori della versione PC ha in gran parte rovinato il gusto del loot tipico del gioco.

Tornando al sistema di controllo, un'altra novità esclusiva della versione da salotto del gioco Blizzard è la schivata, una capriola effettuabile in tutte le direzioni con la semplice inclinazione dello stick analogico di sinistra. Avendo giocato soprattutto con una cacciatrice di demoni, che di suo ha già tantissime abilità "evasive", devo ammettere di non aver approfondito molto l'utilità della schivata, ma di sicuro è un'aggiunta che male non può fare, e che servirà soprattutto ai personaggi che combattono corpo a corpo, per uscire più velocemente dai guai quando l'energia vitale sta calando pericolosamente e la pozione di vita è in cooldown.

Duclis in fundo, per chiudere col sistema di controllo, muovere il personaggio liberamente e in modo diretto, con lo stick analogico di sinistra, è una cosa che funziona talmente bene che, dopo svariate ore di gioco alla versione console, viene spontaneo pensare che sia esattamente questo il modo migliore per controllare un personaggio di Diablo. Davvero, ho provato a rimettere mano alla versione PC, dopo aver giocato a lungo in questi giorni su console, e devo confessare che mi sono trovato spiazzato a dover controllare i miei personaggi con i clic del mouse. È probabile che succeda lo stesso a chi prende un joypad in mano dopo aver giocato per ore alla versione PC di Diablo III, ma in questo momento sarà difficile togliermi dalla testa che lo stick analogico di sinistra di un controller per console sia esattamente il top per giocare a Diablo III.

Purtroppo, però, riprendendo in mano la versione PC del gioco, non ho potuto fare a meno di notare anche un'altra cosa. Graficamente, la versione per computer è su un altro livello. Il gioco a 1920*1200, con tutti i dettagli al massimo, è sensibilmente meglio di quello che offrono le edizioni PS3 e Xbox 360 di Diablo III (a proposito, praticamente indistinguibili tra loro). C'è da dire, però, che il gioco su console è probabilmente più gradevole, visivamente parlando, di quello che gira su un PC di fascia medio-bassa, dal momento che Diablo III, per quanto possa sembrare semplice graficamente, non è affatto generoso in termini di requisiti minimi. E comunque, in generale, l'aspetto estetico del gioco, su console, è più che piacevole, merito anche di una concezione artistica dei livelli sicuramente apprezzabile.

Peccato solo per alcuni difettucci tecnici, come qualche calo di frame rate nelle situazioni più concitate e un po' di fastidioso tearing qua e là, che fanno storcere un po' il naso, anche se obiettivamente non inficiano più di tanto l'esperienza globale.



Esperienza globale che, ribadisco, è ottima. A me il gioco risultava gradito già in versione PC, e sono rimasto sorpreso da come è piacevole giocarlo su console. Appurato che il sistema di controllo può essere addirittura preferibile, il gioco alla fine è lo stesso, ed è un'autentica droga, se vi piace il genere. Il ritmo è sempre alto, l'esplorazione dei dungeon (generati in modo casuale ad ogni partita, in modo che siano sempre diversi in ogni sessione di gioco) è di un gustoso difficilmente descrivibile a parole. Salvataggi, morte e respawn del personaggio, rigiocabilità dei singoli capitoli, tutto è sempre talmente facile e liscio che praticamente c'è da pensare solo al gioco. Anche la trama, che comunque è basata su un universo e su personaggi anche affascinanti, e vanta filmati in computer grafica di qualità sopraffina (per quanto un po' troppo compressi, purtroppo), non riesce mai a distogliere il giocatore da quello che è il fulcro di Diablo III. Esplorare dungeon, ammazzare mostri, accumulare bottino, migliorare il proprio personaggio.

A proposito di migliorare il personaggio, trovo il sistema di abilità di Diablo III un'altra grande chicca. Molti l'hanno accolta con un po' di fastidio, inizialmente (mi riferisco al periodo di lancio della versione PC), perché andava a stravolgere il sistema dei due precedenti Diablo, semplificandolo. Ok, è vero, lo semplifica, ma in senso positivo, nel senso che va ad aggiungersi alle caratteritiche di Diablo III che ci sono, ma che non danno fastidio, e che non distolgono l'attenzione dal gioco. Il sistema di abilità, attive e passive, che si sbloccano man mano che si sale di livello, e a cui è possibile poi applicare delle rune, è semplice, sì, ma non per questo poco vario o poco profondo. Anzi. Col progredire del personaggio, ci si rende conto ben presto che le combinazioni possibili, tra abilità e rune utilizzabili, sono praticamente infinite e che una parte del divertimento offerto dal gioco sta proprio nel cercare di capire (necessariamente provandone gli effetti sul campo), quale set di abilità e rune si sposa meglio con il nostro stile di gioco.

La longevità è garantita innanzitutto da un'avventura principale che, a difficoltà media, in modalità Normale, richiede intanto una decina abbondante di ore per essere portata a termine. Il gioco ha poi altre tre modalità, sbloccabili in seguito e giocabili con lo stesso personaggio, che offrono un livello di sfida sempre più alto. A questo aggiungiamo i cento livelli d'eccellenza, che bucano il cap fissato al livello 60 per i personaggi, e che rendono la caccia al tesoro praticamente infinita, soprattutto se la si affronta in compagnia di amici. C'è anche da considerare che le cinque classi disponibili (barbaro, monaco, sciamano, mago, cacciatore di demoni) sono talmente diverse tra loro che a molti verrà spontaneo giocarne a fondo più di una. Il gameplay può cambiare veramente tantissimo da una classe all'altra.
COMMENTO
Il peccato più grande di Diablo III in versione console è forse quello di essere arrivato un po' troppo tardi. Intendiamoci, il valore assoluto del prodotto rimane quello, si tratta di un gran bel pezzo di gioco e giocarlo nel 2012 o nel 2013 non è che cambi di molto le cose. Penso semplicemente al fatto che molti interessati, che l'avrebbero giocato volentieri su console, trovandosi un PC a casa si siano già divertiti a lungo con l'ARPG Blizzard negli ultimi 15 mesi. Per tutti quelli che invece hanno resistito, o non avevano un PC in grado di far girare al meglio il gioco, o semplicemente proprio "console o morte", le notizie sono eccellenti. Diablo III è su console, ed è giocabile alla grandissima, con tutte le migliori caratteristiche della versione PC, senza l'obbligo dell'always online e con in più la possibilità di affiancare la co-op locale a quella via Internet. Inoltre, si controlla una meraviglia. Unico difetto: graficamente siamo un po' sotto alla versione per computer (ammesso che il computer sia di fascia alta) e qualche rallentamento e un po' di tearing sottolineano ulteriormente la cosa. Si tratta comunque di un aspetto che, lo preciso, può tranquillamente risultare irrilevante a chi aspettava finalmente di mettere le mani sulla versione console di Diablo III. Se non l'avete giocato su PC e vi piace andare in giro con gli amici a devastare mostri nei dungeon, assicuratevene una copia, perché questo è nettamente il campione del genere. Non offre il coinvolgimento emotivo di Mass Effect, non offre la libertà d'azione di Skyrim e a livello di impatto visivo non è un nuovo episodio di Uncharted o Gears of War. È Diablo, in tutto il suo essere Diablo.
MODUS OPERANDI
Ho giocato Diablo III sia su PS3 che su Xbox 360, grazie a due copie del gioco fornite a IGN Italia da Blizzard, trovandole francamente indistinguibili. Ho giocato moltissimo in single player, intrippandomi non poco, e ho provato anche la co-op online, apprezzandola molto sia dal punto di vista tecnico (funziona perfettamente), sia per il divertimento che è in grado di generare. Non ho avuto modo di provare la co-op in locale, che però avevo apprezzato in due precedenti occasioni, prima all'E3 e poi in un minievento organizzato da Blizzard a Milano.



Presentazione: 9

È Diablo III, è finalmente su console, e a livello di servizi e modalità ha tutte le cose a posto.
Grafica: 7,5
Gli scenari sono spesso belli e sorprendentemente vari, peccato davvero per quei difettucci tecnici. Ci si aspettava di più.
Sonoro: 8,5
Doppiaggio in italiano più che apprezzabile, musiche che richiamano quelle classiche della serie, effetti ambientali efficaci.
Gameplay: 9
Il trionfo dell'hack and slash, condito da un sistema di sviluppo dei personaggi molto ben fatto e da un ritmo di gioco sempre alto.
Longevità: 9
Cinque classi, quattro livelli di difficoltà, 60 livelli per ogni personaggio e cento livelli d'eccellenza. Co-op online e locale. Tanta roba.

VOTO GLOBALE: 8.5

0 commenti:

Posta un commento

la tua opinione è importante, dicci cosa ne pensi